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Rapporto ERMCO: Crisi delle costruzioni e mercato del calcestruzzo preconfezionato

Costruzioni: all’illusione del 2011 fa seguito un nuovo calo produttivo nel 2012

Costruzioni: all’illusione del 2011 fa seguito un nuovo calo produttivo nel 2012

Verona 21 giugno 2012 - Dopo tre anni di profondo declino, dal 2008 al 2010, l’industria delle costruzioni europea registra un lieve miglioramento, anche se a medio termine le prospettive rimangono tendenzialmente incerte. Secondo i dati diffusi dal Presidente della FIEC (Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni) Thomas Schleicher in occasione del Congresso ERMCO 2012 che si è aperto oggi a VeronaFiere, nel 2011 c’è stata infatti una timida ripresa, con l’1,4% d’aumento del volume della produzione.

L’industria delle costruzioni nei 33 Paesi monitorati da FIEC ha realizzato nel 2011 un fatturato complessivo di 1.208 miliardi di euro, ovvero il 9,6% del PIL dell'UE. Sebbene la crisi sia notevole anche in termini occupazionali, lavorano nell’industria edile europea 14,6 milioni di addetti, il 7% dell'occupazione totale dell'UE. Per quanto riguarda le imprese, l’Europa ne conta 3,1 milioni, il 95% piccole e medie con meno di 20 dipendenti.La FIEC registra innumerevoli fallimenti di industrie soprattutto in Spagna e in Italia. “Nel clima attuale di incertezza, a causa della crisi globale, - ha affermato Shcleicher - la maggior parte delle Associazioni nazionali aderenti alla FIEC prevedono per l’anno in corso un consuntivo negativo, che abbiamo stimato nel suo complesso pari a un calo della produzione intorno all’1,9% nell’Unione Europea. Un dato che tuttavia varia molto da Paese a Paese, basti pensare alla profonda differenza tra la situazione della Germania, in crescita, e la grande difficoltà che sta vivendo ad esempio la Spagna.”

 

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