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Riqualificazione energetica: dall'analisi delle prestazioni iniziali alla scelta degli interventi

Riqualificazione energetica: dall'analisi delle prestazioni iniziali alla scelta degli interventi per un maggior confort

Di necessità, virtù, quando l’intervento di riqualificazione energetica si coniuga con la messa in sicurezza 

LA RICOSTRUZIONE NEL RISPETTO DEI VINCOLI E DELLA RIVALUTAZIONE ARCHITETTONICA ED ENERGETICA

L’obbligatorietà di intervenire per porre rimedio ad una situazione di ammaloramento del rivestimento di facciata in “spaccatello” di marmo ha costituito il punto di partenza di una indagine progettuale complessa ed articolata, relativa ad un edificio di proprietà della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche, assegnata al gruppo di tecnici di RE_LOAD (composto da l’ing. arch. Giuliano Venturelli, l’ing. Gian Ermes Massetti, l’ing. Davide Riva, l’ing. Mario Piovanelli, l’ing. Enzo Cattarina e l’ing. Luca Fornoni) . L’intervento è ora in fase di realizzazione, a cura dell’impresa Agliardi srl di Brescia azienda associata a GBC Italia, assegnataria dell’appalto, specializzata in opere di ristrutturazione.
Il fabbricato in questione, realizzato in diversi blocchi tra gli anni 1940 – 50 in zona adiacente al centro storico di Brescia e con vincolo della Soprintendenza, è stato soggetto a diffusi fenomeni di distacco del rivestimento della facciata.
Facendo di necessità virtù, la Fondazione proprietaria del sito ha opportunamente valutato di ottimizzare i costi derivanti dalla cantierizzazione, integrando interventi minimi indifferibili tuttavia dispendiosi, con la messa in atto di una oculata riqualificazione architettonica, energetica e sismica del fabbricato. La rivalutazione del patrimonio immobiliare è passata anche attraverso l’interesse della committenza a soddisfare i requisiti per il diritto alle agevolazioni fiscali relative al risparmio energetico 65%, ed insieme ad ottenere il riconoscimento da parte di GBC Italia di cantiere studio GBC Condomini, per la corrispondenza delle scelte tecniche con i requisiti del costruire sostenibile.

LE STRATEGIE E L’ORGANIZZAZIONE DI CANTIERE
A parere di chi scrive, un altro dettaglio di non poco conto si colloca nelle pieghe della organizzazione degli spazi e dei tempi di cantiere: la struttura oggetto di intervento, composta prevalentemente da studi/uffici di professionisti, è rimasta occupata durante tutto il tempo dei lavori, con diffuso impegno di tutti gli aventi parte per la migliore prosecuzione delle opere. Un bell’esempio di collaborazione fattiva per il conseguimento di un obiettivo comune.

Aspetti legati alla riqualificazione energetica
Tra tutte le questioni tecniche ed operative valutate per la formazione dell’articolato progetto complessivo, con questo articolo si fissa il “focus” su alcuni degli aspetti riguardanti lo studio della riqualificazione energetica del fabbricato. Il gruppo di professionisti incaricati in tale ambito (Ingg. Riva, Cattarina e Fornoni) ha avuto in primis il compito specifico di valutare lo status delle prestazioni d’isolamento termico dell’involucro esistente, al fine di individuare gli interventi più idonei ad ottenere miglior comfort interno degli ambienti lavorativi e residenziali, nel rispetto dei parametri imposti dalla normativa regionale sul risparmio energetico vigente al momento (DGR 8745/2008).
Del 2014 è la redazione della diagnosi energetica, partita da una “baseline” validata, dalla quale sono scaturite le diverse ipotesi progettuali presentate alla committenza.

In merito alle strutture opache verticali ed orizzontali sono stati valutati analiticamente i punti critici e studiate le temperature superficiali significative pre e post intervento, in linea anche con gli attuali decreti sull’efficienza energetica DM 26/06/2015 e s.m.i.; quindi si sono individuati i materiali, gli spessori degli isolanti e le tecniche di realizzazione, anche finalizzate alla correzione dei ponti termici rilevati.

Il calcolo delle dispersioni degli elementi opachi e trasparenti è stato eseguito tramite l’utilizzo di un software specialistico per il calcolo delle prestazioni energetiche in regime stazionario, conforme alle specifiche tecniche in materia. In fase progettuale si sono anche realizzati studi sul comportamento dell’involucro mediante l’impiego di software per la simulazione dinamica (Energy Plus, figura 1).

Si sono simulati i nodi più critici con un software agli elementi finiti bidimensionali, validato secondo la uni 10211:2008, al fine del controllo delle temperature superficiali e delle dispersioni lineari causate dai ponti termici.

Riqualificazione energetica: dall'analisi delle prestazioni iniziali alla scelta degli interventi

Figura 1 – Simulazione energetica dinamica dell’involucro dell’edificio con interfaccia 3D

Analisi invernale

Tra gli elementi costruttivi esistenti presi in esame al fine di determinare i flussi termici si annoverano, ad esempio, la muratura, le parti architettoniche a sbalzo, i serramenti, le banchine e i cassonetti. Le diverse stratigrafie sono state rilevate durante sopraluoghi e indagini in sito; ad oggi in fase di revisione i particolari costruttivi riscontrati durante le operazioni di demolizione.



Figura 2 – A sinistra particolare della muratura a cassavuota tipica del periodo di costruzione. A destra la simulazione dei flussi termici agli elementi finiti.

La simulazione dei flussi termici riportata nel diagramma in Figura 2 rappresenta l’andamento della temperatura superficiale dello stato di fatto.
Si rileva che la presenza della soletta in calcestruzzo armato e l’elevata trasmittanza della parete interna concorrono ad abbassare la temperatura superficiale, problema riscontrato soprattutto in corrispondenza degli spigoli tra parete e solaio. E’ noto che temperature superficiali inferiori ai 16/17 °C comportano dis-comfort termico e rischio di formazione di muffa e condensa.

particolare della muratura a cassavuota post intervento di “cappotto termico

Figura 3 – A sinistra particolare della muratura a cassavuota post intervento di “cappotto termico” e facciata ventilata e a destra la simulazione dei flussi termici agli elementi finiti.

L’applicazione del cappotto in lana di roccia sotto la facciata ventilata, avente densità di 70 kg/mc e dello spessore di 12 cm, ad elevata traspirabilità, permette di raggiungere temperature superficiali superiori a 18 °C e garantisce un buon comportamento igrometrico della muratura (figura 4).
Tale materiale risulta essere anche compatibile con i dettami della circolare emanata dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco prot. n. 0005043 del 15/04/2013 - Oggetto: GUIDA TECNICA su “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili”: infatti risulta completamente incombustibile.



Figura 4 – Particolare dello sbalzo in facciata, tipico del periodo di costruzione e la simulazione dei flussi termici agli elementi finiti.

 

Nell’esame al punto di sbalzo in facciata si sono riscontrate temperature superficiali interne ai locali estremamente basse in corrispondenza dell’angolo più esterno.

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Articolo a cura di GBC Italia - Green Building Council Italia 
 

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