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Una inusuale casa in cemento tra le agresti colline della Slesia

Una inusuale casa in cemento tra le agresti colline della Slesia


 
Fig.1

Come per un’opera d’arte, la prima valutazione che si dà ad un edificio dal forte carattere architettonico è di tipo emozionale: può piacere oppure no.
Tra le bucoliche e verdissime colline di Brenna, nel sud della Polonia, l’archetipo della casa tradizionale è stato valicato dal concetto di “idea” architettonica.
Things that are, typical aren’t very good. It’s almost as if there was only one shoes size available: it would fit some people, but not most people. It’s the same with typical architecture


 Fig.2

Lo studio di architettura KWK Promes di Katowice ha progettato e realizzato nel 2015 un'abitazione privata in cemento che per alcuni può apparire come una navicella spaziale appena atterrata da chissà quale realtà cosmica, inappropriata per il contesto in cui è inserita, ma per altri può risultare una soluzione geniale, rispettosa del paesaggio nonostante la sua forma audace.


Fig.3

Vivere sulle colline della Polonia può essere un problema in quanto le condizioni climatiche, caratterizzate da abbondanti piogge e nevicate, aumentano il rischio di frane dei pendi. Un parametro dunque da non sottovalutare nella progettazione degli edifici in alture di questo tipo. 
Robert  Konieczny , fondatore dello studio KWK Promes, è al tempo stesso autore e committente del particolare monolite in cemento.
La chiave di lettura, il significato o per meglio dire l’idea che ha ispirato l’architetto è già manifesta nel nome dell’ambizioso progetto: Arka Koniecznego.
Poeticamente si può affermare che l’autore ha trovatola sua musa nel mito dell’Arca di Noé.
L’edificio appare arenato ma in costante equilibrio con il pendio come se la catastrofe del diluvio universale si fosse appena compiuta sulla terra. Visivamente solo uno spigolo della architettura sembra toccare il terreno.
La costruzione dal punto di vista strutturale è stata trattata come un ponte per permettere all’acqua piovana di fluire naturalmente lungo il declivio. Sotto quella che appare essere la “carena dello scafo”si nascondono infatti tre muri di sostegno sui quali appoggia l’unico piano orizzontale da 138 mq.
Due coperture a spiovente proteggono la casa dall’acqua, uno tradizionale e uno rovescio. Ecco come l’autore è arrivato a definire l’iconica forma dell’arca.


 Fig.4

Per alcuni la scelta di ruotare l’edificio rispetto la collina può risultare un vezzo architettonico ma, essendo l’abitazione isolata e completamente immersa nel natura selvaggia del paesaggio montano, trova una valida giustificazione.
All'abitazione si accede solo tramite una passerella mobile collocata in prossimità del punto di rotazione dell’edificio. Si tratta dell’unico collegamento materiale con il paesaggio che, come un ponte levatoio, si abbassa o si alza diventando a tutti gli effetti la “porta blindata” del fabbricato.
Il prospetto rivolto a monte, oltre a contenere il particolare sistema di accesso, presenta anche una insolita parete retrattile che funge da persiana alla grande vetrata della zona living ma offre al tempo stesso un elevato senso di protezione rendendo all’occorrenza il fronte completamente cieco. 


 Fig.5


 Fig.6

Di contro il fronte opposto che volge a valle è risolto in tutta la sua lunghezza con ampie vetrate che garantiscono una continuità tra indoor e outdoor e permettono alla luce naturale di invadere gli ambienti interni.


Fig.7

Alcuni degli spazi interni possono subire delle metamorfosi grazie al sapiente uso delle vetrate scorrevoli. L’ambiente prospicente alla passerella di ingresso può essere utilizzato come zona filtro tra interno ed esterno oppure, grazie alla particolarità delle vetrate a scomparsa, può diventare zona pranzo durante le calde giornate estive.
Nulla deve distogliere l’attenzione dalla bellezza del paesaggio, gli ambienti e gli arredi interni sono sobri e minimali.

 
Fig.8

Il grande spazio destinato a zona giorno ospita la cucina, la sala da pranzo e la zona living. Al centro della stanza è presente un must della casa tradizionale polacca, una stufa a legna dal design moderno che garantisce il riscaldamento a tutta l’abitazione. 
In quello che può essere definito lo spazio più intimo nella distribuzione interna degli ambienti perché collocato nel punto più alto della casa rispetto il terreno, si trovano le tre camere da letto e i servizi.  Due corridoi danno l’accesso agli ambienti della zona notte: uno cieco, a servizio delle stanze da letto, del bagno e della toilette, e l’altro completamente vetrato a servizio esclusivo delle camere. Quest’ultimo è il secondo ambiente metamorfico dell’edificio, si può trasformare da veranda chiusa in loggia estiva.
Economicità e facilità di realizzazione sono state due prerogative importanti per l’architetto.  Ecco perché KWK Promes ha deciso di realizzare la struttura in cemento, quest’ultimo versato direttamente nelle casseforme da un produttore locale. La scelta del cemento a vista ha permesso altresì di liberarsi dalla cura del dettaglio dei prospetti.
L’isolamento termico è stato ottenuto grazie a una speciale schiuma poliuretanica spruzzata in opera che oltre ad isolare le pareti funge anche da barriera a vapore.

Riferimenti web

www.elledecor.it/architettura/case-prefabbricate-in-cemento

www.kwkpromes.pl

www.archdaily.com