RAPPORTO EITO 2012: PIATTA L’EUROPA (+1%) IN CRESCITA IL RESTO DEL MONDO (+5.1%)
SITUAZIONE ITALIANA A TINTE FOSCHE (-1,8%):
TLC: CRESCONO SIGNIFICATIVAMENTE GLI SMARTPHONES E DATI MOBILI
IT: IN NETTO CALO LA DOMANDA DI COMPUTER
CONSUMER ELECTRONICS: MERCATO ANCORA IN SOFFERENZA
Il 26 luglio 2012 ANITEC (Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo) presenta a Milano l’ “ICT Market Report 2012/13”, il rapporto curato da EITO (European Information Technology Observatory) sullo stato dell’arte del mercato Europeo ed Italiano dell’ICT.
La prima evidenza del rapporto è che il mercato ICT Europeo riflette lo stato di crisi che attraversa tutta l’Europa continentale. Nonostante ciò, secondo le stime di chiusura 2012 prospettate da EITO, l’Europa rimarrà il secondo mercato mondiale con il 24,1% dietro agli USA (26,6%); rilevanti le quote dei Paesi BRIC (17,9%) e del Giappone (8,6%).
Per il settore IT le previsioni del mercato dell’Europa a 25 vedono per il 2012 un modesto +1,2% a fronte di una crescita mondiale del 5,1%. Più fosca la situazione italiana che secondo EITO sarà caratterizzato da un mercato ancora in declino, con un valore complessivo di 25,1miliardi di euro, inferiore sia rispetto al 2011 (-1,8%, 25,5 miliardi) sia al 2010 (26,6miliardi di euro). Nello specifico dei settori, sono in calo i servizi IT -1,9%, il software -0,9% e l’hardware -2,0%. In declino anche la domanda di PC con un -11,3% rispetto al 2011 per un valore totale di 4,8 milioni di pezzi venduti. In termini percentuali invece i notebook totalizzano il 57% del mercato, i desktop il 28% ed i netbook il 15% (sono esclusi i tablet PC).
Nel settore degli apparati e servizi per telecomunicazioni, secondo i dati EITO, il mercato europeo, dopo un 2011 in calo, farà registrare una crescita dell’1,2%, determinata principalmente dai buoni risultati dei servizi su linee dati e dai terminali mobili.
Nello stesso settore l’Italia farà registrare un leggerissimo incremento (+1%); dalla ricerca EITO emerge come siano gli smartphone ed il traffico dati l’unico segmento in salute del mercato TLC italiano che nel totale vale nel 2012 35,2 miliardi di euro (+1% rispetto al 2011). Gli apparati sono infatti in crescita del 13,2% in ragione del forte incremento del segmento smartphone (che con 24.4 milioni di pezzi venduti rappresenteranno il 36% di tutti i terminali mobili) che compensa l’andamento negativo degli altri segmenti. Gli accessi internet e i servizi dati registrano un +3,7% mentre calano (-4,3%) i servizi voce.
Nel settore consumer audio/video/entertainment il mercato continuerà a soffrire anche nel 2012 con un complessivo -13,8% rispetto al 2011. Queste alcune delle previsioni EITO: TV -18,3%, lettori Blu Ray +48,1% e fotocamere digitali a -4,9%.
"Nel 2012 il mercato mondiale dell'ICT mostra segni positivi di crescita, trainato dalla Cina e dagli altri Paesi BRIC e guidato dalla straordinaria diffusione degli smartphones e tablets e dallo sviluppo del cloud computing. Ai segnali di crescita del mercato ICT europeo si contrappone la persistente criticità del mercato italiano. Il nostro gap strutturale nell'informatica è quasi uno spread ed è documentato anche dal basso rapporto degli investimenti IT su PIL pari all'1.8% contro il 3.4% della Germania. Le azioni previste dall'agenda digitale italiana devono accelerare il superamento di questo divario che ha pesanti effetti negativi sulla produttività e competitività del nostro paese." ha dichiarato Bruno Lamborghini, presidente dell'Advisory Board di EITO e vicepresidente di AICA.
Secondo Cristiano Radaelli, presidente di ANITEC, “è impensabile che il mercato dei prodotti ICT esuli dalla sofferenza di una recessione generale e di vastissima scala. Da sottolineare la controtendenza non solo italiana del segmento degli smartphone. Ci si domanda peraltro se le potenzialità di questi dispositivi mobili di ultima generazione vengano sfruttate appieno. La sensazione è che l’acquisto sia più motivato dalla tendenza che non dal bisogno di utilizzare le capacità del dispositivo. Ecco dunque la necessità di definire al più presto una strategia di medio – lungo termine che porti davvero a un incremento della domanda dei servizi digitali su larga scala e che possa sostenere gli investimenti necessari a garantire la fruibilità e la qualità di questi servizi. Il raddoppio della velocità di connessione internet equivale ad un aumento del PIL dello 0,3%. La piena attuazione di una rivoluzione digitale può tradursi in 45 miliardi di euro di valore aggiunto e in un aumento della produttività diretta per le imprese del 5-10% di valore aggiunto per addetto. Puntare sull'economia digitale può portare fino a 43miliardi di euro di minore spesa pubblica e 13miliardi di maggiori entrate. L'utilizzo di internet infine può portare risparmi di circa 2000 euro annui a famiglia” (fonte Confindustria Digitale, ndr.).
Il rapporto EITO analizza in modo dettagliato 34 Paesi ed è realizzato in collaborazione con le maggiori Associazioni ICT europee, la Commissione Europea e OECD. Le società di ricerca partner sono IDC e GfK, mentre il partner industriale italiano è ANITEC.
Anitec - L'Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo, aderente a Confindustria e socio fondatore della Federazione Confindustria Digitale, è l'organismo di categoria che riunisce le imprese operanti in Italia fornitrici di prodotti e servizi connessi alle tecnologie delle Telecomunicazioni, dell'Informatica, dell'Elettronica di Consumo, degli Apparati per Impianti d'Antenna e degli Apparecchi Misuratori Fiscali.