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Congiunturale ANCE sulle Costruzioni: nel 2017 ripresa dello 0.8%

L'Associazione dei Costruttori prevede per il 2017 un aumento dello 0,8% degli investimenti in costruzioni, grazie anche alle misure della Legge di Bilancio. Per ANCE il 2016 è stato l'anno "delle occasioni mancate"

Se il 2016 è stato l'anno delle occasioni mancate, il 2017 sarà quello della (lieve) ripresa degli investimenti. Lo prevede l'Osservatorio Congiunturale ANCE di Gennaio 2017, pubblicato dall'Associazione dei Costruttori e dentro il quale si specifica a chiare lettere che la leggera ripresa degli investimenti nel settore delle Costruzioni (+ 0.8%) sarà sostenuta dall’utilizzo del Fondo investimenti e sviluppo infrastrutturale (focus su Casa Italia) nonchè dalla ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici del Centro Italia.

Su Ingenio sono disponibili il documento integrale sull'Osservatorio e le slide riepilogative, sempre a cura di ANCE.

Inoltre, il cambio di segno degli investimenti in costruzioni sarà, soprattutto, determinato da quanto previsto nella Legge di Bilancio 2017, che dà grande attenzione all’edilizia con misure relative al rilancio degli investimenti infrastrutturali e al rafforzamento degli incentivi fiscali esistenti, in particolare, per gli interventi di messa in sicurezza sismica e di efficientamento energetico. Per raggiungere l’obiettivo di ripresa del settore, però, secondo ANCHE è fondamentale assicurare la rapida attuazione degli interventi previsti e un’attenta gestione delle procedure necessarie.

2016 negativo: le motivazioni
Nonostante la Legge di Stabilità 2016 prevedesse alcune misure giudicate molto positive dal settore (+10% di risorse per le infrastrutture, cancellazione del patto di stabilità per i comuni, clausola di flessibilità Ue per gli investimenti), con conseguente previsione di crescita del 6% reale degli investimenti in opere pubbliche e di tutto il settore dell’1% a fine anno, l’occasione è stata persa perché i comuni non sono riusciti a tradurre gli spazi finanziari in cantieri, la clausola investimenti non ha prodotto investimenti aggiuntivi, e in più si è registrato un “effetto shock negativo dovuto all'entrata in vigore del nuovo Codice appalti”, con bandi di gara calati del 12,6% (in importi) nei primi 11 mesi dell'anno. Il +6% per le opere pubbliche si è dunque trasformato a fine anno, secondo i calcoli Ance, in +0,4%, e il settore è rimasto ancora fermo (+0,3%) anziché crescere dell'1 per cento.

Il futuro passa da Casa Italia...
Il Fondo investimenti e sviluppo infrastrutturale, istituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri, è dotato di 47 miliardi per il periodo 2017-2032 di cui 8,5 miliardi nel triennio 2017-2019. Il fondo finanzierà trasporti, infrastrutture, interventi per la difesa del suolo e gli interventi di messa in sicurezza dal rischio sismico previsti nel piano nazionale Casa Italia.

...e dalla Ricostruzione
Il finanziamento complessivo ammonta a 6 miliardi di euro di cui:

  • 100 milioni di euro per l’anno 2017 e 200 milioni di euro annui dal 2018 al 2047 per la concessione del credito d’imposta, di durata venticinquennale, per la ricostruzione privata. Tale stanziamento sarà in grado di attivare investimenti per la ricostruzione privata pari a circa 4,6 miliardi di euro;
  • 200 milioni di euro per il 2017, 300 per il 2018, 350 per il 2019 e 150 per il 2020 (1 miliardo di euro complessivo) per la ricostruzione pubblica;
  • 300 milioni di euro a valere dei programmi operativi cofinanziati dai Fondi strutturali 2014-2020 delle Regioni colpite dall’evento sismico del 24 agosto 2016.

La corretta attuazione di tutte le misure previste, pertanto, consentirebbe di ottenere 1,7 miliardi di investimenti aggiuntivi nel settore nel 2017 di cui +1,9% in opere pubbliche, +1,4% nel recupero abitativo e +0,3% nel comparto non residenziale. Secondo le previsioni ANCE, quindi, solo il settore delle nuove abitazioni continuerebbe a registrare segno negativo ma il -1,4% previsionale rappresenta una caduta d’intensità comunque inferiore rispetto agli anni precedenti.

Mercato immobiliare
Inoltre, crescono le stime del mercato immobiliare: nei primi nove mesi del 2016 si è registrato un aumento del 20.4% nelle compravendite rispetto al 2015, e su tali basi si stima che il totale delle compravendite in tutto il 2016 sarà pari a 520mila unità, 20 mila in più rispetto a quanto previsto un anno fa. Nel 2017 le transazioni aumenteranno ancora, salendo a 550 mila.

Condizioni per la crescita
Secondo ANCE ci sono alcune condizioni imprescindibili perché si concretizzi la crescita prevista:

  • trasformazione delle risorse in cantieri attraverso il correttivo Appalti e l'attuazione completa della riforma;
  • passagio alla fase attuativa del progetto Casa Italia;
  • realizzazione della rigenerazione urbana;
  • mercato immobiliare: favorire la eco-conversione tramite la proroga della detrazione del 50% dell'Iva pagata sull'acquisto di case in classe energetica A e B per almeno altri tre anni;
  • maggior trasparenza nel rapporto banche - imprese.

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