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Installazione di pompe di calore: come incentivare l’intervento

Panoramica sulle possibilità di incentivare la sostituzione o la nuova installazione di pompe di calore che, nell’ambito degli interventi di riqualificazione volti alla decarbonizzazione, sono diventate essenziali, sia come generatori indipendenti sia abbinati a caldaie nei sistemi ibridi, per aumentare l’efficienza di generazione e la quota di energia primaria rinnovabile utilizzata per la produzione di calore.

I sistemi di generazione a pompa di calore si stanno diffondendo sempre più nell’uso comune. Ciò è dovuto alle loro ottime prestazioni, spinti anche dalla presenza di varie incentivazioni in materia di risparmio energetico.

Il vantaggio legato a questo tipo di tecnologia è la capacità di sfruttare il calore contenuto in una sorgente cosiddetta fredda (principalmente aria, acqua o terreno) per scaldare gli ambienti interni di un edificio, andando solamente ad integrare il calore mancante per soddisfare la richiesta.

Sistemi a pompa di calore: classificazione, dimensionamento, vantaggi e svantaggi
Cosa sono e come funzionano i sistemi a pompa di calore? In questo articolo approfondiamo l’argomento, analizzandone tipologie, funzionamento, normativa e quali sono i parametri principali per analizzarne la convenienza e dimensionarle. Entrando nel merito delle diverse classificazioni, vengono evidenziati i vantaggi e gli svantaggi di tali sistemi, con un occhio ai fattori che ne influenzano l’efficienza, per orientarne la scelta ed il corretto dimensionamento.
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In particolare, i bonus incentivanti per questa categoria di generatori sono quattro: il Bonus Casa, l’Ecobonus, il Conto Termico ed il Superbonus.
Oltre ai vantaggi fiscali, è evidente che la realizzazione di un impianto termico ecologico e sostenibile, attraverso pompe di calore, consenta di ottenere importanti vantaggi ambientali.

Tra gli interventi di riqualificazione e risparmio energetico su edifici esistenti, viene agevolata anche l’installazione di pompe di calore o impianti geotermici a bassa entalpia.
Possono rientrare nei bonus disponibili le seguenti tipologie di pompe di calore:

  • aria-acqua;
  • acqua-acqua;
  • aria-aria;
  • geotermiche;
  • sistemi ibridi composti da pompa di calore ed altro generatore idoneo.

Tali sistemi hanno costi e campi di applicazione differenti, sia per quanto riguarda le esigenze dell’utenza, sia per il contesto del sito. Si consiglia di affidarsi sempre a esperti del settore per la progettazione e l’installazione.

L’Ecobonus è una forma di detrazione fiscale che prevede la possibilità di recuperare una parte delle spese sostenute. Si hanno a disposizione due quote: il 50% del cosiddetto “Bonus casa” e il 65%.

Il Superecobonus, invece, permette di accedere a una detrazione fino al 90%, a condizione che sia soddisfatto il requisito del doppio salto di classe con la somma degli interventi effettuati.
Un altro incentivo, dedicato principalmente agli edifici delle Pubbliche Amministrazioni, ma aperto anche alle imprese e ai soggetti privati è contenuto nel D.M. 16/02/2016, che disciplina l’erogazione da parte del GSE di un rimborso del 65% a seguito di una spesa già sostenuta.

Bonus casa 50%

Il bonus è previsto per i casi generici di ristrutturazione edilizia. Esso prevede una detrazione in 10 rate annuali di uguale importo, fino ad un totale del 50% della spesa sostenuta a fronte di lavori eseguiti su abitazioni o su parti comuni di edifici residenziali.
L’importo massimo detraibile per tutte le spese di ristrutturazione è di 96.000 € per ciascuna unità immobiliare, fino al 31 dicembre 2024, come indicato sulla Guida “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” dell’Agenzia delle Entrate. Sono ammessi tra i beneficiari tutti i contribuenti assoggettati all’imposta IRPEF E IRES.

Ecobonus 65%

Si tratta sempre di una detrazione fiscale in 10 rate annuali di uguale importo per un totale del 65% della spesa totale sostenuta.

Sono oggetto di detrazione le spese relative a:

  • Disinstallazione e smaltimento dell’impianto termico esistente;
  • Fornitura e installazione delle strumentazioni - termiche, elettriche ed elettroniche - e delle opere idrauliche e/o murarie necessarie alla messa in funzione del nuovo impianto;
  • Interventi realizzati su sistemi di accumulo, trattamento dell’acqua, monitoraggio, regolazione ed emissione;
  • Prestazioni professionali relative agli interventi realizzati.

L’accesso al bonus è riservato ad interventi di riqualificazione energetica su edifici (abitazioni, uffici, negozi) dotati di impianto di riscaldamento; è necessario, quindi, che vi sia una vera e propria sostituzione dell’impianto esistente – caldaia o generatore – con un sistema a pompa di calore ad alta efficienza.

In questo caso viene richiesto di portare evidenza della dismissione e del corretto smaltimento del sistema esistente. Non è possibile, pertanto, beneficiare di questo bonus se l’edificio esistente non è già provvisto di un impianto di riscaldamento. Possono usufruire della detrazione anche gli interventi che prevedono dei sistemi ibridi, costituiti da una pompa di calore integrata con una caldaia ad alto rendimento o condensazione.

Chi può usufruire della detrazione? Tutti i contribuenti residenti e non, anche se titolari di reddito d’impresa, proprietari dell’immobile su cui viene effettuato l’intervento.
L’importo massimo detraibile è di 30.000 euro, come descritto nella Guida “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” dell’Agenzia delle Entrate

Purtroppo, oggi non è più possibile usufruire della detrazione tramite lo sconto in fattura o tramite la cessione del credito; in questo contesto vi è la possibilità che non si riesca a detrarre totalmente la quota disponibile, a causa dell’impossibilità di trasferire la detrazione applicata all’imposta sul reddito da un anno a quello successivo.

Per gli interventi su edifici condominiali che nel complesso portano ad un aumento minimo di due classi energetiche, la detrazione fiscale al disponibile è al 90% in 4 quote annuali.
In particolare, sulle parti comuni degli edifici, si incentiva la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi.

Superbonus

Nel 2023 questo bonus è riservato a:

  • persone fisiche senza attività d’impresa fino a 2 unità immobiliari;
  • soggetti IRPEF e IRES;
  • ONLUS

Solo nei condomini

  • la totalità delle parti comuni;
  • parti private fino a 2 unità immobiliari.

Non si applica alle categorie A/9 non aperte al pubblico, A/1 e A/8.

Sono disponibili le FAQ sul sito dell'Agenzia delle Entrate

La normativa dice che i proprietari di edifici unifamiliari come prima casa con reddito di riferimento non superiore a 15.000 €, i proprietari di unità immobiliari in edifici composti da almeno due unità immobiliari e gli enti del terzo settore possono richiedere un incentivo in 5 rate annuali di pari importo, per un massimo di due unità a soggetto.

Il super ecobonus prevede aliquote di detrazione decrescenti per i prossimi anni. Infatti, nel rispetto dei requisiti illustrati, è possibile richiedere una detrazione massima del

  • 90% delle spese fino al 31 dicembre 2023 (le unifamiliari possono richiedere la detrazione al 110% fino al 31/03/2023 se possono dimostrare al 30/09/2022 uno Stato di Avanzamento Lavori al 30%);
  • 70% fino a fine 2024;
  • 65% a fine 2025;
  • 110% fino al 31/12/2025 per i comuni colpiti da sisma.

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