Rating di legalità: Antitrust approva regolamento
L'Antitrust approva regolamento sul Rating di legalità
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L'Antitrust approva regolamento sul Rating di legalità
Dal 4 dicembre 2012 entra in vigore la Direttiva europea 2012/27/UE sull’Efficienza Energetica destinata a garantire il raggiungimento degli...
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consigli di disciplina territoriali per gli ingegneri: c'è il regolamento Via libera allo schema di regolamento relativo alle modalità di designazione dei componenti dei consigli di disciplina territoriali per gli ingegneri. Dopo il sì arrivato dal ministro della Giustizia Paola Severino, infatti, il testo è pubblicato oggi nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia dopo che il Consiglio di categoria ha apportato le richieste di modifica avanzate dal guardasigilli. Il testo http://www.bv.ipzs.it/bv-pdf/003/MOD-BP-12-071-222_1634_1.pdf estratto Consiglio Nazionale degli Ingegneri - Regolamento per la designazione dei componenti i Consigli di disciplina territoriali degli Ordini degli Ingegneri a norma dell’articolo 8, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137. APPROVATO NELLA SEDUTA DEL 23 NOVEMBRE 2012 Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento disciplina i criteri e le modalità di designazione dei membri dei Consigli di disciplina territoriali dell’Ordine degli Ingegneri, in attuazione dell’art. 8, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137. Art. 2 (Consigli di disciplina territoriali) 1. Presso i Consigli territoriali dell’Ordine degli Ingegneri sono istituiti i Consigli di disciplina territoriali che svolgono compiti di valutazione in via preliminare, istruzione e decisione delle questioni disciplinari riguardanti gli iscritti all’Albo. 2. I Consigli di disciplina territoriali sono composti da un numero di consiglieri pari a quello dei consiglieri dei corrispondenti Consigli territoriali dell’Ordine degli Ingegneri. Le funzioni di presidente del Consiglio di disciplina territoriale sono svolte dal componente con maggiore anzianità d’iscrizione all’Albo o, quando vi sia anche un solo componente non iscritto all’Albo, dal componente con maggiore anzianità anagrafica. Le funzioni di segretario sono svolte dal componente con minore anzianità d’iscrizione all’Albo o, quando vi sia anche un solo componente non iscritto all’Albo, dal componente con minore anzianità anagrafica. 3. Nei Consigli di disciplina territoriali con più di tre componenti è prevista l’articolazione interna in Collegi di disciplina, composti ciascuno da tre consiglieri. I Collegi di disciplina, ove costituiti, sono deputati a istruire e decidere sui procedimenti loro assegnati. L’assegnazione dei consiglieri ai singoli Collegi di disciplina è stabilita dal Presidente del Consiglio di disciplina territoriale. Ogni Collegio di disciplina è presieduto dal consigliere con maggiore anzianità d’iscrizione all’Albo, ovvero, quando siano presenti membri non iscritti all’Albo, dal consigliere con maggiore anzianità anagrafica. Le funzioni di segretario sono svolte dal consigliere con minore anzianità d’iscrizione all’Albo, ovvero, quando siano presenti membri non iscritti all’Albo, dal consigliere con minore anzianità anagrafica. In ciascun Collegio di disciplina non può essere prevista la partecipazione di più di un componente esterno all’Ordine. 4. I Consigli di disciplina territoriali operano in piena indipendenza di giudizio e autonomia organizzativa, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari relative al procedimento disciplinare. 5. Le riunioni dei Consigli di disciplina territoriali hanno luogo separatamente da quelle dei Consigli territoriali. 6. I compiti di segreteria e di assistenza all’attività dei Consigli di disciplina territoriali sono svolti dal personale dei Consigli territoriali dell’Ordine. 7. Le spese relative al funzionamento dei Consigli di disciplina territoriali, incluse quelle dei procedimenti disciplinari, sono poste a carico del bilancio dei Consigli territoriali dell’Ordine. Art. 3 (Cause di incompatibilità e decadenza dalla carica) 1. La carica di consigliere dei Consigli di disciplina territoriali è incompatibile con la carica di consigliere, revisore o qualunque altro incarico direttivo del corrispondente Consiglio territoriale e con la carica di consigliere del Consiglio Nazionale. 2. I componenti dei Consigli di disciplina territoriali che risultino, nel corso del loro mandato, nelle condizioni di cui al successivo art. 4, comma 4, inclusa la sospensione dall’Albo per il mancato versamento della quota di iscrizione, decadono immediatamente dalla carica e sono sostituiti ai sensi del successivo articolo 5, comma 8. Art. 4 (Requisiti di onorabilità e professionalità) 1. I componenti dei Consigli di disciplina territoriali sono nominati dal Presidente del Tribunale nel cui circondario ha sede il corrispondente Consiglio territoriale dell’Ordine, tra i soggetti indicati in un elenco di nominativi redatto a cura del medesimo Consiglio territoriale. 2. Gli iscritti all’Ordine che intendano partecipare alla selezione per la nomina a componente del Consiglio di disciplina territoriale devono presentare la loro candidatura entro e non oltre trenta giorni successivi all’insediamento del nuovo Consiglio territoriale. 3. La candidatura è presentata secondo procedure e modalità stabilite dal Consiglio Nazionale e rese note agli iscritti mediante pubblicazione sulla pagina principale del sito internet del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale. Gli iscritti hanno l’obbligo di allegare alla propria candidatura un curriculum vitae, compilato conformemente al modello predisposto dal Consiglio Nazionale e messo a disposizione sul sito internet del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale. La mancata allegazione del curriculum vitae determina l’immediata esclusione del candidato dalla partecipazione alla procedura di selezione. 4. All’atto della candidatura, gli iscritti devono dichiarare, altresì, a pena di inammissibilità: - di essere iscritti all’Albo degli Ingegneri da almeno 5 anni; - di non avere legami di parentela o affinità entro il 3° grado o di coniugio con altro professionista eletto nel rispettivo Consiglio territoriale dell’Ordine; - di non avere legami societari con altro professionista eletto nel medesimo Consiglio territoriale dell’Ordine; - di non aver riportato condanne con sentenza irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione: alla reclusione per un tempo pari o superiore a un anno per un delitto contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica, ovvero per un delitto in materia tributaria; alla reclusione per un tempo pari o superiore a due anni per un qualunque delitto non colposo; - di non essere o essere stati sottoposti a misure di prevenzione personali disposte dall’autorità giudiziaria ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, salvi gli effetti della riabilitazione; - di non aver subito sanzioni disciplinari nei 5 anni precedenti la data di presentazione della propria candidatura. 5. È facoltà del Consiglio territoriale di indicare nei Consigli di disciplina componenti esterni, non iscritti all’Albo. Per i componenti dei Consigli territoriali di disciplina non iscritti all’Albo, la scelta dei soggetti da inserire nell’elenco di cui al successivo articolo 5, comma 1, avviene ad opera del Consiglio territoriale d’intesa con l’interessato o tramite richiesta al rispettivo organismo di categoria. Tali componenti esterni possono essere prescelti, previa valutazione del curriculum professionale e in assenza delle cause di ineleggibilità di cui al precedente comma 4, tra gli appartenenti alle seguenti categorie: - iscritti da almeno 5 anni agli albi delle professioni regolamentate, giuridiche e tecniche; - esperti in materie giuridiche o tecniche; - magistrati ordinari, amministrativi, contabili, anche in pensione. Articolo 5 (Nomina) 1. Entro sessanta giorni dal suo insediamento il Consiglio territoriale è tenuto a predisporre un elenco di candidati al Consiglio di disciplina, selezionati con delibera motivata esaminati i rispettivi curricula, il cui numero complessivo è pari al doppio del numero dei consiglieri che il Presidente del Tribunale sarà successivamente chiamato a designare. Almeno due terzi dei componenti l’elenco dei candidati deve essere iscritto all’Albo; il numero dei candidati della sezione B deve essere almeno doppio rispetto al numero dei consiglieri iscritti alla sezione B nel corrispondente Consiglio territoriale. 2. Almeno due terzi dei componenti dei Consigli di disciplina territoriali devono essere iscritti all’Albo. Il numero dei componenti della sezione B dell’Albo deve essere almeno pari rispetto a quello presente nel corrispondente Consiglio territoriale. I giudizi disciplinari riguardanti i soggetti iscritti alla sezione B dell’Albo sono assegnati d’ufficio al Collegio giudicante composto da almeno un consigliere proveniente dalla sezione B dell’Albo. In mancanza di consiglieri iscritti alla sezione B dell’Albo, i giudizi disciplinari riguardanti gli iscritti alla stessa sezione dell’Albo sono assegnati al Consiglio di disciplina dell’Ordine territorialmente più vicino, che abbia tra i suoi componenti almeno un consigliere iscritto alla sezione B dell’Albo. 3. Qualora non sia pervenuta alcuna candidatura nel termine di cui all’articolo 4, comma 2 del presente regolamento, o il numero di candidature risulti insufficiente, il Consiglio territoriale procede d’ufficio a inserire nell’elenco il numero di candidati necessario al suo completamento, salva la verifica del possesso dei requisiti di cui all’articolo 4, comma 4 del presente regolamento. 4. Dopo la sua compilazione, l’elenco è senza indugio pubblicato sul sito internet del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale in formato aperto e liberamente accessibile, con collegamento ben visibile nella pagina principale. 5. L’elenco è immediatamente trasmesso al Presidente del Tribunale del circondario individuato a norma dell’articolo 4, comma 1 del presente regolamento, a mezzo PEC o mediante altro mezzo idoneo previsto della legge, affinché provveda a nominare senza indugio i membri effettivi e i membri supplenti del Consiglio di disciplina territoriale, interni ed esterni all’Ordine, sulla base dei rispettivi curricula professionali. 6. La nomina dei componenti del Consiglio di disciplina territoriale è immediatamente comunicata agli uffici del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale a mezzo PEC o mediante altro mezzo idoneo previsto dalla legge, per consentire il successivo insediamento dell’organo e per la pubblicazione sul sito internet del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale, in formato aperto e liberamente accessibile, con collegamento ben visibile nella pagina principale. 7. Entro quindici giorni dalla pubblicazione dei nominativi ai sensi del precedente comma 6, il componente del Consiglio di disciplina territoriale con maggiore anzianità d’iscrizione all’Albo, ovvero, qualora sia nominato anche un solo componente non iscritto all’Albo, il componente con maggiore anzianità anagrafica, procede alla convocazione e all’insediamento del Consiglio di disciplina territoriale. 8. All’immediata sostituzione dei componenti del Consiglio di disciplina territoriale che vengano meno a causa di decesso, dimissioni o per altra ragione, si provvede attingendo dall’elenco dei componenti supplenti già nominati dal Presidente del Tribunale, secondo l’ordine da quest’ultimo individuato. Per ogni consigliere proveniente dalla sezione B dell’Albo vi è l’obbligo di individuare un componente supplente. Qualora non sia possibile procedere nel senso indicato, per essere terminati i membri supplenti, si procederà alla formazione di una lista composta da un numero di componenti doppio rispetto a quelli da sostituire, individuata discrezionalmente dal Consiglio territoriale, nel rispetto dei requisiti di cui all’articolo 4, comma 4 del presente regolamento. Il Presidente del Tribunale competente procederà alla scelta del nuovo consigliere attingendo dal suddetto elenco. Le comunicazioni avverranno sempre a mezzo PEC o mediante altro mezzo idoneo previsto della legge. 9. Qualora il numero degli iscritti all’Ordine territoriale sia esiguo, ovvero sussistano altre ragioni di carattere storico, topografico, sociale o demografico, il Ministero vigilante, su richiesta degli Ordini territoriali interessati, sentito il Consiglio Nazionale, può disporre che un Consiglio di disciplina territoriale estenda la sua competenza agli iscritti negli Albi di due o più ambiti territoriali finitimi, designandone la sede. Art. 6 (Dichiarazione di assenza di conflitti di interesse) 1. Il componente del Collegio di disciplina che si trovi in una condizione di conflitto di interesse ha l’obbligo di astenersi dalla trattazione del procedimento che determina tale condizione ai sensi dell’articolo 51 del codice di procedura civile, dandone immediata comunicazione agli altri componenti il Collegio di disciplina. Qualora non vi provveda spontaneamente, egli potrà essere ricusato dal soggetto sottoposto al procedimento disciplinare, secondo le modalità stabilite dall’articolo 52 del codice di procedura civile e dalle pertinenti disposizioni che regolano l’esercizio della funzione disciplinare nei confronti degli iscritti all’Albo degli Ingegneri. Il Presidente del Consiglio di disciplina procederà alla sostituzione del consigliere in conflitto di interesse, per la trattazione del relativo procedimento, con altro componente il Consiglio di disciplina. 2. Ai fini dell’individuazione delle situazioni di conflitto di interessi si applica l’art. 3 della legge 20 luglio 2004, n. 215. Integra la situazione di conflitto di interessi per il consigliere, oltre alle ipotesi previste dall’articolo 51 del codice di procedura civile, l’aver intrattenuto rapporti lavorativi o l’aver collaborato, a qualunque titolo, con il soggetto sottoposto a procedimento disciplinare o con il soggetto il cui esposto ha determinato l’avvio del procedimento. Art. 7 (Disposizioni transitorie) 1. In sede di prima applicazione del presente regolamento, l’invio da parte dei Consigli territoriali dell’Ordine, al Presidente del Tribunale territorialmente competente, dell’elenco dei candidati predisposto ai sensi del precedente articolo 5, comma 1, dovrà avvenire entro 60 giorni dalla data di insediamento dei Consigli territoriali dell’Ordine eletti successivamente all’entrata in vigore del presente regolamento. 2. Fino all’insediamento dei nuovi Consigli di disciplina territoriali la funzione disciplinare è svolta dai Consigli territoriali dell’Ordine, in conformità alle disposizioni vigenti. 3. I procedimenti disciplinari pendenti alla data di insediamento dei nuovi Consigli di disciplina territoriali sono regolati in base al precedente comma 2. La pendenza del procedimento disciplinare è valutata con riferimento alla data di adozione della delibera consiliare di apertura del procedimento disciplinare. 4. Il Consiglio di disciplina territoriale resta in carica per il medesimo periodo del corrispondente Consiglio territoriale dell’Ordine ed esercita le proprie funzioni fino all’insediamento effettivo del nuovo Consiglio di disciplina. Articolo 8 (Entrata in vigore e pubblicità) 1. Il presente regolamento entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
consigli di disciplina territoriali per gli ingegneri: c'è il regolamento Via libera allo schema di regolamento relativo alle modalità di designazione dei componenti dei consigli di disciplina territoriali per gli ingegneri. Dopo il sì arrivato dal ministro della Giustizia Paola Severino, infatti, il testo è pubblicato oggi nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia dopo che il Consiglio di categoria ha apportato le richieste di modifica avanzate dal guardasigilli. Il testo http://www.bv.ipzs.it/bv-pdf/003/MOD-BP-12-071-222_1634_1.pdf estratto Consiglio Nazionale degli Ingegneri - Regolamento per la designazione dei componenti i Consigli di disciplina territoriali degli Ordini degli Ingegneri a norma dell’articolo 8, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137. APPROVATO NELLA SEDUTA DEL 23 NOVEMBRE 2012 Art. 1 (Oggetto) 1. Il presente regolamento disciplina i criteri e le modalità di designazione dei membri dei Consigli di disciplina territoriali dell’Ordine degli Ingegneri, in attuazione dell’art. 8, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137. Art. 2 (Consigli di disciplina territoriali) 1. Presso i Consigli territoriali dell’Ordine degli Ingegneri sono istituiti i Consigli di disciplina territoriali che svolgono compiti di valutazione in via preliminare, istruzione e decisione delle questioni disciplinari riguardanti gli iscritti all’Albo. 2. I Consigli di disciplina territoriali sono composti da un numero di consiglieri pari a quello dei consiglieri dei corrispondenti Consigli territoriali dell’Ordine degli Ingegneri. Le funzioni di presidente del Consiglio di disciplina territoriale sono svolte dal componente con maggiore anzianità d’iscrizione all’Albo o, quando vi sia anche un solo componente non iscritto all’Albo, dal componente con maggiore anzianità anagrafica. Le funzioni di segretario sono svolte dal componente con minore anzianità d’iscrizione all’Albo o, quando vi sia anche un solo componente non iscritto all’Albo, dal componente con minore anzianità anagrafica. 3. Nei Consigli di disciplina territoriali con più di tre componenti è prevista l’articolazione interna in Collegi di disciplina, composti ciascuno da tre consiglieri. I Collegi di disciplina, ove costituiti, sono deputati a istruire e decidere sui procedimenti loro assegnati. L’assegnazione dei consiglieri ai singoli Collegi di disciplina è stabilita dal Presidente del Consiglio di disciplina territoriale. Ogni Collegio di disciplina è presieduto dal consigliere con maggiore anzianità d’iscrizione all’Albo, ovvero, quando siano presenti membri non iscritti all’Albo, dal consigliere con maggiore anzianità anagrafica. Le funzioni di segretario sono svolte dal consigliere con minore anzianità d’iscrizione all’Albo, ovvero, quando siano presenti membri non iscritti all’Albo, dal consigliere con minore anzianità anagrafica. In ciascun Collegio di disciplina non può essere prevista la partecipazione di più di un componente esterno all’Ordine. 4. I Consigli di disciplina territoriali operano in piena indipendenza di giudizio e autonomia organizzativa, nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari relative al procedimento disciplinare. 5. Le riunioni dei Consigli di disciplina territoriali hanno luogo separatamente da quelle dei Consigli territoriali. 6. I compiti di segreteria e di assistenza all’attività dei Consigli di disciplina territoriali sono svolti dal personale dei Consigli territoriali dell’Ordine. 7. Le spese relative al funzionamento dei Consigli di disciplina territoriali, incluse quelle dei procedimenti disciplinari, sono poste a carico del bilancio dei Consigli territoriali dell’Ordine. Art. 3 (Cause di incompatibilità e decadenza dalla carica) 1. La carica di consigliere dei Consigli di disciplina territoriali è incompatibile con la carica di consigliere, revisore o qualunque altro incarico direttivo del corrispondente Consiglio territoriale e con la carica di consigliere del Consiglio Nazionale. 2. I componenti dei Consigli di disciplina territoriali che risultino, nel corso del loro mandato, nelle condizioni di cui al successivo art. 4, comma 4, inclusa la sospensione dall’Albo per il mancato versamento della quota di iscrizione, decadono immediatamente dalla carica e sono sostituiti ai sensi del successivo articolo 5, comma 8. Art. 4 (Requisiti di onorabilità e professionalità) 1. I componenti dei Consigli di disciplina territoriali sono nominati dal Presidente del Tribunale nel cui circondario ha sede il corrispondente Consiglio territoriale dell’Ordine, tra i soggetti indicati in un elenco di nominativi redatto a cura del medesimo Consiglio territoriale. 2. Gli iscritti all’Ordine che intendano partecipare alla selezione per la nomina a componente del Consiglio di disciplina territoriale devono presentare la loro candidatura entro e non oltre trenta giorni successivi all’insediamento del nuovo Consiglio territoriale. 3. La candidatura è presentata secondo procedure e modalità stabilite dal Consiglio Nazionale e rese note agli iscritti mediante pubblicazione sulla pagina principale del sito internet del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale. Gli iscritti hanno l’obbligo di allegare alla propria candidatura un curriculum vitae, compilato conformemente al modello predisposto dal Consiglio Nazionale e messo a disposizione sul sito internet del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale. La mancata allegazione del curriculum vitae determina l’immediata esclusione del candidato dalla partecipazione alla procedura di selezione. 4. All’atto della candidatura, gli iscritti devono dichiarare, altresì, a pena di inammissibilità: - di essere iscritti all’Albo degli Ingegneri da almeno 5 anni; - di non avere legami di parentela o affinità entro il 3° grado o di coniugio con altro professionista eletto nel rispettivo Consiglio territoriale dell’Ordine; - di non avere legami societari con altro professionista eletto nel medesimo Consiglio territoriale dell’Ordine; - di non aver riportato condanne con sentenza irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione: alla reclusione per un tempo pari o superiore a un anno per un delitto contro la pubblica amministrazione, contro la fede pubblica, contro il patrimonio, contro l’ordine pubblico, contro l’economia pubblica, ovvero per un delitto in materia tributaria; alla reclusione per un tempo pari o superiore a due anni per un qualunque delitto non colposo; - di non essere o essere stati sottoposti a misure di prevenzione personali disposte dall’autorità giudiziaria ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, salvi gli effetti della riabilitazione; - di non aver subito sanzioni disciplinari nei 5 anni precedenti la data di presentazione della propria candidatura. 5. È facoltà del Consiglio territoriale di indicare nei Consigli di disciplina componenti esterni, non iscritti all’Albo. Per i componenti dei Consigli territoriali di disciplina non iscritti all’Albo, la scelta dei soggetti da inserire nell’elenco di cui al successivo articolo 5, comma 1, avviene ad opera del Consiglio territoriale d’intesa con l’interessato o tramite richiesta al rispettivo organismo di categoria. Tali componenti esterni possono essere prescelti, previa valutazione del curriculum professionale e in assenza delle cause di ineleggibilità di cui al precedente comma 4, tra gli appartenenti alle seguenti categorie: - iscritti da almeno 5 anni agli albi delle professioni regolamentate, giuridiche e tecniche; - esperti in materie giuridiche o tecniche; - magistrati ordinari, amministrativi, contabili, anche in pensione. Articolo 5 (Nomina) 1. Entro sessanta giorni dal suo insediamento il Consiglio territoriale è tenuto a predisporre un elenco di candidati al Consiglio di disciplina, selezionati con delibera motivata esaminati i rispettivi curricula, il cui numero complessivo è pari al doppio del numero dei consiglieri che il Presidente del Tribunale sarà successivamente chiamato a designare. Almeno due terzi dei componenti l’elenco dei candidati deve essere iscritto all’Albo; il numero dei candidati della sezione B deve essere almeno doppio rispetto al numero dei consiglieri iscritti alla sezione B nel corrispondente Consiglio territoriale. 2. Almeno due terzi dei componenti dei Consigli di disciplina territoriali devono essere iscritti all’Albo. Il numero dei componenti della sezione B dell’Albo deve essere almeno pari rispetto a quello presente nel corrispondente Consiglio territoriale. I giudizi disciplinari riguardanti i soggetti iscritti alla sezione B dell’Albo sono assegnati d’ufficio al Collegio giudicante composto da almeno un consigliere proveniente dalla sezione B dell’Albo. In mancanza di consiglieri iscritti alla sezione B dell’Albo, i giudizi disciplinari riguardanti gli iscritti alla stessa sezione dell’Albo sono assegnati al Consiglio di disciplina dell’Ordine territorialmente più vicino, che abbia tra i suoi componenti almeno un consigliere iscritto alla sezione B dell’Albo. 3. Qualora non sia pervenuta alcuna candidatura nel termine di cui all’articolo 4, comma 2 del presente regolamento, o il numero di candidature risulti insufficiente, il Consiglio territoriale procede d’ufficio a inserire nell’elenco il numero di candidati necessario al suo completamento, salva la verifica del possesso dei requisiti di cui all’articolo 4, comma 4 del presente regolamento. 4. Dopo la sua compilazione, l’elenco è senza indugio pubblicato sul sito internet del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale in formato aperto e liberamente accessibile, con collegamento ben visibile nella pagina principale. 5. L’elenco è immediatamente trasmesso al Presidente del Tribunale del circondario individuato a norma dell’articolo 4, comma 1 del presente regolamento, a mezzo PEC o mediante altro mezzo idoneo previsto della legge, affinché provveda a nominare senza indugio i membri effettivi e i membri supplenti del Consiglio di disciplina territoriale, interni ed esterni all’Ordine, sulla base dei rispettivi curricula professionali. 6. La nomina dei componenti del Consiglio di disciplina territoriale è immediatamente comunicata agli uffici del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale a mezzo PEC o mediante altro mezzo idoneo previsto dalla legge, per consentire il successivo insediamento dell’organo e per la pubblicazione sul sito internet del Consiglio territoriale e del Consiglio Nazionale, in formato aperto e liberamente accessibile, con collegamento ben visibile nella pagina principale. 7. Entro quindici giorni dalla pubblicazione dei nominativi ai sensi del precedente comma 6, il componente del Consiglio di disciplina territoriale con maggiore anzianità d’iscrizione all’Albo, ovvero, qualora sia nominato anche un solo componente non iscritto all’Albo, il componente con maggiore anzianità anagrafica, procede alla convocazione e all’insediamento del Consiglio di disciplina territoriale. 8. All’immediata sostituzione dei componenti del Consiglio di disciplina territoriale che vengano meno a causa di decesso, dimissioni o per altra ragione, si provvede attingendo dall’elenco dei componenti supplenti già nominati dal Presidente del Tribunale, secondo l’ordine da quest’ultimo individuato. Per ogni consigliere proveniente dalla sezione B dell’Albo vi è l’obbligo di individuare un componente supplente. Qualora non sia possibile procedere nel senso indicato, per essere terminati i membri supplenti, si procederà alla formazione di una lista composta da un numero di componenti doppio rispetto a quelli da sostituire, individuata discrezionalmente dal Consiglio territoriale, nel rispetto dei requisiti di cui all’articolo 4, comma 4 del presente regolamento. Il Presidente del Tribunale competente procederà alla scelta del nuovo consigliere attingendo dal suddetto elenco. Le comunicazioni avverranno sempre a mezzo PEC o mediante altro mezzo idoneo previsto della legge. 9. Qualora il numero degli iscritti all’Ordine territoriale sia esiguo, ovvero sussistano altre ragioni di carattere storico, topografico, sociale o demografico, il Ministero vigilante, su richiesta degli Ordini territoriali interessati, sentito il Consiglio Nazionale, può disporre che un Consiglio di disciplina territoriale estenda la sua competenza agli iscritti negli Albi di due o più ambiti territoriali finitimi, designandone la sede. Art. 6 (Dichiarazione di assenza di conflitti di interesse) 1. Il componente del Collegio di disciplina che si trovi in una condizione di conflitto di interesse ha l’obbligo di astenersi dalla trattazione del procedimento che determina tale condizione ai sensi dell’articolo 51 del codice di procedura civile, dandone immediata comunicazione agli altri componenti il Collegio di disciplina. Qualora non vi provveda spontaneamente, egli potrà essere ricusato dal soggetto sottoposto al procedimento disciplinare, secondo le modalità stabilite dall’articolo 52 del codice di procedura civile e dalle pertinenti disposizioni che regolano l’esercizio della funzione disciplinare nei confronti degli iscritti all’Albo degli Ingegneri. Il Presidente del Consiglio di disciplina procederà alla sostituzione del consigliere in conflitto di interesse, per la trattazione del relativo procedimento, con altro componente il Consiglio di disciplina. 2. Ai fini dell’individuazione delle situazioni di conflitto di interessi si applica l’art. 3 della legge 20 luglio 2004, n. 215. Integra la situazione di conflitto di interessi per il consigliere, oltre alle ipotesi previste dall’articolo 51 del codice di procedura civile, l’aver intrattenuto rapporti lavorativi o l’aver collaborato, a qualunque titolo, con il soggetto sottoposto a procedimento disciplinare o con il soggetto il cui esposto ha determinato l’avvio del procedimento. Art. 7 (Disposizioni transitorie) 1. In sede di prima applicazione del presente regolamento, l’invio da parte dei Consigli territoriali dell’Ordine, al Presidente del Tribunale territorialmente competente, dell’elenco dei candidati predisposto ai sensi del precedente articolo 5, comma 1, dovrà avvenire entro 60 giorni dalla data di insediamento dei Consigli territoriali dell’Ordine eletti successivamente all’entrata in vigore del presente regolamento. 2. Fino all’insediamento dei nuovi Consigli di disciplina territoriali la funzione disciplinare è svolta dai Consigli territoriali dell’Ordine, in conformità alle disposizioni vigenti. 3. I procedimenti disciplinari pendenti alla data di insediamento dei nuovi Consigli di disciplina territoriali sono regolati in base al precedente comma 2. La pendenza del procedimento disciplinare è valutata con riferimento alla data di adozione della delibera consiliare di apertura del procedimento disciplinare. 4. Il Consiglio di disciplina territoriale resta in carica per il medesimo periodo del corrispondente Consiglio territoriale dell’Ordine ed esercita le proprie funzioni fino all’insediamento effettivo del nuovo Consiglio di disciplina. Articolo 8 (Entrata in vigore e pubblicità) 1. Il presente regolamento entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.
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In questo articolo si presentano alcuni dei risultati dell’attività di RSE nell’ambito dei sistemi di generazione elettrica a...
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È noto che un formulato resinoso possa essere modificato, con aggiunta di opportune cariche, in modo tale che da materiale isolante presenti una discreta conducibilità. In effetti, i rivestimenti resinosi, così modificati, dovranno assolvere essenzialmente il compito di evitare che si creino addensamenti pericolosi di cariche elettrostatiche sulla loro superficie. Una sostanza isolante accumula cariche elettriche statiche.
Garanzie per l’anticipazione dei crediti verso la PA, promozione immobiliare e interventi di efficientamento energetico
Possibilità di posticipo del versamento del conguaglio 2011 al 30/04/13 Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato - nella riunione del 19 ottobre u.s. - di consentire che il saldo del conguaglio dei contributi previdenziali relativi all’anno 2011, previsto per il 31/12/2012, possa essere versato entro il 30/04/2013 con l’applicazione di un interesse dilatorio nella misura del 2% fisso. I professionisti che vorranno usufruire di tale facilitazione, dovranno semplicemente generare il bollettino MAV relativo al conguaglio 2011, tramite l'apposita funzione su Inarcassa On line, e versare l’importo corrispondente entro e non oltre il 30 aprile 2013. Il versamento entro la scadenza suddetta non genererà alcuna sanzione e l’importo relativo al 2% fisso d’interesse sarà oggetto di riscossione da parte di Inarcassa unitamente alla prima o alla seconda rata dei minimi contributivi 2013. Il ritardo di pagamento anche di un solo giorno rispetto al termine del 30/04/2013 comporterà l’applicazione delle sanzioni e degli interessi nella misura prevista a decorrere dall’1/01/2013 al momento del pagamento.
È stato finalmente pubblicato nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia il regolamento relativo alle modalità di...
Clima di fiducia delle imprese A novembre, l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, scende a 76,4, da 77,1 di ottobre. La riduzione dell'indice complessivo è il risultato del calo della fiducia delle imprese dei servizi di mercato e delle costruzioni e dei miglioramenti registrati nell'industria e nel commercio al dettaglio. Aumenta l'indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, da 87,8 di ottobre a 88,5, mentre diminuisce quello delle imprese di costruzione, da 81,1 di ottobre a 79,7. Le attese di produzione delle imprese manifatturiere migliorano lievemente, ma peggiorano i giudizi sugli ordini; i giudizi sulle scorte di magazzino rimangono invariati. L'analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un peggioramento delle attese di produzione nei beni di consumo (da -2 a -3 il saldo) e un miglioramento nei beni intermedi (da -7 a -4) e in quelli strumentali (da -7 a -2). Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -48 a -50) e migliorano le attese sull'occupazione (da -18 a -17). Nelle imprese dei servizi di mercato l'indice del clima di fiducia diminuisce da 75,6 di ottobre a 73,5, mentre quello del commercio al dettaglio sale lievemente da 80,2 a 80,9. Nei servizi di mercato l'indice di fiducia scende soprattutto a causa del peggioramento delle attese sull'andamento dell'economia in generale (il cui saldo passa da -37 a -46). Le altre componenti del clima risultano, invece, in lieve miglioramento: crescono sia i giudizi sia le attese sugli ordini (da -28 a -27 e da -17 a -15, i rispettivi saldi). Nel commercio al dettaglio l'indice del clima di fiducia aumenta sia nella grande distribuzione (da 78,2 a 78,4) sia nella distribuzione tradizionale (da 85,6 a 86,9).
L’articolo presenta un nuovo approccio volto alla riduzione del rischio sismico degli edifici esistenti attraverso l’immissione in...
Terremoto, presentato un primo bilancio a sei mesi dalle scosse Il presidente Errani: "Dalla tragedia usciremo più forti". Annunciate nuove ordinanze per finanziare la ricostruzione In sintesi Il presidente della Regione e commissario delegato Vasco Errani, insieme al sottosegretario Bertelli e agli assessori Gazzolo, Peri e Muzzarelli, hanno incontrato, a Bologna, i sindaci dei territori colpiti dal sisma. Errani ha tracciato un primo completo bilancio degli interventi realizzati, dei programmi e delle prospettive. Durante l’incontro è stato anche comunicato che sono stati liquidati 21 milioni di euro per 9.692 famiglie che stanno utilizzando il Cas. Nei prossimi giorni sarà emanata un’ordinanza per l’assegnazione dei contributi per i cosiddetti immobili classificati ‘E pesanti’. Tutte le informazioni sul sito Dopo il terremoto. 27.11.2012 "Finita la ricostruzione, ci presenteremo al mondo meglio di prima. Da una grande tragedia, un'occasione per una grande qualificazione dal punto di vista sismico, ambientale, energetico, della ricerca, della produzione e del lavoro". Lo ha affermato il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione, Vasco Errani che, a sei mesi dal terremoto, ha tracciato un primo completo bilancio degli interventi realizzati, dei programmi e delle prospettive. Lo ha fatto oggi pomeriggio a Bologna – dopo aver incontrato i sindaci dei territori colpiti dal sisma – insieme al sottosegretario alla Presidenza della Regione Alfredo Bertelli e agli assessori regionali Paola Gazzolo (Protezione civile), Alfredo Peri (Programmazione territoriale) e Gian Carlo Muzzarelli (Attività produttive). "Che siamo fuori dalla fase di emergenza mi sembra un fatto oggettivo. Ora occorre accelerare sulla ricostruzione poiché la crescita di questo territorio è fondamentale per sostenere la ripresa economica dell’intero Paese", ha aggiunto il presidente Errani. Durante l’incontro è stato anche comunicato che sono stati liquidati in mattinata 21 milioni di euro per 9692 famiglie che stanno utilizzando il Cas, contributo per l’autonoma sistemazione, e che entro la metà di dicembre sarà ultimato il piano per il completamento definitivo delle opere provvisionali nei Comuni colpiti dal sisma. Il presidente Errani ha anche annunciato che nei prossimi giorni sarà emanata un’ordinanza per l’assegnazione dei contributi per edifici e unità immobiliari a uso abitativo che abbiano subito gravi danni, i cosiddetti immobili classificati ‘E pesanti’. Tra le prossime ordinanze anche quella relativa all’assegnazione dei prefabbricati abitativi rimovibili sia per gli ambiti urbani (poco meno di 800) che rurali (circa 170).
La tecnica del Cutter Soil Mixing (CSM) è una tra le più recenti e promettenti tecnologie introdotte nel settore della miscelazione...