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Bonus donne e Over 50: requisiti, modalità, incentivi

Il Bonus donne e Over 50, ancora valido nel 2018, è un incentivo all’assunzione che permette di dimezzare i contributi Inps e Inail per chi assume donne e over 50 disoccupati

Il Bonus donne e Over 50, ancora valido nel 2018, è un incentivo all’assunzione che permette di dimezzare i contributi Inps e Inail per chi assume donne e over 50 disoccupati

Istituito dalla legge di Riforma del mercato del lavoro nel 2012, il Bonus donne e Over 50 è uno dei pochi incentivi non “a numero chiuso”, cioè per il quale non ci sono liste di attesa dovute alle limitate risorse disponibili.

Come funziona
Si tratta di uno sgravio del 50% dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali a carico del datore di lavoro. Chi assume donne e Over 50, insomma, riduce della metà i contributi e i premi da pagare all’Inps e all’Inail, consentendo anche la riduzione diretta dell’aliquota contributiva (si deve pagare una percentuale più bassa a titolo di contributi e premi).

Durata
Il Bonus donne e oOver 50 può durare al massimo 12 mesi per i contratti a termine, e 18 mesi per i contratti a tempo indeterminato o per la trasformazione di un contratto da tempo determinato a indeterminato.

Requisiti
Lo sgravio contributivo spetta se si assumono:

  • uomini o donne con almeno 50 anni di età e disoccupati da oltre 12 mesi;
  • donne di ogni età, residenti in aree svantaggiate e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di ogni età, a prescindere dalla residenza, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi;
  • donne di ogni età, a prescindere dalla residenza, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, se la professione svolta, o il settore economico di appartenenza, sono caratterizzati da accentuata disparità occupazionale e di genere.

I settori e le professioni ‘discriminate’
Tra i settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna, che supera almeno del 25% il valore medio annuo, in relazione alla media annua del 2016, segnaliamo:

  • costruzioni;
  • industria energetica;
  • industria manifatturiera;
  • servizi generali della Pa.

Tra le professioni, invece, segnaliamo:

  • artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche;
  • professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione;
  • ingegneri, architetti e professioni assimilate.