Impianti di climatizzazione HVAC nel residenziale e incentivi per la loro realizzazione

Impianti di climatizzazione HVAC: comfort termoigrometrico indoor garantito

Una casa calda in inverno e fresca in estate, aria rinnovata e priva di odori sgradevoli, umidità ottimale degli ambienti interni, gestione della circolazione dell’aria: tutto questo è possibile con i sistemi di climatizzazione, indicati anche con la sigla HVAC dall’inglese “Heating Ventilation Air Conditioning”.

Il piano di incentivazione in materia ha favorito l’ampliamento dell’utenza di riferimento, raggiungendo anche il settore residenziale. Di conseguenza i produttori stessi hanno sviluppato prodotti dedicati al settore residenziale arricchendo le possibilità di applicazione e le compatibilità con diversi stili di arredamento. Vediamo insieme quali sono questi incentivi.

Per approfondire: Impianti HVAC: cosa sono, vantaggi e svantaggi, quadro normativo e tipologie di impianto

Gli impianti di climatizzazione comprendono l’insieme di quei componenti che permettono di mantenere il comfort termoigrometrico desiderato all’interno degli edifici, agendo non soltanto sulla temperatura (gli impianti di condizionamento, infatti, hanno solo questa prerogativa), ma anche sulla movimentazione e qualità dell’aria in termini di umidità e concentrazione di inquinanti.

Si possono distinguere, funzionalmente, impianti a tutt’aria (caso molto raro nei complessi residenziali) in cui l’aria climatizzata viene immessa a rinnovo dell’aria in ambiente con lo scopo di riportare le condizioni al punto di comfort; si possono altrimenti considerare sistemi misti, che mantengono condizioni interne stabili attraverso impianti dedicati alla gestione della temperatura degli ambienti e separatamente alla gestione della qualità dell’aria.

In seconda battuta, si possono distinguere impianti:

• a espansione diretta, per cui il fluido operante lavora grazie a trasformazioni termodinamiche che avvengono direttamente nelle unità terminali interne agli ambienti, realizzando circuiti reversibili di gas refrigerante che ciclicamente subisce cambi di stato fisico e trasferisce il calore dall’esterno all’interno o viceversa;
• a fluido intermedio, per cui li si può distinguere un circuito di distribuzione del vettore termico caldo o freddo dal punto di generazione fino ai terminali interni, con distribuzione di acqua, acqua glicolata o aria.

L’evoluzione dei sistemi HVAC procede sempre più rapidamente nella direzione di agire su questi parametri in maniera integrata, attraverso la sensoristica intelligente e la comunicazione tra i componenti di impianto. I servizi forniti dagli impianti HVAC si possono riassumere in:

• Termico, cui sopperiscono i generatori dedicati alla produzione di riscaldamento e raffrescamento;
• Ventilazione, grazie ad impianti meccanici di controllo dell’aria di ricambio e dei valori di umidità e concentrazione di inquinanti;
• Controllo, attraverso sistemi integrati intelligenti per aumentare la qualità dei servizi precedenti e l’efficienza dei componenti di impianto.

I meccanismi di incentivazione per il residenziale

Nel panorama tecnologico attuale serve un’analisi delle opportunità per l’uso di sistemi HVAC negli edifici residenziali. Non potendo più essere solamente un lusso per pochi, l’utilizzo di sistemi di climatizzazione viene incentivato attraverso detrazioni sull’acquisto e l’installazione dei macchinari, così come il sistema di gestione integrata per i sistemi più completi ed evoluti, rendendo questi sistemi accessibili anche per gli utenti medi.

I meccanismi di incentivazione in merito agli impianti di climatizzazione per edifici residenziali sono:

• Detrazione fiscale – Super ecobonus;
• Detrazione fiscale – Ecobonus;
• Incentivo – Conto Termico 2.0.

Attenzione: oggi non è più possibile usufruire della detrazione tramite lo sconto in fattura o tramite la cessione del credito; in questo contesto vi è la possibilità che non si riesca a detrarre totalmente la quota disponibile, a causa dell’impossibilità di trasferire la detrazione applicata all’imposta sul reddito da un anno a quello successivo.

Detrazione fiscale – Super ecobonus

Nel 2023 questo bonus è riservato a:

• Persone fisiche senza attività d’impresa fino a 2 unità immobiliari,
• Soggetti IRPEF e IRES,
• ONLUS

Nei condomini rientrano gli impianti centralizzati e gli impianti autonomi, fino ad un massimo di 2 unità immobiliari per soggetto.

Non si applica alle categorie A/9 non aperte al pubblico, A/1 e A/8.

Sono disponibili le FAQ sul sito dell'agenzia delle entrate

La normativa dice che i proprietari di edifici unifamiliari come prima casa con reddito di riferimento non superiore a 15.000 €, i proprietari di unità immobiliari in edifici composti da almeno due unità immobiliari e gli enti del terzo settore possono richiedere un incentivo in 5 rate annuali di pari importo, per un massimo di due unità a soggetto.

Il Super ecobonus prevede aliquote di detrazione decrescenti per i prossimi anni. Infatti, nel rispetto dei requisiti illustrati, è possibile richiedere una detrazione massima del:

• 90% delle spese fino al 31 dicembre 2023 (le unifamiliari possono richiedere la detrazione al 110% fino al 31/03/2023 se possono dimostrare al 30/09/2022 uno Stato di Avanzamento Lavori al 30%),
• 70% fino a fine 2024,
• 65% a fine 2025,
• 110% fino al 31/12/2025 per i comuni colpiti da sisma.

Il Decreto 14 febbraio 2022 del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE oggi MaSE) impone dei massimali di spesa per tipologia di impianto.

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Nel pdf si parla di detrazione fiscale Ecobonus, Incentivo - Conto termico 2.0, Ventilazione meccanica controllata (VMC) e i riferimenti normativi.