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Armando Zambrano, Coordinatore del PAT: rilanciare la modernizzazione del Paese

Fare ripartire il Paese senza chiedere altre risorse allo Stato, ma facendo leva sulle competenze dei professionisti.

Riforme sostenibili e a costo zero

Fare ripartire il Paese senza chiedere altre risorse allo Stato, ma facendo leva sulle competenze dei professionisti. Questo ha proposto il PAT (Professioni Area Tecnica), nei giorni scorsi, al Professional Day, con l’avvallo anche del premier uscente Monti, in collegamento da Catania.

Manca un progetto vero per lo sviluppo dell'Italia. Eppure, la soluzione sarebbe molto più semplice di quello che sembra, almeno per dare slancio ad una parte dell'economia. È quella che i professionisti dell'area tecnica (PAT) hanno proposto nei giorni scorsi oggi a Roma, per la seconda edizione del Professional Day: affidare alle categorie professionali funzioni e servizi attualmente in carico alla macchina pubblica. Ovvero, applicare quel principio di sussidiarietà che potrebbe snellire gli apparati burocratici senza spese aggiuntive per lo Stato.
"Non intendiamo chiedere nuove risorse pubbliche - ha dichiarato Armando Zambrano, coordinatore del PAT - ma offrire il nostro contributo in termini di idee e competenze per far sì che lo Stato torni ad essere efficace, snello e che, soprattutto, il nostro Paese ritrovi un nuovo slancio di crescita".
Salvaguardia dell'ambiente, stop alla cementificazione e inserimento dei giovani nel mondo del lavoro tra gli altri temi posti sul tappeto dal PAT, organizzazione che raggruppa le 9 professioni tecniche degli ingegneri, dei geologi, dei periti industriali, dei geometri, dei periti agrari, dei chimici, dei tecnologi alimentari, dei dottori agronomi e forestali e dei biologi. Insieme, le categorie hanno espresso un documento con 12 proposte al Governo che verrà, una sorta di 'ricetta' per uscire dalle strette della recessione, utilizzando e valorizzando maggiormente le competenze dei professionisti italiani.
Ipotesi che ha trovato subito l’avvallo del premier uscente Mario Monti intervenuto nel corso del dibattito con un collegamento in video conferenza organizzato da Catania. “I professionisti – ha esordito - rappresentano un serbatoio di competenze ed esperienze che, in questo momento delicato del Paese, hanno un ruolo particolarmente cruciale”. Monti ha infatti riconosciuto che le categorie professionali “possono e devono collaborare con le funzioni della Pubblica Amministrazione per supportare esigenze di aggiornamento e di capacità tecnica utili a rendere più efficiente la “macchina” pubblica”.
Far ripartire l’Italia si può, i professionisti ne sono convinti, e mettersi a disposizione del Paese, per loro, è naturale. Il patrimonio di conoscenze di ogni categoria ora più che mai è al servizio del futuro di tutta la collettività.

Quanto costa riformare l’Italia e farla ripartire? Zero o quasi. Questa l’idea forte che è emersa nel corso del Professional Day svoltosi nei giorni scorsi, nell’ambito della tavola rotonda “Ambiente, paesaggio e sicurezza del territorio” curata dalle Professioni dell’Area Tecnica (PAT), che raggruppa ingegneri, geologi, periti industriali, geometri, periti agrari, chimici, tecnologi alimentari, dottori agronomi e forestali e biologi. Se ne fa portavoce Armando Zambrano, Coordinatore del PAT, che nella relazione introduttiva ha illustrato il pacchetto di 12 proposte elaborate dai professionisti italiani per rilanciare il Paese: “È arrivato il momento che entrino in campo nuove forze sociali realmente innovative e capaci, che portino sviluppo all’intero nostro sistema”.

Scarica il comunicato con le proposte.

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