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Il DM 143 sui corrispettivi e il software di CNI e CNAPPC: intervista a MICHELE LAPENNA, consigliere

Dopo circa un anno e mezzo dalla entrata in vigore e dalla successiva conversione in legge del decreto legge 83/2012 viene pubblicato in Gazzetta il 20 dicembre 2013 il DM n° 143, Decreto fortemente voluto dalle categorie professionali ed in particolare dagli ingegneri e dagli architetti. Qual è la principale novità introdotta dal cosiddetto Decreto Parametri Opere Pubbliche?

È preliminarmente opportuno chiarire che con l'entrata in vigore del DM 143/2013 si completa l'iter normativo derivante dalla conversione in legge del DL 1/2012 che, come è noto, ha abrogato le Tariffe delle Professioni Regolamentate.
Con l'emanazione prima del DM 140/2012, sui cosiddetti Parametri Giudiziali, e poi con il DM 143/2013 giunge a compimento una normativa organica per la determinazione dei Compensi Professionali sia nel rapporto con il committente privato che con quello pubblico.
L'abrogazione delle tariffe professionali aveva creato un vuoto normativo nel settore dei contratti pubblici attinenti all'ingegneria e all'architettura venendo a mancare uno strumento certo per la determinazione dei Corrispettivi da porre a base di gara.
Tale vuoto normativo è stato finalmente colmato con l'entrata in vigore dal 21 dicembre 2013 del DM 143.
La principale novità introdotta dal Decreto Parametri Opere pubbliche è senza dubbio quella di avere colmato questa lacuna mettendo a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni uno strumento certo per il base d'asta, strumento che presenta inoltre il vantaggio di essere cogente con il nuovo quadro normativo in materia di Opere Pubbliche, costituito dal Dlgs 163/2006 e dal DPR 207/2010, a differenza della tariffa previgente coerente con la Legge 109/94.

Il decreto stabilisce che per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara si applicano i parametri individuati dal presente DM modificando in tal senso l’art. 92 del Codice dei Contratti che dava facoltà al RUP di utilizzare le tariffe professionali se ritenute congrue. Qual è la principale conseguenza di questa novità?

La norma primaria comma 1 dell'art. 5 del DL 83/2012, convertito nella Legge 134/2012, stabilisce appunto che per la determinazione dei Corrispettivi si applicano i parametri contenuti nel DM 143 modificando l'art. 92 del Codice dei Contratti che invece prevedeva la possibilità della utilizzazione della tariffa di cui al DM 04/04/01 se ritenuta congrua. La principale conseguenza di questa importante novità è quella di avere introdotto un elemento certo e assolutamente non discrezionale per la determinazione del Corrispettivo da porre a Base di Gara che, come è noto, costituisce elemento fondamentale per individuare la fascia a cui assoggettare la procedura di gara. Si tratta quindi di una norma che introduce principi di trasparenza fortemente voluta e sostenuta dai professionisti dell'area tecnica e in particolare dagli ingegneri.

Con l’entrata in vigore del presente decreto si può considerare finalmente compiuta la Riforma delle professioni, consentendo l’eliminazione di tutte le incertezze determinate dall’abolizione delle tariffe?

La Riforma delle professioni, completatasi con il DPR 137 del 7 agosto 2012 di Regolamentazione degli Ordinamenti Professionali, riguarda sicuramente aspetti più ampi di quelli riguardanti la sola determinazione del compenso.
Sicuramente il decreto legge 1/2012 emanato nel corso dell'iter di approvazione della riforma ha modificato, con l'abrogazione delle tariffe professionali, il quadro normativo su cui si inserisce il DPR di regolamentazione creando tutta una serie di problemi sia nel caso della liquidazione giudiziale dei compensi, in relazione a contenziosi, sia e soprattutto, nel settore dei lavori pubblici.
Dopo l'emanazione del DM 143 possiamo sicuramente dire che la Riforma giunge a compimento, con un quadro normativo che finalmente adegua i nostri ordinamenti all'epoca che stiamo vivendo, con un professionista Ingegnere al passo con i tempi, pronto alle sfide che vengono dalla globalizzazione e con una normativa in materia di compensi che, se correttamente applicata, garantisce prestazioni di qualità.

I Consigli nazionali degli Architetti e degli Ingegneri hanno predisposto una guida contenente spiegazioni, metodo di calcolo, esempi e software applicativo sulla determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara. Ci può dire qualcosa di più su questi strumenti, in particolare sul software?

I due Consigli Nazionali, che ripeto hanno fortemente voluto e sostenuto l'emanazione del DM 143, proprio per l'importanza che riteniamo debba avere la corretta applicazione del decreto Parametri Opere Pubbliche, hanno realizzato una guida per la determinazione dei corrispettivi contenente, come diceva, spiegazioni, esempi e soprattutto un software applicativo.
Questa guida, già disponibile sul sito del CNI e del CNA, sarà riprodotta in 20.000 copie e sarà inviate a tutte le Stazioni Appaltanti e tutti gli Ordini degli Ingegneri e gli Architetti d'Italia.
Dai siti è possibile scaricare e aggiornare il software che è, a nostro giudizio, di grandissima utilità per i RUP in quanto più che un calcolo del corrispettivo l'autput dello stesso costituisce un vero e proprio disciplinare di incarico da allegare al Bando di Gara.

Questi strumenti possono essere di ausilio anche per i lavori privati?

La normativa in materia di determinazione dei compensi prevede l'obbligo da parte del professionista della redazione del preventivo all'atto del conferimento dell'incarico; da parte del committente nulla vieta di utilizzare quanto contenuto nel DM per analogia con la prestazione da esplicare.

Quanto è stata importante questa collaborazione tra le professioni dell’area tecnica, in particolare tra ingegneri e architetti, per il raggiungimento di questo obiettivo comune?

Sicuramente di grandissima importanza, quando si parla con un unica voce tutti i professionisti dell'area tecnica rappresentano circa 600.000 professionisti e l'emanazione del DM è la conferma che uniti si vince.

Scarica il software, il DM 143 e la guida in versione sfogliabile


La circolare del CNI

DM 143/2013 Regolamento recante determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all’ingegneria

Come è noto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 298 del 20 dicembre 2013, il Decreto del Ministero della Giustizia 31 ottobre 2013 n. 143, recante il Regolamento per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all'ingegneria, in attuazione dell’articolo 5, comma 1 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (convertito dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134).
Nel dettaglio, il citato art.5, comma 1 recita che «Ai fini della determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura e all'ingegneria (…) si applicano i parametri individuati con il decreto da emanarsi (…)».
Pertanto, a partire dal 21 dicembre 2013 (data di entrata in vigore del Decreto) tutte le stazioni appaltanti sono obbligate a riferirsi ai parametri contenuti nel Dm 143, per determinare correttamente il valore dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici dei servizi relativi all'architettura ed all'ingegneria di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, parte II, titolo I, capo IV.
Con l’introduzione dei parametri, si potrà superare la forte situazione di indeterminatezza che si era determinata per le stazioni appaltanti, in seguito all’abrogazione della disciplina in materia di tariffe professionali recante classi e categorie delle opere, dopo l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto liberalizzazioni”.
Le stazioni appaltanti, infatti, come dimostrato dai numerosi monitoraggi del Centro Studi, non disponendo più di riferimenti certi, e in assenza dei parametri, stabilivano i corrispettivi da porre a base di gara seguendo valutazioni aleatorie, con evidenti conseguenze per la trasparenza, legittimità, efficacia ed efficienza nel processo di affidamento dei lavori pubblici.
Il DM 143/2013 è stato fortemente voluto da tutte le professioni dell'area tecnica, ed in particolare dagli ingegneri, che hanno costantemente seguito e coadiuvato gli Uffici del Ministero della Giustizia (con i quali si è raggiunta una unione di intenti davvero straordinaria) di concerto con quelli del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, nella sua stesura. Del Gruppo di Lavoro congiunto dei Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti, istituito presso il Ministero, hanno fatto parte il Consigliere Nazionale Michele Lapenna e il Presidente Dell'Ordine di Novara Maurizio Riboni, cui va il nostro ringraziamento e plauso per l’impegno profuso.
Per l’approvazione e la sua successiva pubblicazione sono stati necessari circa 18 mesi, in seguito all’acquisizione numerosi pareri: due provenienti dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, uno dall'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, uno dal Consiglio di Stato e, infine, dalla Corte dei Conti
Il DM 143/2013 è coerente con l’intento di portare a compimento il quadro normativo che regola i servizi tecnici, poiché nella sua stesura si è tenuto conto dell’ampliamento del quadro normativo dovuto all’emanazione del Codice degli Appalti e del relativo Regolamento rispetto alle norme previgenti che facevano riferimento alla Legge 109 del 1994.
In quest’ottica, la pubblicazione del Dm 143/2013, che sostituisce i precedenti riferimenti normativi relativi ai servizi tecnici (Dm 4 aprile 2001), integra e completa le precedenti regole sulla classificazione dei servizi ed il relativo quadro prestazionale.
La corretta determinazione degli importi da porre a base di gara che, tra l’altro, risulta più semplice da calcolare rispetto a quella basata sulle tariffe, e' di fondamentale importanza al fine individuare in maniera precisa la fascia a cui sottoporre la procedura di gara.
Per facilitare il compito delle stazioni appaltanti nella determinazione degli importi i Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti hanno predisposto una guida esplicativa che contiene i metodi di calcolo degli importi, esempi e un software applicativo sulla determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara.
La guida, già disponibile all’interno dei siti dei due Consigli Nazionali, verrà stampata in 20.000 copie e sarà inviata a tutte le Stazioni Appaltanti d'Italia e a tutti gli Ordini Provinciali degli Ingegneri e degli Architetti.
Inoltre, tutti gli iscritti possono già scaricare gratuitamente dal sito del CNI un programma di Contabilità Lavori messo a disposizione dalla Società Blumatica che ha realizzato il programma in collaborazione con i Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti.