RiScattiamo la Scienza
Concorso fotografico organizzato per celebrare i 90 anni del Cnr: RiScattiamo la Scienza
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Concorso fotografico organizzato per celebrare i 90 anni del Cnr: RiScattiamo la Scienza
le costruzioni con struttura di legno classificate come “alte”, sono quegli edifici con altezze superiori a quattro piani.
Conferenza Stampa della presentazione SAIE 2013. RICOSTRUIAMO L’ITALIA: BETTER BUILDING
Ceramica italiana in mostra a Revestir 2013Sono 15 le aziende Ceramics of Italy che partecipano alla fiera brasiliana Revestir, che si terrà a San Paolo del Brasile dal 5 all’8 marzo 2013. L’occasione nasce da una iniziativa di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – realizzata con il sostegno di Confindustria Ceramica; infatti, ICE organizza, a Revestir, una partecipazione collettiva di aziende italiane che producono materiali per rivestimenti per edilizia.Le aziende Ceramics of Italy che partecipano alla collettiva edilizia dell’ICE sono Atlas Concorde, Casalgrande Padana, Cerdisa, Edimax, FAP, Marazzi, Kale Italia, Refin e Ricchetti. Le altre aziende italiane che partecipano direttamente alla fiera brasiliana sono Cooperativa Ceramica d’Imola, Emilceramica, Florim, Gardenia-Orchidea, Italgraniti e Mirage.Il mercato brasiliano mostra un’elevata ricettività per i prodotti di alta gamma destinati all’utilizzo nel settore delle costruzioni, sia per l’edilizia pubblica che residenziale. Revestir è la principale fiera del Sudamerica destinata ad un target qualificato ed elevato di compratori ed utilizzatori quali architetti, interior decorators, contracts, buyers e distributori.Il Brasile è un paese in forte espansione e con i suoi circa 200 milioni di abitanti e quasi 270 miliardi di dollari di investimenti in costruzioni nel 2011 (il 35% dei quali nel residenziale e il 40% nelle opere pubbliche) è un mercato di grande interesse per l’industria ceramica italiana.Nel 2011 i consumi di piastrelle di ceramica sono stati pari a 785,3 milioni di metri quadrati (a causa dei dazi elevati all’import, la quasi totalità deriva da vendite di produttori nazionali) e le previsioni parlano di quasi 820 milioni di mq. nel 2012 e i consumi sono attesi in crescita ancora nel prossimo bimestre.Sassuolo, 31 gennaio 2013Per ulteriori informazioni: Andrea Serri Comunicazione tel. 0536 818111 fax 0536 807935 - cell. 348 1504905 e-mail: aserri@confindustriaceramica.it
Estratto dalla Tesi di Dottorato discussa in data 7 aprile 2011 presso l’Università degli Studi di Trento, Dottorato di Ricerca in “Ingegneria dei...
Macchine movimento terra, Formedil: al via aggiornamento tecnico dei docenti nel rispetto degli accordi con le associazioni di settore
L’articolo presenta uno studio sulla resistenza al fuoco di solai in legno lamellare incrociato (“crosslam”). L’obiettivo della ricerca è la...
Harsco Infrastructure Italia è già certificata dal 2003 secondo la ISO 9001:2008, sistema di gestione per la qualità, che...
Negli ultimi anni il legno è tornato ad essere un materiale da costruzione utilizzato in maniera diffusa anche nel nostro Paese anche...
AiCARR e ICMQ: al via formazione e certificazione per gli operatori del settore "f-gas"
Gli edifici realizzati con pareti e solai in pannelli di compensato di tavole ovvero legno lamellare incrociato (X-LAM) stanno diventando in...
Il tema dell’edificio sviluppato in altezza è una sfida recente (e lo sarà ancor più negli anni a venire): il riferimento è a strutture lignee per edifici civili (abitazione, uffici) con altezze superiori a quattro/cinque piani. È una sfida che vede impegnati i Paesi europei e quelli nord-americani e che vede differenti soluzioni proposte e proponibili, dalla struttura completamente lignea alla cosiddetta struttura ibrida legno-calcestruzzo o legno-acciaio.
Revisione e aggiornamento del panorama normativo dedicato alla certificazione di prodotto, per elementi strutturali massicci ed elementi giuntati.
Corso "Esperti nell'utilizzo delle risorse energetiche" Centro Polifunzionale ExpoArea, a Rimini dal 1 Febbraio al 15 Marzo 2013.
Il Politecnico di Milano promuove la dodicesima edizione del corso Metodi, tecniche e strumenti professionali per il settore immobiliare progettato per le esigenze di professionisti e di operatori del settore
Forme del Cemento – Sostenibilità a cura di Carmen Andriani Roma 31 gennaio 2013, ore 17,30 Gangemi Editore, via Giulia 142...
Legalità nel settore del calcestruzzo: è questo il tema affrontato nel convegno organizzato dalla Filca Cisl Roma, con il supporto organizzativo dell’ATECAP e con il patrocinio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che si è svolto a Roma lo scorso 7 dicembre. Negli ultimi decenni la criminalità organizzata si è inserita con prepotenza nel settore delle costruzioni con lo scopo di riciclare gli ingenti guadagni provenienti dalle attività illegali. E in un momento di profonda recessione, che perdura ormai da sei anni, gli operatori corretti soffrono ancora di più gli effetti negativi dovuti ad un mercato inquinato e che troppo spesso premia i comportamenti illeciti a discapito delle aziende virtuose.
Ingenio intervista Gian Vito Graziano, Presidente Consiglio Nazionale dei Geologi, sul conto energia termico
Editoriale del Presidente ATECAP, Silvio Sarno. Calcestruzzo, il materiale dalle ignote potenzialità
Ecosistema rischio: i dati sul rischio industriale Il dossier fotografa le attività dei comuni italiani in materia di rischio industriale Sono stati presentati oggi a Roma, nella sede di Legambiente, i risultati di Ecosistema Rischio Industrie: l’indagine realizzata da Legambiente in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile volta a rilevare le attività di monitoraggio, prevenzione e informazione messe in campo dalle amministrazioni comunali italiane in materia di rischio industriale. Alla presentazione del dossier hanno partecipato Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, Franco Gabrielli, Capo Dipartimento della protezione civile e Simone Andreotti, responsabile Legambiente per il settore di protezione civile. L’indagine rientra nell’ambito del progetto di monitoraggio, prevenzione e informazione per la mitigazione dei rischi naturali e antropici “Ecosistema Rischio 2012” a cura del Dipartimento e di Legambiente. Il questionario è stato inviato a tutti i 739 comuni in cui sono presenti insediamenti che possono causare incidenti rilevanti – individuati in base all’inventario nazionale pubblicato sul sito minambiente.it – ed è stato compilato dal 29% del totale, per un totale di 210 amministrazioni comunali. I risultati dell’indagine Dagli elementi raccolti emerge che il 94% del campione ha recepito, come previsto dal decreto legislativo 334/99, la scheda informativa redatta dal gestore dell’impianto e ha dunque i dati necessari per valutare i possibili scenari di danno, attuare una pianificazione urbanistica del territorio e realizzare campagne di informazione. L’86% dei Comuni ha predisposto la planimetria del territorio e individuato le “aree di danno” sottoposte a conseguenze in caso di incidente industriale nel territorio comunale. Strutture vulnerabili o sensibili sono state individuate in “aree di danno” dal 49% dei Comuni intervistati. Dal dettaglio sulla tipologia di strutture vulnerabili/sensibili presenti in queste zone emerge che nel 18% dei casi si tratta di scuole, nel 13% di centri commerciali, nell’8% di strutture ricettive turistiche, nel 7% di luoghi di culto, nel 2% di ospedali. Il 64% dei comuni intervistati ha inoltre inviato alle prefetture tutte le informazioni sulle attività svolte e sulle modalità previste per l’allertamento della cittadinanza, per predisporre gli aggiornamenti ai Piani di emergenza esterna. Ai Comuni compete soprattutto la realizzazione di campagne informative per la cittadinanza sia sul rischio industriale in genere sia sui comportamenti da tenere per restare in sicurezza in caso di emergenza. A questo proposito il 70% delle amministrazioni ha realizzato campagne informative sul rischio industriale, ma soltanto nel 50% dei casi queste campagne hanno previsto anche l’informazione sulla fase dell’emergenza. Il 46% delle amministrazioni ha realizzato opuscoli informativi; il 28% pagine web consultabili sul sito dell’amministrazione; il 14% iniziative nelle scuole e sempre nel 28% sono stati organizzati incontri pubblici con la cittadinanza. Per le attività d’informazione e diffusione di conoscenze di protezione civile, la presenza sul territorio di associazioni e gruppi di Volontariato è una risorsa fondamentale: il 58% dei comuni intervistati ha stretto in questo senso rapporti di collaborazione con organizzazioni o gruppi di protezione civile. Anche l’organizzazione di esercitazioni è essenziale per testare le capacità di risposta in caso di eventi calamitosi, ma solo il 36% dei comuni intervistati ha partecipato/organizzato esercitazioni sul rischio industriale e soltanto nel 16% dei casi questi momenti esercitativi hanno coinvolto la popolazione. Le regioni dove è stato realizzato il maggior numero di esercitazioni sono la Toscana e il Piemonte, rispettivamente 64% e 63%. Sempre nei comuni del Piemonte, con il 32%, il maggior numero di esercitazioni con il coinvolgimento diretto dei cittadini. La presenza di insediamenti non è uniforme sul territorio nazionale ed è dunque possibile solo in parte una analisi comparata a livello regionale. La maggior parte degli impianti a rischio d’incidente rilevante è localizzata tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna, anche se insediamenti con caratteristiche tali da rientrare nei parametri della direttiva “Seveso” sono presenti in tutte le regioni. Fra le amministrazioni comunali intervistate tutte quelle di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Toscana e Umbria sono attive nel recepimento dei dati della Scheda informativa sullo stabilimento industriale, mentre nelle altre Regioni alcuni Comuni del campione non si sono ancora adeguati a quest’obbligo di legge. La planimetria del territorio è stata realizzata nel Lazio solo dal 43% delle amministrazioni intervistate e appena il 22% delle amministrazioni campane ha individuato la presenza di strutture vulnerabili nelle aree cosiddette “di danno”. Molto diversificati nelle diverse regioni italiane anche i dati sulle attività d’informazione rivolte alla cittadinanza. Il 93% dei comuni toscani intervistati ha realizzato iniziative d’informazione ai cittadini, mentre per le altre regioni le percentuali sono decisamente più basse con un picco minimo del 33% in Campania. Nella predisposizione e realizzazione di campagne informative i più attivi, con l’86%, risultano i comuni delle Marche, i meno attivi sono invece con il 20% i comuni dell’Umbria. Nel rapporto con le organizzazioni di volontariato presenti sul territorio per la realizzazione di attività d’informazione alla popolazione, i comuni più attivi – con il 100% del campione – si sono dimostrati quelli marchigiani, mentre in coda alla classifica si collocano con il 33% i comuni del Friuli Venezia Giulia.
Sisma Emilia – Posticipato al 31/03 il recupero dei contributi sospesi. Al fine di contribuire a sostenere i propri associati nelle difficili condizioni create in Emilia dal terremoto anche in considerazione della complessa congiuntura economica del Paese, Inarcassa ha scelto di rinviare al 31 marzo 2013 il termine per il recupero dei contributi sospesi nel 2012, stabilito al 20 dicembre scorso dal Governo (Legge n. 213 del 07/12/2012). I professionisti emiliani coinvolti riceveranno una comunicazione con le istruzioni per il versamento.
Harpaceas organizza il seminario tecnico "Analisi di vulnerabilità sismica di strutture esistenti" - Biella, 30 gennaio 2013
2.400.000 di euro per interventi di prevenzione e mitigazione del rischio sismico su edifici privati
APPALTI PUBBLICI: LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELL’OFFERTA ECONOMICAMENTE PIU’ VANTAGGIOSA E LA REDAZIONE DEGLI STUDI DI FATTIBILITA’