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Diagnosi e manutenzione delle facciate continue

L’identificazione e la classificazione delle patologie di una facciata punti fondamentali da cui partire nell’operazione di controllo prestazionale

DIAGNOSI E MANUTENZIONE DIELLE FACCIATE CONTINUE (PATOLOGIE E DEGRADO)

Le facciate continue, durante il loro ciclo di vita, sono sottoposte a fenomeni di degrado e decadimento prestazionale. Le cause sono molteplici e sono da ricercarsi soprattutto nelle condizioni ambientali e climatiche, negli stress subiti durante le fasi di esercizio, nel naturale invecchiamento e deperimento dei materiali, nell’eventuale posa in opera errata o nel possibile utilizzo scorretto da parte dell’utenza, non ultimo nella scarsa (o addirittura inesistente) manutenzione.
Da questa prima considerazione appare evidente come l’identificazione e la classificazione delle patologie di una facciata continua siano punti fondamentali da cui partire nell’operazione di controllo prestazionale del sistema-facciata analizzato (fase di diagnosi).
Queste operazioni consentono infatti di rilevare vulnerabilità e criticità, evidenziando i punti deboli ed i particolari costruttivi su cui il progettista deve porre attenzione in fase di progetto di manutenzione, sia al fine di ripristinare le prestazioni originarie (fase di ripristino e riparazione) che di implementarle (fase di retrofitting o upgrade).
Le patologie possono riguardare i diversi componenti che costituiscono la facciata come vetro, alluminio, acciaio, guarnizioni, sigillanti, sistemi di apertura e ventilazione, organi di movimentazione ed eventuali sistemi schermanti o apparecchi elettrici o elettronici.
Il vetro è il componente principale del sistema facciata continua e, conseguentemente, è anche l’elemento sottoposto alle sollecitazioni maggiori da parte dell’ambiente esterno. Possiamo riscontrare difetti dovuti alla natura stessa del materiale, così come difetti dovuti alla fase di produzione. Vi sono poi patologie riconducibili all’usura e alla mancata manutenzione e pulizia delle lastre vetrate durante tutta la vita nominale dell’edificio.
Schematicamente le principali patologie del vetro possono essere così riassunte:

- inclusioni di solfuro di nichel,
- stress termico,
- corrosione (corrosione del rivestimento del vetro, corrosione per scorrimento d’acqua, attacco chimico, ciclo asciutto-bagnato),
- condensazione,
- rotture
- difetti estetici.

Accanto a queste vi sono patologie degli elementi metallici che compongono la facciata come ad esempio:

- la corrosione degli elementi metallici stessi,
- l’incompatibilità con altri materiali presenti nel sistema facciata o con materiali presenti “al contorno”
- problemi di taglio termico,
- difetti nel sistema di fissaggio.

Oltre alle lastre in vetro e agli elementi metallici (profili, cerniere, meccanismi di apertura, piastre di fissaggio, ecc.) nelle facciate sono presenti elementi plastici, ovvero guarnizioni e sigillanti, che sono i componenti di completamento del sistema a facciata continua e garantiscono la tenuta all’acqua e all’aria degli infissi, oltre a consentire e favorire il corretto posizionamento delle componenti vetrate all’interno del telaio metallico. Il materiale plastico di cui sono composti è per sua natura deperibile e, se non adeguatamente protetto e mantenuto, può andare incontro ad una perdita considerevole delle sue proprietà meccaniche ed estetiche. I problemi possono essere incompatibilità (con macchiatura o perdita di adesione) e infiltrazioni.
Vi sono inoltre problematiche che possono riguardare i sistemi di apertura e ventilazione.
In generale, le cause di uno scorretto funzionamento degli organi di manovra o ventilazione sono da ricercarsi in:

- utilizzo scorretto della struttura da parte dell’utenza;
- urti accidentali di origine antropica o animale;
- difetti di fabbricazione;
- degrado dei materiali e delle parti motorizzate;
- usura dei meccanismi;
- vibrazioni del sistema facciata dovute ai carichi del vento o del sisma;
- otturamento dei canali di deflusso dell’aria.

Le diverse patologie possono portare a guasti o difetti e quindi una perdita di prestazioni della facciata, come riduzione di tenuta all’aria o scarsa tenuta all’acqua con conseguenti fenomeni di infiltrazione.
In particolare i fattori causanti la penetrazione dell’acqua possono essere così elencati:

- presenza di acqua sulla superficie esterna del serramento;
- presenza di acqua sulla guarnizione esterna;
- fenomeni di capillarità tra guarnizione e intercapedine interna;
- gradiente di pressione fra intercapedine e zona esterna;
- movimenti d’aria nell’intercapedine;
- presenza d’acqua nell’intercapedine;
- presenza d’acqua sulla guarnizione interna;
- capillarità tra guarnizione e ambiente interno;
- assenza di elemento di raccolta e allontanamento dell’acqua.


Schedatura delle patologie della facciata continua
Al fine di facilitare la diagnosi della facciata ed il riconoscimento delle patologie può risultare utile la loro classificazione e schedatura.
Questa operazione permette di agevolare in fase di progettazione degli interventi di manutenzione l’attività di valutazione del quadro patologico di una facciata continua.
Un approccio metodologico può essere quello di creare un “database”, sia cartaceo che informatico, che riunisca le schede dei principali degradi classificandoli per categorie come per esempio presenza di acqua, degrado delle superfici, degrado meccanico, presenza di sporco, patina, efflorescenze, degrado antropico o animale, degrado del sistema di tenuta.
Per ciascuna categoria possono poi essere sviluppati i principali fenomeni di degrado e le patologie evidenziando le tipologie di danno, le manifestazioni del fenomeno, le cause ed i possibili interventi.

NELL'ARTICOLO COMPLETO GLI ESEMPI RELATIVI AD UNA CLASSIFICAZIONE DELLE PATOLOGIE E UN POSSIBILE MODELLO DI SCHEDA DI RILIEVO.