Guida tecnica alla scelta dei cavi di ricarica per veicoli elettrici
I cavi di ricarica EV trasportano centinaia di ampere, scambiano dati di sicurezza e devono rispettare severe norme europee. In questa guida 2025 due parti: la prima per il consumer e la seconda per i tecnici con le informazioni per scegliere i Cavi. SI parlerà di modalità IEC 61851, connettori Tipo 2 / CCS, dimensionamento dei conduttori, standard EN 50620 e IEC 62893, raffreddamento HPC e requisiti di protezione. Una risorsa tecnica autorevole per progettisti e operatori della mobilità elettrica.
Chi acquista o utilizza un’auto elettrica scopre presto che il cavo di ricarica non è un semplice filo, ma un dispositivo di sicurezza attivo: oltre ai conduttori di potenza, contiene linee di controllo che sorvegliano temperatura, corrente e bloccano la spina durante la carica.
È quindi essenziale capire quale cavo serve nei diversi contesti. In casa si ricarica in corrente alternata (AC) con potenze fino a 22 kW, mentre alle colonnine rapide l’alimentazione è in corrente continua (DC) e può superare i 150 kW.
Il connettore più diffuso in Europa è il Tipo 2, che gestisce la ricarica domestica e pubblica in AC; la sua evoluzione CCS Combo 2 integra due pin extra per la ricarica rapida in DC ed è lo standard delle stazioni “fast” e “ultrafast”.
I cavi portatili “Mode 2” con piccolo box di controllo sono utili per emergenza o prese tradizionali, mentre la ricarica quotidiana si affida al cavo “Mode 3” collegato a wallbox o colonnine. Nei punti HPC, il cavo è addirittura integrato e raffreddato a liquido per gestire correnti molto elevate.
Scegliere il cavo giusto significa calcolare la sezione adeguata alla potenza e alla distanza e verificare la compatibilità del connettore; un cavo sottodimensionato si scalda, rallenta la carica e riduce la vita dell’impianto. Per questo, le guide raccomandano di affidarsi a un professionista qualificato che verifichi l’impianto, adegui le protezioni e rispetti le normative vigenti.
Prossimo passo: la parte tecnica per i progettisti
La sezione che segue entra nel dettaglio tecnico (standard IEC 61851, sezioni dei conduttori, requisiti IP/IK, raffreddamento HPC) ed è pensata per progettisti e ingegneri che vogliono dimensionare correttamente un’infrastruttura di ricarica.
Cavi di ricarica per auto elettriche 2025: specifiche tecniche, standard IEC 61851‑EN 50620 e gestione termica HPC
La centralità del cavo nella filiera di ricarica
Nell’immaginario comune il cavo è solo il “collegamento” tra colonnina e veicolo; nella realtà è un dispositivo di sicurezza attivo.
Deve sopportare tensioni fino a 1 000 V DC, correnti superiori a 500 A nelle stazioni ultrarapide e, contemporaneamente, ospitare linee di controllo che gestiscono l’intero dialogo di ricarica.
La norma EN 50620 stabilisce struttura, prova dielettrica 450/750 V, guaine senza alogeni e temperatura massima del conduttore di 90 °C per applicazioni flessibili in condizioni gravose.
Le quattro modalità IEC 61851
Il framework IEC 61851‑1 distingue quattro modalità operative.
- Mode 1 prevede il collegamento a una presa domestica non gestita: soluzione residuale per emergenza.
- Mode 2 aggiunge un controllo elettronico nel cavo portatile (il classico “brick”): consente ricarica lenta ma integrando protezioni differenziali e pilotaggio della corrente.
- Mode 3 introduce la wallbox o la colonnina AC dedicata: qui il cavo Tipo 2 scambia dati con il veicolo, blocca meccanicamente la spina e lavora fino a 22 kW trifase (43 kW in casi particolari).
- Mode 4, infine, utilizza corrente continua erogata direttamente dalla stazione; il cavo è sempre solidale all’infrastruttura, contiene conduttori di potenza maggiorati e, nelle versioni oltre i 500 A, circuiti di raffreddamento a liquido
Connettori: dal Tipo 2 all’evoluzione CCS
Il Tipo 2 (standard IEC 62196‑2) è l’interfaccia universale europea per la ricarica AC.
La sua evoluzione, il CCS Combo 2, aggiunge due pin di potenza in basso, così da veicolare anche la ricarica DC ultrarapida senza cambiare geometria di inserzione.
Al di fuori dell’Europa sopravvivono formati come CHAdeMO o GB/T, ma la diffusione del CCS – rafforzata dall’obbligo europeo sulle nuove installazioni – ne fa lo standard di riferimento per gli anni a venire. Il cavo che li collega integra, oltre ai poli di potenza, i conduttori CP (Control Pilot) e PP (Proximity Pilot) che gestiscono handshake, corrente massima e blocco connettore.
Come si dimensiona un cavo di ricarica
Il primo parametro è la potenza nominale dell’impianto: una presa monofase da 3,7 kW (16 A) richiede tipicamente una sezione minima di 4 mm²; ricariche da 7,4 kW o 22 kW necessitano conduttori da 10 mm² per sopportare 32 A costanti senza surriscaldare la guaina.
Anche la distanza tra quadro elettrico e stazione conta: oltre 20 m la sezione va maggiorata per ridurre le cadute di tensione sotto il 3 %.
Gestione termica dell’alta potenza
Nelle stazioni HPC la densità di corrente è tale da portare rapidamente la temperatura dell’involucro sopra i limiti di sicurezza.
Per questo l’IEC 62893‑4‑2 prescrive cavi con raffreddamento a liquido, dove un circuito chiuso scorre tra conduttori e contatti, mantenendo l’esterno sotto 50 °C anche in erogazioni superiori ai 350 kW.
La stessa norma fissa test di tenuta, flessione e urto per garantire affidabilità su migliaia di cicli di inserzione.
Protezione meccanica e ambientale
All’aperto, un cavo deve resistere a pioggia, polveri e urti accidentali. Le guide tecniche raccomandano un grado IP minimo 44 (spruzzi d’acqua da ogni direzione) e resistenza agli impatti IK10, equivalente a un martello da cinque chili lasciato cadere da 40 cm.
La flessibilità è altrettanto cruciale: il raggio di curvatura consigliato non supera cinque volte il diametro esterno, per evitare micro‑fessurazioni interne della treccia di rame.
Sicurezza funzionale e normativa
Il dialogo CP/PP interrompe immediatamente la tensione se viene rilevato un disinserimento o un’anomalia di terra: il tempo di commutazione è inferiore a 50 ms, ben al di sotto dei limiti per l’arco elettrico visibile.
Le norme richiedono inoltre interruttori differenziali di tipo B e scaricatori di sovratensione appropriati alla categoria di installazione.
Best practice
- Progettare con le norme giuste: EN 50620 per i cavi Mode 1‑3, IEC 62893 per quelli Mode 4, IEC 61851‑23 per l’interfaccia colonnina‑veicolo.
- Evitare l’under‑sizing: un cavo troppo sottile disperde energia, si scalda e invecchia prima.
- Proteggere la posa: canaline, guaine anti‑UV e sistemi antistrappo aumentano la vita utile.
- Coinvolgere professionisti abilitati: un ingegnere iscritto all’albo, con esperienza in impianti EV e prevenzione incendi, assicura conformità, sicurezza e longevità dell’installazione.
Conclusione
Il cavo di ricarica è molto più di un accessorio: è un elemento critico di sicurezza e performance.
Rispettare standard internazionali, dimensionarlo correttamente e integrarvi funzioni di controllo e raffreddamento significa garantire infrastrutture affidabili e pronte alle potenze sempre più elevate della mobilità elettrica. Un approccio rigoroso, privo di improvvisazioni, è la chiave per sostenere in sicurezza la transizione energetica.
Fonti consultate durante la redazione dell'articolo
- Fleet Magazine – “Ricarica auto elettrica: tipologie di colonnine, connettori e potenze” (settembre 2023)
- Tuttogreen – “Colonnine elettriche: guida completa” (aggiornamento maggio 2024)
- Newsauto – “Colonnina di ricarica AC/DC: connettori e tipologie 2024” (marzo 2024)
- Enel X Way – FAQ “Quali tipologie di stazioni di ricarica esistono?” (luglio 2023)
- L’Altro Giornale – “Cavo di ricarica per l’auto elettrica: differenze di potenza e modelli” (15 gennaio 2025)
- HD Motori – Guida n. 542613 “Connettori e cavi per la ricarica auto elettrica” (2024)
- Autoappassionati.it – “Quale cavo devo utilizzare per la ricarica di un’auto elettrica?” (2024)
- V2Charge – “Cavo di ricarica auto elettrica: caratteristiche tecniche e normativa” (2024)
- International Energy Agency – Global EV Outlook 2023: statistiche su punti di ricarica rapida e crescita di mercato
- Regolamento UE 2023/1804 (AFIR) – Alternative Fuels Infrastructure Regulation, pubblicato in G.U. UE 13 aprile 2024
- ISO 15118‑20 – Road vehicles — Vehicle to grid communication interface – Part 20 (edizione 2022)
- IEC 61851‑1 / IEC 61851‑23 – Norme internazionali per sistemi di ricarica conduttiva AC e DC
- EN 50620 / IEC 62893 – Standard europei sui cavi flessibili per veicoli elettrici (Mode 1‑3) e cavi raffreddati a liquido (Mode 4)
- IEC 62196‑2 / IEC 62196‑3 – Standard su connettori Tipo 2 e CCS Combo 2
- Progetto “Arena del Futuro” (Brescia) – test di ricarica dinamica induttiva sul tratto autostradale A35 (2023‑2024)
- Electreon – Smartroad Gotland – pilot svedese di ricarica wireless in movimento (aggiornamenti 2023‑2024)
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