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DEBITI PA - IL DECRETO È LEGGE, ECCO LE PRINCIPALI MISURE (ANCHE PER I PROFESSIONISTI)

Via libera definitivo del Parlamento al decreto legge che consente il pagamento alle imprese dei debiti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione. Il testo, che scade domani e che ieri ha incassato il si' all'unanimita' della Camera in terza lettura dopo un esame lampo, e' dunque legge.

Via libera definitivo del Parlamento al decreto legge che consente il pagamento alle imprese dei debiti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione.
Di seguito le misure chiave del decreto sintetizzate dall'Ansa:

  • 40 miliardi in due anni – Il provvedimento sblocca, tra il 2013 e il 2014, 40 miliardi di pagamenti da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Con una modifica approvata alla Camera si pongono le basi per un'ulteriore tranche: le nuove erogazioni potranno essere effettuate attraverso operazioni di tutti gli operatori finanziari, compresa Cdp.
  • Allentamento Patto di stabilità Enti locali - Esclusi per il 2013 dal Patto di stabilita' interno i pagamenti di debiti di parte capitale. Ok al patto di stabilita' interno verticale: le regioni possono modificare, a invarianza di contributo, gli spazi finanziari ceduti a province e comuni. Ammorbidite anche le sanzioni per quegli enti locali che hanno sforato il patto di stabilita' a causa del mancato pagamento dei debiti.
  • Tagli a imprese – 400 milioni di tagli ai fondi per le imprese. Le risorse servono a coprire tra l'altro lo stop al pagamento dell'Imu sugli immobili di proprieta' dei Comuni.
  • Tares – Per il solo 2013 i Comuni potranno modificare la scadenza, fissata a luglio, e il numero delle rate del tributo.
  • Tributi locali e Equitalia - I Comuni avranno sei mesi di tempo in piu' per organizzare la riscossione in proprio dei tributi, fino al primo gennaio 2014. Di fatto, una proroga dei poteri di Equitalia.
  • Ordine cronologico e multe ai dirigenti - Spettera' alle amministrazioni identificare i soggetti che hanno diritto e gli importi da pagare. Se gli importi superano le disponibilita' sara' seguito il criterio dell'anzianita' del credito scaduto. Previste multe salate, fino a 100 euro al giorno, per i dirigenti che non rispettano la tabella di marcia.
  • Monitoraggio - Le amministrazioni dovranno effettuare una ricognizione completa dei debiti commerciali entro fine 2012.
  • Durc - Le imprese per ottenere i pagamenti dovranno dimostrare di essere in regola con i contributi.
  • Compensazioni – Possibile compensare crediti e debiti fino alla soglia di 700.000 euro. Con una modifica approvata alla Camera si prevede inoltre che siano interessati i ruoli emessi fino al 31 dicembre 2012.
  • Crediti e garanzia Stato - Via libera dal 2014 alla concessione della garanzia dello Stato per 'agevolare la cessione' dei crediti maturati nei confronti della P.a. entro fine 2012 'a banche e ad altri intermediari finanziari' e nonche' a favore di istituzioni finanziarie. Novita' che secondo la maggioranza consentira' di pagare tutti i debiti entro il 2014.
  • Certificazioni – Le certificazioni dovranno contenere la data in cui sara' effettuato il pagamento nei confronti delle imprese.
  • Tagli ai ministeri - A pagare gli oltre 550 milioni di euro che servono a copertura del dl nel 2014 sara' l'incremento Iva dovuto al pagamento delle nuove fatture mentre nel 2015 saranno i tagli lineari ai ministeri, con l'eccezione di scuola, universita'. Salvi anche l'Expo e i fondi per la cooperazione allo sviluppo.
  • Appalti pubblici - Le imprese, fino al 2015, potranno sospendere i lavori, nel caso in cui il mancato pagamento raggiunga il 15% dell'importo netto contrattuale.
  • Professionisti - Anche i singoli professionisti potranno mettersi in fila e riscuotere i crediti accumulati nei confronti della p.a.