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Calcestruzzi leggeri confezionati con polistirene espanso

Calcestruzzi leggeri confezionati con polistirene espanso. Caratteristiche e destinazioni d’uso.

La crescente richiesta da parte dei normatori, dei prescrittori e degli utenti finali di prodotti aventi caratteristiche e prestazioni certe e ripetibili, ha fatto sì che il tema dei calcestruzzi “leggeri” abbia assunto un ruolo di assoluto protagonista, dacchè sia stato lungamente, purtroppo, trascurato e non attentamente valutato nel campo edile.
In questo ambito (calcestruzzi leggeri) per troppo tempo si sono confusi tra loro prodotti che, in realtà, erano assolutamente difformi in termini di prestazioni, caratteristiche di impiego, garanzia, durabilità, ecc.
Insomma, il calcestruzzo leggero veniva visto come un prodotto di serie “B” che doveva servire a “riempire volumi con un prodotto più leggero del cls tradizionale e più economico”: nulla di più sbagliato!!!
Come detto in apertura, ora la tendenza del mercato è completamente cambiata. Pertanto gli operatori del settore devono obbligatoriamente conoscere le caratteristiche di questi materiali, al fine di fornire risposte affidabili e competenti.
 
A cosa serve un calcestruzzo leggero?
La domanda può apparire banale, ma è invece necessaria se vogliamo;
·         inquadrare un corretto utilizzo di questi prodotti;
·         trovare soddisfatte le aspettative in ordine di prestazioni;
·         valutarne correttamente le caratteristiche tecniche e le modalità di impego/utilizzo.
 
Pertanto, ferma restando la ulteriore differenziazione derivante dalla natura dei vari aggregati virtuali/leggeri (che vedremo più avanti), possiamo, sia pur sinteticamente, definire per i cls leggeri campi di impiego ed aspettative di prestazioni come segue:
 
·   Livellamenti, riempimenti, ecc. a bassa massa volumica, per non creare inutili, quando non addirittura dannosi, sovraccarichi alle strutture portanti. Questa caratteristica porta ad economie nella realizzazione delle strutture e conferisce vantaggi sostanziali in ambito antisismico.
·         Formazioni di pendenze.
·        Stratificazioni atte a realizzare isolamento termico, o contribuire a realizzarlo.
·       Piani di posa per materiali resilienti destinati all’isolamento acustico al calpestio interpiano (massetti galleggianti) – vedi anche quanto previsto dalla recente UNI 15516-. Attenzione: nonostante quanto si riscontra molte volte su bibliografie e documentazioni varie, è bene sapere che i cls leggeri, quando utilizzati come strati su solaio, non possono essere considerati, essi stessi, come isolanti acustici al calpestio. Questa prestazione non gli appartiene nel modo più assoluto, in quanto una delle caratteristiche che contribuisce all’abbattimento del rumore da calpestio, è il peso specifico delle strutture/materiali: più è alto e più il sistema è efficiente….pertanto un prodotto “leggero” non è sicuramente “prestante” in questa funzione.
·     Piani di posa per sistemi di riscaldamento radiante, con , in relazione della tipologia del cls leggero, anche funzione di strato isolante termico all’intradosso del sistema stesso.
·         Piani di posa per sistemi di impermeabilizzazione in copertura.
·         Strato di separazione di strutture dal controterra.
·         Riempimento generico di volumi, intercapedini, cavità, ecc.
·         Rincalzo di impiantistiche/tubazioni posate in trincea nel terreno.
 
Ribadiamo che l’idoneità a svolgere le funzioni sopra indicate è in funzione della tipologia di cls che si andrà a confezionare. Nel caso specifico del cls leggeri confezionati con perle o granuli di polistirene espanso vi rimandiamo a quanto dettagliato nel paragrafo “L’utilizzo di polistirene espanso (EPS) nel confezionamento di cls leggeri: qualità, modalità, caratteristiche e destinazioni d’uso”.
 
L’universo dei calcestruzzi leggeri
Prima di entrare nel dettaglio dei calcestruzzi leggeri confezionati con polistirene espanso, è fondamentale schematizzare le varie tipologie di calcestruzzi leggeri (o alleggeriti) che vengono offerti, al fine di poterne valutare, alla luce dei loro componenti e modalità di preparazione, quali risultati ci possiamo attendere da ognuno.
Ai fini di questa sintetica presentazione, la differenziazione verterà sui vari tipi di aggregati (pesanti e/o virtuali) impiegati nel confezionamento, considerando comune l’utilizzo di legante idraulico dello steso tipo (..anche se poi, ovviamente, anche il tipo e la qualità del legante diventa una variabile sostanziale per la definizioni delle prestazioni finali dei nostri calcestruzzi).
Altra doverosa considerazione è che per ottenere un “alleggerimento” rispetto ad un cls tradizionale, la via obbligata è quella di sostituire, totalmente od in parte, gli aggregati (sabbia, ghiaia, ecc) con aggregati aventi un peso specifico inferiore (quindi “contenitori” di aria) o di inserire aria libera nell’impasto al fine di occupare volume senza peso.

Per quanto sopra i cls leggeri non sono destinati al ruolo “strutturale” (fatto salvo gli impieghi di cls a base di determinati inerti minerali che possono essere impiegati quali getti “collaborativi di alleggerimento”). 

Tipologie di aggregati leggeri/virtuali per il confezionamento di cls leggeri
Aggregato
Caratteristiche principali di massima
Minerali espansi “pesanti” >
argilla espansa, pomice, ecc.
·         Difficilmente permettono il confezionamento di cls con massa volumica in opera al di sotto di 600 kg/Mc.
·         Non permettono il confezionamento di cls con valori di conducibilità termica particolarmente significativi (
·         Utilizzabili per getti collaboranti.
·         Non miscelabili con impasti cellulari.
·         Impastabili e pompabili unicamente con attrezzature per cls “pesanti”
Minerali espansi “leggeri” >
perlite, vermiculite, ecc.
·         Permettono il confezionamento di cls con massa volumica in opera al di sotto di 600 kg/Mc., ma comunque non inferiore a 350 kg/Mc.
·         Non utilizzabili per getti collaboranti.
·         Non miscelabili con impasti cellulari.
·         Impastabili e pompabili anche con attrezzature per cls leggeri (statore / polmone) = maggiore resa oraria e minore investimento per attrezzature.
Additivi cellulari > calcestruzzi cellulari
NB: in questo caso non si tratta di alleggerimento ottenuto con l’immissione nell’impasto di aggregati leggeri, bensì di inserimento di “aria libera” (attraverso la miscelazione con schiume) nella pasta cementizia stessa.
·         Non permettono la determinazione preventiva di quelle che saranno le caratteristiche in opera dei cls ottenuti (massa volumica, conducibilità termica, ecc), in quanto i valori sono variabili in funzione della distanza e della prevalenza del piano di posa dalla stazione di impasto e pompaggio (all’aumentare della distanza e della prevalenza, l’impasto subisce una maggiore “compressione/costipazione” con conseguente perdita dell’ “aria libera” inserita in fase di confezionamento).
·         Presentano evidenti e sostanziali cali di volume tra quanto impastato e quanto arriva sul piano di posa (vedi punto precedente) , oltre a sostanziali variazioni dimensionali in fase di presa (calo degli spessori).
·         Sono inadatti a formare pendenze, in quanto, per la loro natura (si presentano con consistenza altamente liquida), hanno una spiccata tendenza “autolivellante”.
·         Non sono indicati alla formazione di piani di posa per la stesura di materassini acustici (vedi: “instabilità dimensionale” in fase di presa e nel tempo.
·         Alcuni additivi cellulari possono risultare aggressivi per impiantistiche metalliche (verificarne sempre le caratteristiche preventivamente)
Perle e granuli di polistirene espanso (EPS):
Al di là degli approfondimenti esposti nel successivo paragrafo, in via generale si può affermare:
·         Possono permettere il confezionamento di cls con massa volumica in opera al di sotto di 600 kg/Mc.
·         Non utilizzabili per getti collaboranti.
·         Miscelabili con impasti cellulari.
·         Impastabili e pompabili anche con attrezzature per cls leggeri (statore / polmone) = maggiore resa oraria e minore investimento per attrezzature.

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