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Rigenerazione Sostenibile della Città, al via il Premio RIUSO

Parte la quarta edizione del Premio Riuso promosso dal Cnappc. Recupero di aree abbandonate, comfort abitativo, efficientamento energetico e sostituzione i temi in campo.

 

Parte la quarta edizione del Premio Riuso promosso dal Cnappc.
Recupero di aree abbandonate, comfort abitativo, efficientamento energetico e sostituzione i temi in campo.
 
Ci sono appuntamenti che diventano in breve tempo una costante di successo per il mondo dei progettisti, uno di questi è indubbiamente il Premio per la Rigenerazione Sostenibile della Città RIUSO, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori insieme all'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, Legambiente e organizzato assieme al SAIE Salone Internazionale dell'Innovazione Edilizia.
Quest’anno l’iniziativa celebra la sua quarta edizione e conferma pienamente l’impostazione degli anni scorsi che ha registrato un sensibile successo, per numero di adesioni e qualità delle proposte dei partecipanti.
 
I TEMI. I temi posti dal Premio comprendono tutti gli aspetti della progettazione volta alla rigenerazione delle parti di città che necessitano di un profondo ripensamento, con particolare attenzione ai valori di sostenibilità e delle nuove esigenze abitative e di vita sociale che vengono espresse nelle aree urbane. E puntando anche al processo di sostituzione, con la demolizione dell’esistente e la ricostruzione.
"Dalla quarta edizione del Premio RIUSO, che a cadenza annuale scandisce lo stato dell'arte della rigenerazione urbana sostenibile, ci aspettiamo, come è avvenuto negli ultimi tre anni, una grande partecipazione degli architetti italiani che, con fatica e intelligenza, contribuiscono al rinnovo delle città contemporanea e degli spazi pubblici”. Questa è la prima riflessione di Alessandro Marata, consigliere nazionale Cnappc, presidente del Dipartimento Ambiente e sostenibilità.
“Gli oltre mille progetti che sono consultabili nel sito di RIUSO, frutto della partecipazione di quasi quattrocento proposte per ogni edizione, sono la prova di una vitalità, soprattutto delle generazioni più giovani, poco conosciuta ma molto interessante. Una vitalità che spesso si coniuga alla qualità e all'innovazione e fornisce risposte convincenti sulle modalità per intervenire con intelligenza sul patrimonio edilizio esistente.
I temi, anche per questa edizione, sono molteplici e complementari. Dal recupero delle aree abbandonate, definizione più realistica delle parti di città dismesse, al miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche degli edifici; dal comfort abitativo alle nuove forme dell'abitare, tema molto attuale e in continua trasformazione.
Ci auguriamo, in particolare, che possano essere presentati progetti di sostituzione urbana. Sempre di più, infatti, ci si rende conto che non sempre l'edificio può essere migliorato nelle sue molteplici e complesse componenti. È necessario accettare l'idea che un edificio non è 'per sempre', ma spesso è più intelligente ed economico demolire e ricostruire.
Abbiamo mantenuto due sezioni perché riteniamo fondamentale mettere a confronto, in un dialogo costruttivo e sinergico, il mondo della professione, che costruisce l'ambiente e le città, con quello dell'università, luogo di una ricerca sempre più necessaria e interdisciplinare, motore dell'innovazione e luogo deputato per il dialogo sui destini dell'architettura contemporanea”.

 

LE SEZIONI. Abbiamo mantenuto due sezioni perché riteniamo fondamentale mettere a confronto, in un dialogo costruttivo e sinergico, il mondo della professione, che costruisce l'ambiente e le città, con quello dell'università, luogo di una ricerca sempre più necessaria e interdisciplinare, motore dell'innovazione e luogo deputato per il dialogo sui destini dell'architettura contemporanea”.
 
La giuria si riunirà e i progetti prescelti saranno premiati, come di consueto, nel corso della prossima edizione del salone Saie 2015.