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La scuola da demolire aprirà lo stesso: a Teramo polemiche e paura

La scuola elementare San Giorgio di Teramo, per la quale gli ingegneri, dopo le verifiche di vulnerabilità sismica, hanno sconsigliato interventi di miglioramento ed adeguamento consigliando la demolizione e ricostruzione, aprirà regolarmente. I genitori: ma allora a cosa servono le verifiche?

A cosa servono le verifiche di vulnerabilità sismica se poi non portano a nulla? I genitori degli alunni della scuola elementare San Giorgio di Teramo se lo chiedono in continuazione. Hanno anche pubblicato, sul gruppo Facebook, il documento ufficiale in cui gli ingegneri Gabriele Cicconi e Jolanda Di Stefano consigliavano la demolizione dell’edificio e di non sprecare soldi per lavori di consolidamento. Peccato che la scuola riaprirà regolarmente, senza alcun problema.

I fatti
L'istituto ha un indice di vulnerabilità sismica pari allo 0.079 e, nel documento ufficiale, si legge a chiare lettere che "si sconsigliano interventi di miglioramento e adeguamento sismico, ritendendosi più opportuno ed economicamente vantaggioso procedere a demolizione e ricostruzione ex novo dell’edificio esistente". La scheda tecnica, che era stata pubblicata lo scorso 2 agosto sul blog teramano "I due punti", è peraltro scomparsa dal sito del comune dove campeggia un aggiornamento dell'11 agosto che riporta: "le schede sintetiche di vulnerabilità sono in aggiornamento".

Nel documento, dopo aver ricordato che la scuola è stata progettata nel 1964 e regolarmente collaudata nel 1968, si evidenzia che "la struttura è verificata staticamente secondo la normativa vigente (D.M. 14.01.2008) allo stato limite ultimo, considerati la ancora discreta qualità dei materiali e la regolarità dell’edificio". Poi, la parte che scotta. "Ai fini della valutazione della sicurezza sismica, nonostante l'edificio presenti un quadro fessurativo pressoché nullo in conseguenza degli eventi sismici succedutisi dal 24 agosto 2016, i risultati delle verifiche, effettuate secondo normativa vigente, hanno portato a valori di capacità dell'edificio trascurabili a causa delle seguenti principali criticità intrinseche: 1) le travi a spessore hanno armatura a taglio inadeguata; 2) i nodi non risultano confinati; 3) i pilastri sono molto rastremati verso l’alto; 4) il sistema strutturale esistente è carente di alcuni telai in una direzione principale; 5) i vari punti di fondazione non sono collegati tra loro".

Il comune, però, ha autorizzato l'apertura della scuola, così come peraltro quella di altri due edifici 'ad elevato rischio' a causa dell'indice troppo basso di vulnerabilità, la De Jacobis (0.08) e Piano della Lenta (0,15), mentre - per onor di cronaca - altre scuole sono state riaperte con alcuni provvedimenti. Ma allora, si chiedono genitori e cittadini, a cosa servono le verifiche di vulnerabilità sismica e le schede tecniche? Non si dà credito agli ingegneri preposti oppure si rischia sulla vita dei ragazzi consci del pericolo? Del resto, le responsabilità sono di chi 'firma' le autorizzazioni: sindaco, assessori, tecnici preposti.