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I Giardini dell'Alba, un roof garden per Riccione

Come riqualificare un'area urbana creando un nuovo paesaggio naturale-artificiale grazie alla tecnica del giardino pensile


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Vista a volo d'uccello dell'edificio 

L'intervento "I Giardini dell'Alba" a Riccione ha interessato due aree marginali, una pubblica e una privata, poste in posizione strategica per lo sviluppo urbanistico della città turistica. L'architettura organica ha dato espressione all'idea di integrazione sinergica tra le varie funzioni: il parcheggio interrato, la piazza commerciale e il giardino pensile pubblico. Il giardino pensile è caratterizzato da diversi elementi che gli conferiscono complessità e suggestione, come sentieri tra specie vegetali odorose, dolci risalite tra il verde, l'acqua nelle sue molteplici forme, piccoli movimenti di terra.
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Vista dal mare dell'edificio caratterizzato dalla forma organica di una duna di sabbia modellata dal vento

Sul pendio che si estende verso viale Verdi, invece, la copertura vegetale è costituita da arbusti e tappezzanti per garantire il più possibile l'apertura della visuale verso il mare accompagnata da vegetazione per buona parte autoctona, caratterizzata da erbe aromatiche e specie vegetali odorose, con fioriture armoniche e scalari durante l'arco dell'anno, stimolando i sensi lungo i percorsi che attraversano il giardino.
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Un filare di Pinus pinea lungo viale Verdi sottolinea la strada e l'incrocio con via Clelia, creando una barriera al vento che proviene dal mare. Gli accessi al giardino pensile sono individuati in punti facilmente visibili da ogni direzione e sono caratterizzati da percorsi con pendenze inferiori all'8% che, unitamente alla presenza di un ascensore, garantiscono la migliore accessibilità anche al fruitore diversamente abile.
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Una fase della "modellazione della duna"

Il verde non è utilizzato come "abbellimento" di un'architettura statica, immutabile nel tempo: i materiali, l'architettura de I Giardini dell'Alba si modificano con lo scorrere del tempo, così come accade alle persone che li animano, seguendo una poetica cara ad architetti come Michelucci e Savioli. Il progetto, in sintesi, risolve le esigenze di riqualificazione dell'area creando un nuovo paesaggio naturale-artificiale come metafora della duna di sabbia che si forma con il vento coprendosi di vegetazione spontanea; il progettista, Fabio Mariani, afferma: "Ho plasmato le parti scultoree ispirandomi ai giochi che i bimbi fanno al mare con la sabbia". 
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Ancora l'edificio in corso d'opera

Il progetto ha soddisfatto le esigenze della committenza:

  • trasformando un'area marginale in una porta fiorita di accesso alla città balneare;
  • utilizzando tecniche di risparmio energetico in modo semplice e naturale attraverso, ad esempio, l'inerzia termica del terreno e le sinuose sporgenze a protezione delle vetrate disegnate dal percorso del sole durante le stagioni:
  • risolvendo il problema della sosta delle auto dei villeggianti, attraverso la costruzione di un parcheggio pluripiano interrato;
  • restituendo alla comunità il 100% del terreno attraverso la realizzazione di un giardino-collina, pensile.

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Stralcio sezione con indicazione delle tecniche di risparmio energetico

SCHEDA TECNICA

Progetto: I Giardini dell'Alba
Luogo: Riccione
Progetto architettonico e direzione lavori: Mariani Associati Architetti
Committente: Gecos S.p.a.
Collaboratori: Arch. Claudia Trevisan
Progettazione: 2000-2005 
Realizzazione: 2005-2007
Dati dimensionali: Giardino pensile 2.000 m2 circa; Superfici commerciali 1.500 m2 circa; Parcheggio interrato su due livelli per circa 400 posti auto.
Sistema di copertura adottato: Sistema ZinCo - Harpo s.p.a. - divisione Seic 

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La copertura dell'edificio durante i lavori - impermeabilizzazione

Tecnologia del sistema di copertura a verde

SPESSORE DEL SISTEMA DI COPERTURA: 35 cm (in corrispondenza alberature ed arbusti 40 cm)
SPESSORE DELLO STRATO COLTURALE: da 30 cm (in corrispondenza alberature e zone inclinate 30-35 cm)
DENSITÀ PER UNITÀ DI SUPERFICIE: prato 300kg/m2 circa, arbusti 400 300kg/m2 circa

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La posa dell'elemento drenante

Descrizione degli elementi di copertura - zone pianeggianti

  1. Elemento portante - Solaio in lastre predalles.
  2. Elemento termoisolante
  3. Strato di pendenza - Massetto in calcestruzzo alleggerito.
  4. Strato di separazione - Geotessile non tessuto in polipropilene.
  5. Elemento a tenuta e di resistenza all'azione delle radici - Membrana impermeabilizzante sintetica a base poliolefinica, spessore 1,8 mm.
  6. Strato di protezione meccanica - Geotessile non tessuto in polipropilene abbinato a un telo in gomma.
  7. Elemento drenante e strato di accumulo idrico - Elemento preformato in polietilene riciclato, imbutito, con incavi per l'accumulo idrico, aperture per l'areazione e una rete di canali sulla faccia inferiore per il drenaggio. Volume di accumulo idrico: non riempito circa 8 l/m3, riempito circa 5 l/m3. Volume di riempimento: circa 27 l/m3;
  8. Elemento filtrante - Telo filtrante in geotessile non tessuto polietilene/polipropilene, con permeabilità (con una colonna d'acqua di 10 cm): circa 35 l/(m2 x s); apertura efficace dei fori: Dw = 100µm.
  9. Strato colturale - Strato costituito da una miscela con frazione minerale a base di materiale sfuso minerale (tegole in laterizio selezionato, frantumato, vagliato e arrotondato).

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Posa strato colturale

Descrizione degli elementi di copertura - zone inclinate
La soluzione prevede, oltre a quanto indicato nelle zone pianeggianti, alcune particolarità:

  • la presenza di una strato colturale "di base", di spessore 20 cm;
  • l'inserimento di una struttura di sostegno realizzata con elementi in polietilene uniti per incastro, al fine di evitare lo scivolamento verso il basso degli starti;
  • la presenza di uno strato colturale "di finitura", di spessore 11 cm, che va a riempire la struttura di sostegno.

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Posa elementi di trattenimento della vegetazione sullo strato inclinato

Impianto di irrigazione

Impianto di irrigazione dinamico per zone a prato, statico ad ala gocciolante per le zone ad arbusti ed alberi.

Tipologia di manutenzione prevista

La manutenzione prevista è di media intensità, in relazione alla particolare condizione d'uso del luogo.

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Delimitazione zone camminamenti

La vegetazione

Numero di alberi: 60 circa
Specie botaniche:

  • ALBERI E GRANDI ARBUSTI: Arbutus unedo, Chamaerops humilis, Cipressus semprevirens "Pyramidalis", Cercis siliquastrum, Laurus nobilis, Quercus ilex, Pinus pinea
  • ARBUSTI ED ERBACEE PERENNI: Artemisia schmidtiana, Abelia rupestris, Agapanthus umbellatus, Cotoneaster "Coral Beauty", Caryopteris x clandonensis, Convolvoslus cneorum, Cineria maritima, Cistus spp., Delosperma cooperi, Eleagnus x ebbingei, Escallonia "Pride of Donard", Festuca glauca, Genista hispanica, Geranium macrorrhizum, Hedera helix, Hypericum patulum "Hidcote", Hemerocallis hybrida, Helichrysum italicum, Iris germanica, Jasminum nudiflorum, Kniphofia uvaria, Lavanda angustifolia "Hidcote", Lonicera nitida "Maigrun", Lespedeza thumbergii, Malva alcea, Myrthus tarentina, Nepeta x mussinii, Nerium oleander, Osmerea x Burkwoodii, Osmantus ilicifolia, Pennisetum alopecuroides, Perowskia atriplicifolia, Punica granatum, Phyllirea angustifolia, Phlomis fruticosa, Pistacia lentiscus, Pittosporum tenuifolia "Variegatum", Pittosporum tobira Rosa spp., Rhynchospernum jasminoides, Rosmarinus officinalis, Teucrium chamaedris, Teucrium fruticans, Thymus officinalis, Tulbagia violacea, Vuburnum tinus, Vutex agnus castus.

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Piantumazione e predisposizione impianto irrigazione

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scarica l'allegato con le planimetrie e le sezioni

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