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Gare di progettazione: parere dell'Autorita' sui requisiti

Nella partecipazione ad una gara di progettazione, il possesso dei requisiti per classe e categoria può essere dimostrato anche facendo riferimento a una categoria superiore della medesima classe.
Lo ha precisato l'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici (AVCP ) con un parere in risposta a un'interrogazione proposta dall'Ordine degli architetti di Milano.
Il caso in esame riguardava l'esclusione di un studio professionale da una gara di appalto integrato del Comune di Milano (gara 44/2011) a cui partecipava in affiancamento ad una impresa. "I colleghi - ha segnalato l'Ordine all'AVCP - hanno dato dimostrazione dei requisiti per la progettazione richiesti in classe e categoria I B con incarichi svolti per classe e categoria I C e quindi superiore e per questo il raggruppamento è stato escluso.
Da queste considerazioni, l'Autorità, ha dato ragione agli architetti e dichiara che “ogni bando di gara indica la classe e categoria o le classi e le categorie dell'intervento, in quanto ciò è funzionale anche per la dimostrazione dei requisiti minimi di partecipazione. I lavori cui si riferiscono detti requisiti devono, infatti, appartenere alla classe e categoria (o alle classi e categorie) dell'intervento cui si riferisce il bando”. Inoltre, “occorre considerare gli interventi appartenenti non solo alla classe e alla categoria (o alle classi e categorie) dell'intervento cui si riferisce il bando ma anche alla classe ed alle categorie la cui collocazione nell'ordine alfabetico sia pari o più elevata a quella stabilita nel bando, in quanto questi interventi sono della stessa natura ma tecnicamente più complessi”.
Quindi l ‘AVCP conclude che nel caso l’operatore economico abbia i requisiti per la classe I, categoria C, mentre la lex specialis prevede come soglia la classe I, categoria B, si potrà sostenere l'assorbenza della Categoria I B) nella Categoria I C)