Analisi qualità dell'aria: carica micetica, gas Radon e fibre inorganiche
La misurazione degli ambienti indoor viene eseguita per verificare la qualità dell’aria sia in edifici già costruiti che sulle nuove costruzioni. I sistemi di monitoraggio possono essere diversi e dipendono dagli inquinanti da rilevare. Esistono protocolli d’analisi per le emissioni chimiche, per il particolato (polveri sottili), per i cosiddetti inquinanti allergenici e/o microbici (funghi, muffe e batteri), per il gas Radon e per i metalli pesanti (soprattutto nell’acqua potabile). Nell'articolo si approfondiscono quelli che sono i protocolli d'analisi per il monitoraggio della carica micetica, gas Radon e fibre inorganiche.
Contesti analitici
La misurazione degli ambienti indoor, oltre a comprendere (come già descritto in un articolo dedicato) metodi di misurazione indiretti focalizzati sul carico inquinante di origine chimica, sviluppa una serie di possibilità diagnostiche, sempre derivanti dall’utilizzo di metodi differiti, che ampliano il campo d’indagine a fattori di derivazione allergenica, ionizzante e fibrosa.
Il campionamento di muffe, gas Radon e fibre inorganiche, come già dettagliatamente trattato nel mio libro “Progettare l’Aria” edito da Maggioli, rappresenta oggi (assieme all’analisi chimica degli ambienti confinati) una nuova frontiera diagnostica per la determinazione della qualità dell’aria interna e per la valutazione del livello di confort multisensoriale, sia percepito che latente.
Analisi qualità dell'aria: 3 metodi di misurazione indiretti
L'arch. Leopoldo Busa approfondisce in un articolo dedicato il tema dell'analisi della qualità dell'aria spiegando nel dettaglio come si effettuano la misurazioni per l'analisi della qualità dell'aria negli ambienti indoor: campionamento attivo, campionamento passivo e campionamento con Canister.
Misurazione della carica micetica in ambiente confinato
Il monitoraggio viene eseguito effettuando controlli dell’aria e/o delle superfici indoor; in entrambi i casi tutte le spore fungine, siano esse aerodisperse oppure organizzate in colonie superficiali, vengono raccolte in ambiente e spedite al laboratorio d’analisi in contenitori a temperatura controllata (4 °C).
Il prelievo dalle superfici avviene mediante asportazione diretta di materiale organico mentre lo screening dell’aria avviene con un campionatore tipo SAS (Surface Air System) nel quale una piastra di coltura Petri, contenente terreno gelatinoso fertilizzato (Agar), viene posta in una corrente d’aspirazione con portata d’aria nota. Questo strumento misura la concentrazione dei microrganismi presenti in un preciso momento per un determinato volume d’aria. Una volta in laboratorio, il materiale organico rimosso dalle superfici viene direttamente osservato mentre la piastra Petri, prima di essere analizzata, viene incubata a 37 °C per 48 ore e a 25 °C per altre 24.
Le colonie fungine generate dalle spore coltivate vengono quantificate e, possibilmente, identificate da un micologo. Il livello di contaminazione micetica si esprime come Unità Formanti Colonie (UFC) per m3 d’aria.
Coltivate in piastre Petri a temperatura controllata, le spore fungine si sviluppano in UFC (quantificabili e riconoscibili da un micologo).
Misurazione del gas Radon in ambiente indoor
Il monitoraggio del gas Radon può essere eseguito con una vasta gamma di sistemi analitici utilizzabili a seconda delle situazioni e/o della sensibilità strumentale richiesta. Il metodo più affidabile, preciso e raffinato è rappresentato da un sistema di campionamento differito eseguito con rilevatori passivi a tracce nucleari: dosimetri ambientali costituiti da una camera di diffusione in plastica conduttiva all’interno della quale è posizionato un polimero in resina di derivazione ottica (policarbonato CR-39) sensibile alle radiazioni α.
L’interazione dei radionuclidi con il pacchetto analitico del dosimetro causa una serie di danni strutturali (una pioggia di fori) ai legami chimici del CR-39, formando la cosiddetta «traccia latente». Per rendere visibile tale «impronta» occorre ingrandire il diametro delle lesioni subite dal dosimetro mediante immersione del rilevatore in soluzione d’idrossido di sodio (NaOH); a questo punto è sufficiente passare alla conta delle transazioni nucleari registrate riferendole all’ambiente campionato (Bq/m3).
La misurazione del gas Radon, effettuata con questa metodologia, dev’essere annuale ed avvenire con dosimetri diversi attraverso due distinti periodi d’analisi di 3-6 mesi ciascuno: uno invernale ed uno estivo. La media delle due misurazioni rappresenta la concentrazione di Radon caratteristica dall’ambiente misurato.
Kit per la misurazione del gas Radon con rilevatore passivo a tracce nucleari (CR-39) ancora nella sua busta sigillata.
Campionamento delle fibre inorganiche in ambiente confinato
Il protocollo utilizza come metodologia diagnostica la tecnologia dello Scanning Electron Microscope (SEM) o microscopio a scansione elettronica per la determinazione quali/quantitativa del materiale campionato. Quest’indagine avviene attraverso un prelievo ambientale effettuato con un campionatore portatile a flusso costante dotato di pompa a membrana (o rotativa a palette) che aspira un campione d’aria attraverso un filtro poroso (Ø 20-22 mm); il filtro viene successivamente portato in laboratorio ed osservato con il SEM al fine di rilevare e riconoscere al suo interno diverse tipologie di fibre inorganiche, tra cui ad esempio l’amianto.
Campionatore ambientale di fibre inorganiche dotato di pompa a membrana.
Certificazione di Salubrità Ambientale®
Attraverso specifici sistemi diagnostici, tra cui quelli appena descritti, è possibile dare un fondamento numerico alla conoscenza dell’ambiente costruito e valutare le caratteristiche di un contesto sano per riprodurle attraverso opportuni protocolli d’intervento. Oggi si può classificare la salubrità degli ambienti confinati e gettare le basi sul rivoluzionario principio di “progettazione della prevenzione ambientale” nato per aiutare l’uomo ad allungare la propria aspettativa di vita e, soprattutto, ad accrescerne la qualità.
La Certificazione di Salubrità Ambientale® rappresenta un idoneo corpo di attività sinergiche capace di offrire possibilità di scelte consapevoli sulla base di specifici dati bibliografici, empirici e sperimentali. Essa si costituisce attraverso la stretta connessione di diversi ambiti operativi, ovvero ricerca, misurazione, analisi, progettazione ed intervento.
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