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I vantaggi di mettersi in Rete

C’era una volta….il tempo del “Piccolo è bello”, appena ieri nella storia delle umane vicende, ma in realtà si riferiva ad un mondo di un’altra Era. La ridotta dimensione, che per tutti gli anni ‘70 e ’80, aveva assicurato un modello di crescita sostenuta, di piccole realtà imprenditoriali, in grado di garantire flessibilità e velocità di adattamento ai cambiamenti dei sistemi produttivi, con l’affermarsi della globalizzazione, gli ostacoli sono diventati macigni insormontabili per moltissime di queste realtà. Un’altra risposta affermatasi negli anni successivi, anche questa tipicamente italiana, è stata quella dei distretti territoriali: un modello ad elevata specializzazione produttiva che ha consentito ad alcuni settori di far fronte alla aggressività della concorrenza internazionale. 

L’accelerazione della crisi, quella recente, originata dall’implosione finanziaria verificatasi nel mondo anglosassone, ha scoperto ed acuito le asimmetrie presenti tra sistemi economici, politici e sociali a livello continentale. Su sollecitazione del mondo industriale, il precedente governo ha varato norme per dare la dovuta attenzione ad intuizioni ed esigenze che potevano favorire l’eliminazione delle strozzature che la piccola dimensione quasi naturalmente porta con se. La disciplina istitutiva delle Reti di Imprese nasce, infatti, con il decreto legge Incentivi del febbraio 2009 (articolo 3, commi 4-ter e seguenti), convertito in legge n. 33 dell’aprile 2009. Con la decretazione d’urgenza, perdurante la crisi, per la stabilizzazione finanziaria e per la competitività economica, del maggio del 2010 (d.l. n. 78/2010, convertito in legge n. 122 del 30 luglio 2010) si introduce un regime agevolativo per le imprese aderenti al contratto di rete, a condizione che il programma comune di rete venga preventivamente asseverato dagli organismi autorizzati.