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Facciata ventilata: come installazione e qualifica professionale migliorano la sostenibilità edilizia

Le facciate ventilate rappresentano un sistema edilizio sostenibile, smontabile e adatto al riuso. Fondamentale la posa in opera qualificata e certificata per garantire le prestazioni richieste da CAM e normativa UNI.

Il valore del riuso in edilizia e la lezione dell’architettura antica

Il concetto di “riuso” ha una grande familiarità per i palazzi romani già dai tempi dell’antichità. Passeggiando per le vie del centro, ammirando qualsiasi villa o tempio costruito molti secoli fa, è molto facile intravedere parti d’opera provenienti da edifici precedenti e riutilizzati. Ornamenti, fregi, ma anche archi e colonne che oggi si trovano in chiese o palazzi dopo aver dato il loro contributo in templi pagani o opere dismesse.

Non possiamo dare lezioni di circolarità ai nostri antichi predecessori, ma anzi possiamo imparare.

Un esempio di circolarità è costituito dalle facciate ventilate, quei sistemi di rivestimento degli edifici in cui l'intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l'aria in essa presente possa fluire per effetto camino, per migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive.

 

Facciata ventilata: elementi costruttivi e vantaggi in ottica di riuso

La facciata ventilata è costituita da tre elementi principali, che sono:

  • la struttura di supporto;
  • il sistema di collegamento della facciata;
  • gli elementi di rivestimento.

Attualmente, la norma UNI di riferimento per le facciate ventilate è la UNI 11018 Facciate ventilate - Parte 1: Caratteristiche prestazionali e terminologia. La norma definisce le caratteristiche prestazionali delle facciate ventilate in termini di sicurezza in uso, resistenza agli agenti atmosferici, isolamento termoacustico e sostenibilità ambientale. Fornisce inoltre la terminologia di base, la descrizione dei componenti, i criteri di computo metrico e le indicazioni progettuali. Si applica sia a edifici nuovi sia esistenti, comprese superfici curve o inclinate compatibili con il sistema di rivestimento. Non è applicabile a pareti con rivestimenti fissati per adesione, a facciate in muratura tradizionale o prive di ventilazione.

 

Perché la facciata ventilata è un elemento costruttivo circolare

Per come è realizzata, la facciata rappresenta un ottimo elemento di circolarità, essendo costituita da elementi che possono essere installati e disinstallati o sostituiti senza che se ne alterino le caratteristiche.

La facciata ventilata è una sorta di vestito che può essere indossato più volte o da più persone, aggiustandolo di volta in volta alle circostanze del contesto e alle prestazioni richieste.

 

UNI/PdR 75: cosa si intende per riuso selettivo in edilizia
Come recita la prassi di riferimento UNI/PdR 75, Decostruzione selettiva - Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in un’ottica di economia circolare, il riuso consiste in un’azione con cui si dà un nuovo uso ad un componente edilizio precedentemente impiegato in una costruzione o proveniente da altra fonte. Il componente può essere costituito da un singolo elemento (es. un mattone, una lastra in pietra, un perno ligneo) o da più elementi di diversi materiali (es. una porta con ferramenta metallica, pannelli compositi per pareti, fondazioni prefabbricate in cemento armato). …. Consente una maggiore valorizzazione tecnica, economica ed ambientale dell’elemento recuperato rispetto ad un’azione di riciclo.

 

Installatori qualificati di facciate ventilate: competenze, formazione e certificazioni UNI 

È il lavoro dell’installatore delle facciate ventilate, ovvero della figura professionale che, sulla base delle indicazioni fornite dal progettista, svolge le operazioni per la messa in opera del prodotto.

Cosa si intente con il termine "posa in opera"? In edilizia il termine fa riferimento al processo di installazione e fissaggio di componenti ed elementi costruttivi di un edificio. È un’operazione che richiede capacità, tecnica e qualità, per assicurare che tutti i componenti siano installati correttamente secondo gli standard di progettazione.

 

Posa di qualità è un lavoro eseguito "a regola d'arte"

Una posa di qualità è un lavoro eseguito “a regola d’arte”, ma proprio il cantiere è il contesto in cui si trovano molte criticità e ostacoli alla realizzazione di un’opera “a regola d’arte”: imprevisti, aggiustamenti in corso d’opera, eventuali carenze progettuali, mancanza di personale formato e specializzato rendono il passaggio dal progetto alla realizzazione un momento delicato e che richiede la stretta vigilanza del Direttore lavori.

In sinergia con la competenza del Direttore Lavori è sempre più importante avvalersi di posatori professionisti qualificati, esperti nella posa dei prodotti da costruzione e/o tecnologie costruttive da installare.

 

Verifica delle capacità tecnica degli installatori

La capacità tecnica degli installatori può essere verificata a fronte di una normativa o un disciplinare che ne regolamenta i requisiti in termini di conoscenza, abilità e responsabilità.

I requisiti di conoscenza costituiscono l’insieme delle nozioni che l’installatore deve possedere per un efficace esercizio della sua professione. Tali nozioni sono normalmente acquisite attraverso la formazione, anche informale, a cui ha preso parte.

L’abilità è il frutto dell’esperienza che il professionista ha maturato nel corso della propria attività professionale.

 

Certificazioni che attestano la specializzazione dell’installatore

La Legge 4 del 14 gennaio 2013 contiene la regolamentazione delle professioni non riconosciute, cioè quelle senza albo e non ordinistiche. La legge 4/2013, agli articoli 6 e 9, prevede la possibilità per il singolo professionista, iscritto o meno a un’associazione, di ottenere da un organismo accreditato, la certificazione di conformità a una “norma tecnica” relativa all’esercizio della professione. Tali norme, di carattere volontario, vengono elaborate dall’UNI Ente Italiano di Normazione.

Quando non è disponibile la norma tecnica di riferimento esiste la possibilità per il professionista di acquisire un certificato di conformità rilasciato da organismo di certificazione accreditato secondo la UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012 a fronte di uno schema proprietario sempre di carattere volontario.

Queste certificazioni comprovanti la specializzazione dell’operatore sono sempre più richieste dal mercato e dal contesto legislativo e normativo in cui ci troviamo ad operare, che ricerca il rispetto e la garanzia delle prestazioni dichiarate da un materiale, un prodotto e/o un sistema costruttivo anche in opera una volta posato.

Il Decreto 23 giugno 2022, noto come CAM in edilizia, è un insieme di criteri, prescrizioni ambientali, la cui applicazione è obbligatoria nei lavori pubblici di qualsiasi entità e dimensione e tra i criteri premianti prevede esattamente il criterio 3.2.6 Capacità tecnica dei posatori.

Capacità tecnica dei posatori: il criterio premiante CAM Edilizia
Di seguito quanto riportato al criterio "3.2.6 Capacità tecnica dei posatori" del DM 23 giugno 2022 n. 256, o CAM Edilizia.

"È attribuito un punteggio premiante all’operatore economico che si avvale di posatori professionisti, esperti nella posa dei materiali da installare. Verifica Presentazione dei profili curriculari dei posatori professionisti incaricati per la posa da cui risulti la loro partecipazione ad almeno un corso di specializzazione tenuto da un organismo accreditato dalla Regione di riferimento per Formazione Superiore, Continua e Permanente, Apprendistato o, in alternativa, un certificato di conformità alle norme tecniche UNI in quanto applicabili rilasciato da Organismi di Certificazione, o Enti titolati, sulla base di quanto previsto dal decreto legislativo 16 gennaio 2013 n. 13, in possesso dell'accreditamento secondo la norma internazionale UNI CEI EN ISO/IEC 17024, da parte dell'Organismo Nazionale Italiano di Accreditamento. Tale specializzazione è comprovata dal relativo certificato di conformità alla norma tecnica UNI definita per la singola professione, secondo quanto previsto dalla legge 14 gennaio 2013, n. 4, nominale e specifico per il materiale o l'elemento tecnologico che dovrà essere posato. La documentazione comprovante la formazione specifica o la conformità alla norma tecnica UNI sarà rilasciata e dovrà essere fornita per tutti i nominativi che prenderanno parte alla posa dei prodotti da costruzione in cantiere."


 

Schema volontario di certificazione per posatori qualificati di facciate ventilate | Evento di presentazione

Mercoledì 25 giugno 2025, alle ore 17.00, si terrà a Milano un evento di presentazione dedicato a un nuovo schema volontario di certificazione per posatori qualificati di facciate ventilate. L'evento sarà ospitato presso ICG GALLERY MILANO (Via Santa Margherita, 4 - 20121 Milano) ed è organizzato dall'azienda Granitech

La posa di una facciata ventilata con rivestimento in gres porcellanato anche di grandi dimensioni, oltre a basarsi su una progettazione condotta da professionisti abilitati, richiede l’impiego di una manodopera altamente qualificata, in cui gli installatori devono attenersi a precise disposizioni e accorgimenti di posa ed a tutte le indicazioni che fossero evidenziate durante le fasi di progetto e l’ingegnerizzazione della facciata.

Il mancato rispetto delle indicazioni o del progetto esecutivo potrebbero compromettere l’esito del lavoro. La richiesta di personale specializzato e certificato, se pur ancora di carattere volontario, è necessaria nella posa di facciate ventilate e costituisce una richiesta presente in diversi decreti legislativi, soprattutto se associati a forme di incentivazione degli interventi.

Granitech ha pensato di anticipare i tempi, dando ai posatori di facciate ventilate l’opportunità di accedere ad un’adeguata certificazione che permetta di approcciare correttamente le commesse private, le gare per appalti pubblici ed avere il giusto riconoscimento per lavorare all’estero.

Il progetto "posa qualificata" nasce dalla collaborazione di Granitech con Certi.S, organismo accreditato da Accredia in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 per la certificazione del personale, in grado di garantire la neutralità e terzietà della valutazione.

 

Programma dell'evento di presentazione

  • Ore 17:00 – Accoglienza e registrazione partecipanti
  • Ore 17:30 – Inizio tavola rotonda

Interventi in programma:

  • “Il percorso necessario del nuovo schema di Posa di Qualità”
    Arch. Elena Magarotto, Managing Director di Granitech
  • “L’importanza delle competenze qualificate dei posatori: inquadramento legislativo”
    Arch. Daniela Petrone, esperta in progettazione sostenibile
  • “Come ottenere la certificazione: il percorso di qualifica nelle sue diverse fasi”
    Dott. Roberto Baldo, Direttore di Certi.s, organismo accreditato da Accredia in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024

Modera:
Marco Luraschi, Direttore de Il Quotidiano Immobiliare

A seguire: aperitivo di networking

 

Come fare per partecipare all'evento

La partecipazione è libera previa comunicazione alla mail marketing@granitech.it

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