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Il 70% delle aziende del riscaldamento dice sì al protocollo per la sorveglianza di mercato

Il protocollo è un’iniziativa volontaria delle aziende per il monitoraggio delle caldaie immesse sul mercato nazionale

Assotermica, l’associazione dei costruttori di apparecchi e componenti per apparecchi termici all’interno di Anima/Confindustria, il 15 marzo alla fiera Mce ha presentato il protocollo volontario per la sorveglianza di mercato. L’iniziativa vede il coinvolgimento di Enea. Il protocollo è un’iniziativa volontaria delle aziende associate ad Assotermica (ed esteso anche alle non associate) per il monitoraggio delle caldaie immesse sul mercato nazionale ai sensi dei Regolamenti di Etichettatura Energetica e di Eco-design. L’Italia rappresenta il secondo Paese in Europa per produzione di apparecchi per riscaldamento e il secondo mercato con circa 800 mila pezzi venduti ogni anno e un parco installato di oltre 19 milioni di caldaie. Le aziende che volontariamente hanno sottoscritto l’accordo rappresentano quasi il 70% del mercato 

«I regolamenti di etichettatura energetica e Ecodesign hanno completamente trasformato l’offerta di mercato da parte delle aziende del settore». - conferma Mario Zucco, Vice Presidente Assotermica - «L’introduzione dei nuovi requisiti di legge ha comportato una vera e propria “svolta epocale” per il comparto, con il fine ultimo di fornire sistemi ecocompatibili in un settore che in Europa detiene circa il 40% dei consumi di energia finale complessiva. Come associazione vogliamo supportare il settore in una delicata fase di transizione verso apparecchi e sistemi ad alta efficienza energetica. Intendiamo tracciare presunte non conformità degli apparecchi di riscaldamento a gas, informare la filiera e l’utente finale sull’importanza dell’etichettatura energetica, sensibilizzare le Autorità nelle loro attività di sorveglianza».

In virtù dell’elevato numero di aziende aderenti, che garantiscono un alto grado di copertura del mercato da parte del protocollo, l’iniziativa si propone di monitorare un’ampia fetta di ciò che viene commercializzato e di costituire un valido strumento di mutua sorveglianza a tutela dell’utente finale. Il protocollo, grazie agli accordi con alcuni importanti Enti notificati, consente di effettuare delle verifiche documentali e dei test di laboratorio sui principali parametri introdotti dai nuovi regolamenti europei per gli apparecchi di riscaldamento. 

Il 15 marzo alla fiera MCE sono intervenuti, oltre a Mario Zucco, Vice Presidente Assotermica, Milena Presutto del Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica di ENEA, Beatrice Zanolini  della Camera di commercio di Milano - Monza Brianza - Lodi, Gaetano Bonarrigo di IMQ Italia, René Kemna, Managing Director Van Holsteijn en Kemna B.V, Maurizio Lorenzon Italia Direttore Industry Division Manager di Kiwa Cermet.

«Gli obblighi e le responsabilità sono diffusi su tutta la filiera, sia per i produttori di apparecchi che per chi sta a valle. Proprio per questo è fondamentale che vi sia la costante attenzione su ciò che viene immesso sul mercato nell’interesse dell’industria termotecnica e, in definitiva, delle famiglie e della collettività», conclude Zucco.

FOCUS MILANO

Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano - Monza Brianza - Lodi su dati Istat sui consumi energetici delle famiglie, prevale l’uso per i lombardi di un impianto centralizzato (29,4% contro il 15,7% nazionale), rispetto a quello portatile/fisso (8,9% contro 18,5%) e poco più basso anche l’uso dell’impianto autonomo (61,6% contro 65,8%). Più alto l’uso invernale degli apparecchi (9,01 ore di accensione contro 7,54). Più diffuso il metano (87% contro 70,9%) rispetto alle biomasse (7,2% contro 14,5%). 


logo assotermica Assotermica - Associazione produttori apparecchi e component per impianti termici - rappresenta 60 industrie produttrici di apparecchi ed impianti termici e componenti destinati al comfort climatico ambientale.
Un settore che in Italia occupa circa 11.000 addetti e fattura oltre 2.3 milardi di euro, dei quali circa il 63% per l'esportazione.

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ANIMA Confindustria Meccanica Varia ed Affine  è l'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 213.000 addetti per un fatturato di 46,7 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 57,9% (dati riferiti al preconsuntivo 2017). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per acqua e prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.