Antincendio
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Incendio Torre dei Moro, Milano: informazioni e prime valutazioni

Domenica 29 agosto un rogo è divampato all'interno della Torre dei Moro in via Antonini a Milano. Salvi condomini presenti al momento all'interno del edificio. Occhi puntati sul rivestimento della facciata.

Nel tardo pomeriggio di domenica 29 agosto un rogo è divampato all'interno della Torre dei Moro in via Antonini a Milano. Tutti salvi i 30 condomini presenti al momento all'interno del edificio, ora si temono crolli alla struttura metallica della facciata.

«Non immaginavo che una torre così prendesse fuoco in mezz’ora. Sembrava di cartapesta, bruciava come una torcia» ha raccontato una inquilina ai giornalisti del Corriere della Sera.

Aperto un fascicolo per disastro colposo, ora si indaga sulle cause dell'incedio. Occhi puntati anche sul rivestimento dell'involucro della facciata.


 

Maxi incendio in un grattacielo di Milano

Alle ore 17.36 di domenica 29 agosto un rogo ha divorato un grattacielo della periferia Sud di Milano. Si tratta dell'incendio della Torre dei Moro, un edificio in calcestruzzo armato sito in via Antonini al civico 32/34.

Un edificio di nuova costruzione a carattere misto, costituito da due piani interrati (autorimesse), un piano fuori terra ad uso commerciale, e i restanti piani ad uso residenziale. Una struttura che raggiunge circa i 60 m di altezza con i suoi 18 piani fuori terra.

Sono circa 60 le famiglie che vivono all'interno dell'edificio. Fortunatamente, tutti salvi i 30 condomini presenti all'interno dell'edificio nel momento in cui è divampato l'incendio.

É proseguito senza interruzione nella notte l’intervento dei vigili del fuoco, impegnati con le autoscale nello spegnimento dei focolai ancora attivi ai piani alti. Prosegue il controllo negli alloggi e prevista la verifica delle strutture.

 

 

Rogo di via Antonini: prime ipotesi sulle cause

L'incedio che ha avvolto l'edificio nella periferia Sud di Milano sembra essere divampato all'interno di un appartamento sito al quindicesimo piano. In poco tempo il rivestimento esterno della facciata ha preso fuoco trasformando l'edificio in una "torcia".

Per il prof. Angelo Lucchini, docente di Architettura tecnica al Politecnico di Milano, è esperto di edifici alti e complessi e di questioni legate alla sicurezza e al fuoco, in una breve intervista rilasciata al Corriere della Sera formula un ipotesi sul perché l'incedio abbia avvolto così velocemente l'edificio: «Posso fare solo delle ipotesi sulla base di quel che vedo e di quel che leggo. Mi viene da dire una cosa: visto che il fuoco pare si sia propagato solo all’esterno, se qualcosa non ha funzionato riguarda esclusivamente l’involucro e in particolare il suo rivestimento. Significa cioè che il sistema di sicurezza interno ha funzionato».

Tutta colpa di un rivestimento inappropriato che non concilia con i requisiti previsti dalle Linea Guida dei VVF: Guida per la determinazione dei “Requisiti di sicurezza antincendio delle facciate negli edifici civili”?

Carlo Cardinali, funzionario dei VVF, ha dichiarato: «l'edificio sicuramente non collasserà perché la struttura centrale in cemento armato non risulta interessata dalle fiamme, a differenza di quella esterna in metallo. Quindi, il rischio concreto è che possa staccarsi la struttura e venire giù».

Le Linee Guida dei VVF hanno oggi in ambito progettuale solo un valore di raccomandazione ma, alla luce di quanto accaduto a Milano, non sarebbe auspicabile un passaggio a livello superiore, da un livello di raccomandazione a un livello di obbligo?

 


Prescrizioni antincendio per le facciate

L’introduzione del SuperBonus110% ha portato a un aumento del ricorso alle soluzioni tecniche di rivestimento a cappotto in facciata che per taluni edifici condominiali richiedono anche il rispetto di prescrizioni antincendio per le facciate in quanto rientrano nelle attività soggette al controllo da parte dei Vigili del Fuoco.

Premesso che tali prescrizioni valgono per tutte le attività soggette a prevenzione incendi, nell’articolo vengono affrontati i temi della reazione al fuoco dei sistemi a cappotto, il quadro normativo, le responsabilità di impresa e progettista e la documentazione che la direzione lavori deve richiedere.

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Come sempre accade in questi casi, anche per l'incendio della Torre dei Moro la Procura di Milano ha aperto un fascicolo per disastro colposo a carico di ignoti. Le indagini sono al momento coordinate dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano insieme al sostituto Pasquale Addesso. L'edificio è sotto sequestro, prioritaria è ora la sua messa in sicurezza.

 

L'involucro della facciata del grattacielo di Milano era in Alucobond

In una dichiarazione rilasciata alla stampa presente sul luogo dell'accaduto, l'amministratore della torre Augusto Bononi ha dichiarato che l'involucro della facciata ventilata era stata realizzata con pannelli di Alucobond: "un pannello composito costituito da due lamine di alluminio accoppiate a un nucleo incombustibile o difficilmente infiammabile, con riempimento minerale", riporta la brochure del prodotto.

In merito alla protezione antincendio, la brochure di prodotto riporta: "Con i nostri pannelli compositi di alluminio offriamo varie soluzioni per rendere gli edifici nuovi o già esistenti a prova di incendio secondo le più recenti linee guida. Testato secondo la EN 13501-1 «Reazione al fuoco».  Raccomandiamo pertanto di associare ALUCOBOND® a un isolamento minerale antincendio incombustibile per facciate ventilate. Questa combinazione non dà luogo a propagazione della fiamma né ad aumenti critici della temperatura e supera anche i requisiti della BR135."

L'amministratore Bononi ha aggiunto inoltre che si stava verificando la possibilità di ripulire e verificare gli ancoraggi delle lastre e dei pannelli di facciata per poter approfittare delle agevolazioni fiscali.

 

 

Torre dei Mori a Milano: cosa sappiamo sulla struttura dell'edificio

Come abbiamo detto in apertura, si tratta di edificio con struttura portante in calcestruzzo armato.

L'edificio, costruito in attuazione a un Piano di Recupero di via Antonini, è stato terminato nel 2011. Il complesso è a carattere misto per un totale di 10.500 mq di slp e 315.000 mc (3.100 mq di superficie produttiva, 2.300 mq di superficie commerciale, 420 mq di superficie terziaria e 3.700 mq di superficie residenziale). Il complesso è costituito da due piani interrati, adibiti ad autorimesse, posti auto, cantine e locali tecnici, da un piano fuori terra adibito ad attività commerciale, da una parte superiore in cui sono state realizzate diverse unità immobiliari.

La torre residenziale di 16 piani raggiunge i 60 metri di altezza.

Una torre dall'architettura particolare: la sua forma richiama quella di una nave, due grandi vele asimmetriche e dinamiche caratterizzano la facciata dell'edificio.

 

Incendio Torre dei Moro a Milano

 

Le forme, i materiali ed i colori della torre invitano al dialogo e la piazza interna elevata riprende la vecchia corte, luogo di incontro e di socialità. L’articolazione delle forme rivela con immediatezza le diverse funzioni interne e, contemporaneamente, accentua l’illusione della sospensione nell’aria, minimizzando l’attacco a terra. Per realizzare lo spazio commerciale a doppia altezza presente nell'attacco a terra dell'edificio, il più possibile libero da elementi strutturali, si è optato per una soluzione “in falso” delle strutture previste al di sopra del piano terra. Il solaio di copertura di quest’ultimo, dello spessore di 80 cm, raccoglie e distribuisce sui pochi pilastri sottostanti l’intero carico, portandolo fino in fondazione. 

Le fondazioni, in corrispondenza dei pilastri della torre, sono costituite da una piastra in c.a. avente uno spessore di 120 cm che poggia su un terreno consolidato mediante colonne jet-grouting a grande diametro. Le opere di fondazione degli altri pilastri sono costituite da travi rovesce e da plinti isolati; quelle dei muri perimetrali, dei setti intermedi, dei vani scala ed ascensori e della vasca di riserva acqua antincendio sono costituite da plinti continui, anch’essi in cemento armato.

La struttura verticale è costituita da muri perimetrali, pilastri e setti intermedi in c.a. ai piani interrati, da pilastri e da setti intermedi in c.a. ai piani fuori terra.

Per le unità immobiliari al di sopra del locale commerciale sono stati utilizzati muri perimetrali ed intermedi in laterizio portante e pilastri in c.a.

I primi cinque orizzontamenti sono realizzati mediante l’utilizzo di lastre prefabbricate tralicciate, alleggerite con blocchi in polistirolo, con getti di completamento in opera, travi e cordoli in c.a.; i successivi presentano pannelli in latero-cemento prefabbricati con getti di completamento in opera. I due orizzontamenti delle unità immobiliari poste al di sopra del locale commerciale, sono eseguiti mediante l’utilizzo di lastre prefabbricate in polistirene autoportanti, armate in fase di produzione con tralicci in acciaio, con getti di completamento in opera.

Le rampe scale sono in conglomerato cementizio armato a solette piene, dimensionate per i sovraccarichi di Legge.

La copertura delle unità immobiliari poste al di sopra del locale commerciale è piana, quella della torre è realizzata mediante l’utilizzo di travetti prefabbricati con blocchi di alleggerimento in laterizio.

Si ringrazia CDM Dolmen per le informazioni sulla struttura dell'edificio


ndr. Articolo in aggiornamento

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