I pregi e le criticità delle nuove norme tecniche:il punto di vista dei professionisti antincendio
Negli ultimi anni l’eccesso di determinismo prescrittivo ha indotto i tecnici al frequente ricorso all’istituto della deroga, quale “strumento di garanzia” del professionista nell’individuazione di soluzioni tecniche alternative
Il progressivo orientamento del corpo normativo di prevenzione incendi verso la semplificazione, la proporzionalità e l’approccio prestazionale trova la completa realizzazione nel grande progetto delle Norme Tecniche di prevenzione incendi, che ha finalmente concluso il suo iter di gestazione per diventare presto cogente.
Il processo di semplificazione, avviato con il DPR 151/2011, vede il suo coronamento con l’introduzione di un nuovo quadro normativo basato su un approccio metodologico più aderente al progresso tecnologico, che supera l’imbarazzante stratificazione di decreti, norme e circolari che regolano attualmente la disciplina della prevenzione incendi.
Questo nuovo testo unico rappresenta un progetto ambizioso, ma un impegno che gli ingegneri ed i professionisti antincendio condividono e sostengono.
La tradizionale impostazione delle regole tecniche di prevenzione incendi ha ormai fatto il suo tempo, denotando tutti i limiti del metodo prescrittivo, “comodo” per una fascia di tecnici che non familiarizza con l’analisi del rischio incendio, ma “stretto e rigido” per i professionisti antincendio che impostano i progetti sulla valutazione del rischio, con l’obiettivo di introdurre misure alternative ed innovative di prevenzione incendi, pur garantendo il livello di rischio equivalente.
Negli ultimi anni l’eccesso di determinismo prescrittivo ha indotto i tecnici al frequente ricorso all’istituto della deroga, quale “strumento di garanzia” del professionista nell’individuazione di soluzioni tecniche alternative.
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