CERTIFICATI BIANCHI: ENEA consuntiva sette anni di attività sui titoli di efficienza energetica
CERTIFICATI BIANCHI ENEA consuntiva sette anni di attività sui titoli di efficienza energetica Nel corso del convegno “Certificati bianchi. Bilanci e proposte a sette anni dall’avvio”, che si è tenuto oggi all’ENEA, sono stati presentati i risultati ottenuti a conclusione del primo ciclo del meccanismo di incentivazione, relativo al periodo 2005-2012. In questi sette anni, l’ENEA ha valutato proposte che hanno complessivamente ottenuto 17,04 milioni di titoli di efficienza energetica, corrispondenti a circa 1,7 miliardi di euro. Per realizzare un simile risultato l’ENEA si è dovuta dotare di un’organizzazione interna in cui lavorano circa 40 persone, con uno specifico sistema informativo per la gestione delle proposte. Tali attività sono state condotte nell’ambito di una convenzione con l’autorità per l’energia elettrica e il gas. Nel corso del convegno sono state inoltre illustrate le principali novità introdotte dal decreto di rinnovo del meccanismo dei certificati bianchi, in corso di emanazione, oltre all’avvio di un dibattito con gli operatori finalizzato all’individuazione degli snodi procedurali su cui intervenire per rendere il meccanismo sempre più efficace e tempestivo nel riconoscimento dei titoli. L'Italia è stata la prima nazione al mondo ad avere applicato il meccanismo dei Certificati Bianchi, un sistema alquanto complesso che produce un aumento di efficienza negli usi finali di energia imponendo obiettivi di risparmio energetico ai grandi distributori di elettricità e gas. Sono proprio questi, che per dimostrare il raggiungimento dei propri obiettivi, devono entrare in possesso di un determinato numero di titoli di efficienza, i cosiddetti certificati bianchi, a cui possono accedere grazie a contrattazioni bilaterali con società di servizi energetici, che hanno ottenuto i titoli grazie alla realizzazione di interventi di risparmio energetico, oppure accedendo ad un apposito mercato gestito dal GME. L’ENEA sarà direttamente coinvolta nella rielaborazione delle regole per l’accesso al meccanismo nel prossimo ciclo 2013-2016. Considerata la mole di attività finora svolta, le competenze acquisite, la rete di contatti ormai consolidati sia con i grandi distributori che con le società di servizi energetici, l’ENEA si vedrà attribuire ulteriori incarichi oltre alle normale attività istruttoria, quali l’esecuzione delle verifiche ispettive, campagne formative-informative di sensibilizzazione e promozione dello strumento, elaborazione di guide settoriali, il coinvolgimento nella fase istruttoria dei grandi progetti (interventi di grande respiro che fanno risparmiare più di 30.000 tep all’anno), predisposizione di una banca dati sugli interventi da rendere disponibile online. Dal processo di rielaborazione delle nuove regole ci si aspetta un potenziamento del meccanismo di incentivazione coerentemente con la centralità che l’efficienza energetica riveste per la Strategia Energetica Nazionale, come strumento più idoneo per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici europei al 2020 e per il rilancio dell’economia italiana. I Certificati Bianchi sono ritenuti infatti indispensabili per la programmazione energetica nazionale e costituiscono il principale strumento con cui le imprese possono finanziare - in tutto o in parte - gli interventi “che fanno risparmiare energia”. Roma, 20 Dicembre 2012
CERTIFICATI BIANCHI: ENEA consuntiva sette anni di attività sui titoli di efficienza energetica
[FONTE: http://www.enea.it/it/enea_informa/news/certificati-bianchi]
Nel corso del convegno “Certificati bianchi. Bilanci e proposte a sette anni dall’avvio”, che si è tenuto oggi (20/12/2012) all’ENEA, sono stati presentati i risultati ottenuti a conclusione del primo ciclo del meccanismo di incentivazione, relativo al periodo 2005-2012.
In questi sette anni, l’ENEA ha valutato proposte che hanno complessivamente ottenuto 17,04 milioni di titoli di efficienza energetica, corrispondenti a circa 1,7 miliardi di euro.
Per realizzare un simile risultato l’ENEA si è dovuta dotare di un’organizzazione interna in cui lavorano circa 40 persone, con uno specifico sistema informativo per la gestione delle proposte. Tali attività sono state condotte nell’ambito di una convenzione con l’autorità per l’energia elettrica e il gas.
Nel corso del convegno sono state inoltre illustrate le principali novità introdotte dal decreto di rinnovo del meccanismo dei certificati bianchi, in corso di emanazione, oltre all’avvio di un dibattito con gli operatori finalizzato all’individuazione degli snodi procedurali su cui intervenire per rendere il meccanismo sempre più efficace e tempestivo nel riconoscimento dei titoli.
L'Italia è stata la prima nazione al mondo ad avere applicato il meccanismo dei Certificati Bianchi, un sistema alquanto complesso che produce un aumento di efficienza negli usi finali di energia imponendo obiettivi di risparmio energetico ai grandi distributori di elettricità e gas. Sono proprio questi, che per dimostrare il raggiungimento dei propri obiettivi, devono entrare in possesso di un determinato numero di titoli di efficienza, i cosiddetti certificati bianchi, a cui possono accedere grazie a contrattazioni bilaterali con società di servizi energetici, che hanno ottenuto i titoli grazie alla realizzazione di interventi di risparmio energetico, oppure accedendo ad un apposito mercato gestito dal GME.
L’ENEA sarà direttamente coinvolta nella rielaborazione delle regole per l’accesso al meccanismo nel prossimo ciclo 2013-2016. Considerata la mole di attività finora svolta, le competenze acquisite, la rete di contatti ormai consolidati sia con i grandi distributori che con le società di servizi energetici, l’ENEA si vedrà attribuire ulteriori incarichi oltre alle normale attività istruttoria, quali l’esecuzione delle verifiche ispettive, campagne formative-informative di sensibilizzazione e promozione dello strumento, elaborazione di guide settoriali, il coinvolgimento nella fase istruttoria dei grandi progetti (interventi di grande respiro che fanno risparmiare più di 30.000 tep all’anno), predisposizione di una banca dati sugli interventi da rendere disponibile online.
Dal processo di rielaborazione delle nuove regole ci si aspetta un potenziamento del meccanismo di incentivazione coerentemente con la centralità che l’efficienza energetica riveste per la Strategia Energetica Nazionale, come strumento più idoneo per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei consumi energetici europei al 2020 e per il rilancio dell’economia italiana.
I Certificati Bianchi sono ritenuti infatti indispensabili per la programmazione energetica nazionale e costituiscono il principale strumento con cui le imprese possono finanziare - in tutto o in parte - gli interventi “che fanno risparmiare energia”.
Roma, 20 Dicembre 2012