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Cantieri edili al tempo del COVID-19: finalmente "riscoperti" i costi della sicurezza

Uno degli effetti della pandemia è stata la “riscoperta” della corretta applicazione della stima dei costi che unitamente all’emanazione di protocolli legislativi specifici ha di fatto permesso di introdurre strumenti di controllo e verifica puntuali sugli interventi di contenimento del Covid-19 nei cantieri temporanei e mobili.

La crisi economica, sorta in conseguenza a quella sanitaria a causa della diffusione del virus Covid-19, ha avuto drammatiche ricadute in tutti i settori del mondo lavorativo.

La “riscoperta” della corretta applicazione della stima dei costi unitamente all’emanazione di protocolli legislativi specifici ha di fatto permesso di introdurre strumenti di controllo e verifica puntuali sugli interventi di contenimento del Covid-19 nei cantieri temporanei e mobili.


La dura sfida per l’aggiornamento dei costi della sicurezza per Covid_19

La predisposizione dell’aggiornamento del computo metrico estimativo della sicurezza Covid_19 ovvero della stima dei costi connessi al relativo Piano di Sicurezza e Coordinamento (P.S.C.) nella forma di addendum od integrazione, ha rappresentato una delle principali problematiche nella gestione dei cantieri edili durante l’emergenza pandemica tanto per i Coordinatori della Sicurezza in fase di Progettazione (C.S.P.) e di Esecuzione (C.S.E.) quanto per i Datori di Lavoro ed i Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) delle imprese esecutrici nonché per tutte le figure deputate, a vario titolo, alla gestione ed al controllo della sicurezza nei cantieri.

L’incremento dei costi generali insorti a causa della diffusione del virus, che le imprese si sono ritrovate a dover sostenere senza una iniziale certezza di ristoro anche per l’applicazione delle specifiche misure di sicurezza, nel rispetto dei Protocolli attuativi di contenimento del Covid_19 ed a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, ha fatto emergere la confusione che da sempre regna nell’identificare e successivamente quantificare i costi della sicurezza, non ultimi quelli correlati al virus in questione.

Tale situazione, nel contesto emergenziale in cui ci siamo ritrovati, ha rischiato di amplificare le conseguenze di quel contorto meccanismo imperante negli appalti legato alla logica del massimo ribasso che, specialmente in ambito privato, incentiva di fatto i Datori di Lavoro delle imprese esecutrici a risparmiare sulla sicurezza ovvero a confondere, spesso con dolo, il riconoscimento dei costi della sicurezza (giacché non soggetti a ribasso) con l’effettivo utile d’impresa, con risultati spesso drammatici come si evince dalle cronache degli ultimi tempi.

 

aggiornamento dei costi per la sicurezza nei cantieri edili

 

L’annoso dilemma: costi od oneri per la sicurezza?

Per quanto sopra, al fine di non ingenerare ulteriore caos in una situazione economica già molto complessa a livello cantieristico, è stato necessario rivedere e richiamare con forza i concetti di ‘costi della sicurezza’ ed ‘oneri aziendali per la sicurezza’ analizzandone le differenze e richiedendo agli esperti di settore (CSP/CSE, RSPP e consulenti in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro) di applicare il dettame legislativo in materia di costi e non scostarsi dallo stesso nella quantificazione e nel riconoscimento delle spese correlate alla gestione del Covid_19.

La principale differenza risiede nella definizione stessa delle due voci: da normativa, ai sensi dell’allegato XV punto 4.1.1 del D. Lgs. 81/08, per costi della sicurezza si intendono tutti gli importi da quantificare analiticamente e nel dettaglio, strettamente legati alle misure preventive e protettive definite dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione all’interno del Piano di Sicurezza e Coordinamento (ovvero dal Responsabile Lavori nel caso non risulti obbligatoria la nomina del C.S.P./C.S.E.) finalizzate alla minimizzazione dei rischi interferenziali; per oneri aziendali della sicurezza, invece, non sussiste alcuna determinazione normativa ma si intendono quegli importi sostenuti da ciascun Datore di Lavoro afferenti all’esercizio dell’attività svolta e dovuti esclusivamente alle misure per la gestione del rischio d’impresa e alle misure operative gestionali (negli appalti pubblici sono contenuti nei prezzi unitari dei lavori inclusi nelle spese generali ma che vanno separati da questo per non subire il ribasso d’asta).

L’impegno introdotto nel periodo pandemico da tutte le parti interessate, tecnici da un lato e funzione legislativa (per mezzo dei provvedimenti emanati) dall’altro, volto alla “riscoperta” di tali concetti, ha comportato una rivalutazione degli importi finalizzati all’individuazione legittima di cosa e quanto riconoscere ai diversi operatori economici privati in termini di costi per la sicurezza.

 

costi od oneri per la sicurezza?

 

La sinergia tra buona tecnica e normativa

Un sostegno importante è infatti pervenuto dal “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid_19 nei cantieri”, all.13 del D.P.C.M. del 17 maggio 2020, che ha rappresentato una vera e propria linea di indirizzo per la predisposizione dei P.S.C. e P.O.S. (Piani Operativi di Sicurezza) di cantiere e ha permesso di razionalizzare le misure anti-covid da predisporre in cantiere e rendere, di conseguenza, più agevoli i controlli e le verifiche nei confronti delle imprese, costringendo di fatto ad applicare le prescrizioni di sicurezza anche i Datori di Lavoro meno sensibili all’argomento.

Inoltre, l’emanazione di nuovi elenchi prezzi, pervenuti da diverse Regioni, congiuntamente alla corretta applicazione della stima dei costi che in conformità al p.to 4.1.3 dell’allegato XV del D. Lgs. 81/08 deve “essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente”, ha generato strumenti utili da attuare per il controllo puntuale delle spese effettivamente sostenute dalle imprese, al fine di contrastare il contagio da Covid_19 nei luoghi di lavoro.

Il tutto ha decisamente semplificato anche il processo di controllo e tracciabilità delle spese sostenute dalle imprese esecutrici che, a valle dell’applicazione in campo operativo delle misure di sicurezza anticontagio, hanno potuto dimostrare anche in ambito economico/ finanziario lo sforzo fatto; d’altro canto anche le Imprese Affidatarie ed i Committenti, attraverso i loro rispettivi ispettori, hanno potuto gestire e controllare con più efficacia l’adozione delle misure volte alla riduzione del rischio di contagio da Covid_19, in ambito cantieristico.

 

Un guadagno per tutti 

Concludendo, è certo che l’epidemia ha rappresentato una situazione di emergenza sanitaria ed economica globale che ha portato, in tutti i settori, ad un incremento dei costi generali e di sicurezza ma la strada imboccata volta all’individuazione di strumenti di verifica e controllo chiari ed uniformi, ha sicuramente permesso di limitare al necessario le spese correlate alle misure di contrasto al Covid_19 nei cantieri temporanei e mobili.

L’auspicio è uscire dall’emergenza pandemica quanto prima ma con la consapevolezza di poter ereditare da questa esperienza la corretta ed onesta applicazione, anche in condizioni ordinarie, di quegli strumenti che ad oggi sono stati dati troppe volte per “scontato”.