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La copertura sospesa del nuovo stadio della Juventus a Torino

L’articolo presenta il “Nuovo Stadio Juventus” che sostituisce, dopo diciannove anni di attività, lo stadio “Delle Alpi” di Torino costruito per i mondiali di calcio degli anni ’90. Il nuovo stadio è stato progettato secondo le più moderne normative in materia di edifici pubblici e sportivi, per una capienza di 41.000 spettatori.

Sommario
L’articolo presenta il “Nuovo Stadio Juventus” che sostituisce, dopo diciannove anni di attività, lo stadio “Delle Alpi” di Torino costruito per i mondiali di calcio degli anni ’90. Il nuovo stadio è stato progettato secondo le più moderne normative in materia di edifici pubblici e sportivi, per una capienza di 41.000 spettatori.

1. Sintesi delle opere strutturali
La soluzione strutturale è caratterizzata da una copertura a quota +33.00m in acciaio sospesa da quattro stralli collegati a due cavalletti d’ancoraggio formati da due colonne configurate ad “A” e da sei stralli in fune ancorati ad una fondazione a gravità (Figura 1).


Figura 1: Vista interna della struttura del nuovo stadio della Juventus

Vengono illustrate le soluzioni concettuali architettoniche e strutturali adottate in fase di progettazione e descrive i metodi operativi di esecuzione e montaggio in cantiere. Le attività di analisi e verifica delle strutture sono state integrate da prove sperimentali in galleria del vento.
Il sistema strutturale è formato da: sistema di fondazioni, strutture delle tribune e copertura sospesa in acciaio (struttura principale e travi secondarie).

1.1 Sistema di fondazioni
Sono di seguito brevemente descritti i sistemi di fondazione dei telai principali delle tribune e il sistema di fondazione della struttura strallata di copertura composto da:
- Blocchi zavorra interno campo;
- Blocchi ancoraggio area Nord e Sud;
- Basamenti pennoni.

1.1.1 Rilevati e fondazioni dei telai principali
Il rilevato strutturale previsto dal progetto è composto da diversi livelli successivi, indicati come A, B, C e D e mostrati in Figura 2, aventi le seguenti caratteristiche e funzioni:
• strato D: costituente il corpo del rilevato, presenta lo spessore maggiore; realizzato fino a 1.2 m al di sotto del piano di fondazione delle tribune e con una bassa deformabilità, costituito parzialmente da materiali provenienti dalla frantumazione dei calcestruzzi del “vecchio stadio”, modulo di piastra Md ≥50 MPa;
• strati B e C: hanno spessore rispettivamente di circa 0.25 m e 1.0 m e caratteristiche di addensamento crescenti verso l’alto, strato B modulo di piastra Md ≥ 80 MPa, strato C modulo di piastra Md ≥60 MPa;
• strato A, costituisce il riempimento al di sopra delle fondazioni e lo strato di posa delle pavimentazioni, modulo di piastra Md ≥50 MPa.


Figura 2: Schematizzazione della stratigrafia del terreno sotto le tribune

Le travi di fondazione dei telai principali erano previste (e sono state parzialmente realizzate zona Est, Nord e Sud), su rilevati strutturali con quota a partire da 0.00 (quota campo). Nell’area Ovest le travi di fondazione sono state invece realizzate su trincee di magrone/colonne jet grouting in quanto il periodo dell’anno in cui si dovevano realizzare i rilevati strutturali era quello invernale in cui sicuramente si avrebbero avuti problemi di neve, gelo e disgelo con impossibilità di realizzare tali rilevati come previsto in progetto esecutivo con moduli di piastra sufficienti o tempistiche di posa/realizzazione rilevati troppo “dilatate” e non compatibili con il cronoprogramma generale.

1.1.2 Blocchi zavorra interno campo:
Blocchi massivi in cemento armato realizzati nei quattro angoli interni dello stadio in corrispondenza degli angoli del campo di dimensioni pari a circa 16 m x 12 m x 5 m di altezza con forma tronco piramidale, con funzione di zavorra antisollevamento.

1.1.3 Blocchi ancoraggio area Nord e Sud:
Per i blocchi di ancoraggio dei tiranti della copertura dello stadio a Nord e Sud, soggetti a significativi carichi orizzontali e carichi verticali verso l’alto, si sono realizzate fondazioni a T rovescio con impronta 13 m x 27 m, con un dente posto al di sotto nell’area anteriore, in grado di mobilitare una rilevante azione passiva del terreno (Figura 3 e Figura 4). Tale dente è composto da un pozzo di diametro circa 6.50 m con colonne jet grouting Ø 1300 mm. Il blocco è stato dimensionato in modo da garantire la stabilità a scorrimento e contenere gli spostamenti entro il limite di pochi centimetri.


 

Figura 3: Sistema di posizionamento provvisorio delle piastre di collegamento degli stralliFigura 4: Ancoraggi degli stralli alla fondazione

1.1.4 Basamenti pennoni:
Il blocco di fondazione di ciascun pennone è stato realizzato su fondazioni profonde, costituite da colonne jet-grouting, di lunghezza 9 m e diametro 800 mm, 12 m e diametro 1300 mm, al fine di contenere la dimensione del plinto, la profondità di posa e le deformazioni verticali. Al di sopra del “blocco in jet grouting” è stato realizzato un plinto in cemento armato costituito da un blocco inferiore cilindrico all’interno del quale si trovano le teste delle colonne jet in carpenteria metallica e un blocco tronco piramidale in cemento armato con barre dywdag post tese, nel quale è stato inserito il trespolo utile al sollevamento dei pennoni e la sede dove è collocata la sfera dei pennoni.

Il presente articolo è tratto da COSTRUZIONI METALLICHE - Luglio Agosto 2011

NELL'ARTICOLO COMPLETO:
Le tribune;
Il sistema strutturale di copertura;
I modelli matematici e le analisi condotte;
L'analisi sperimentale in galleria del vento;
La procedura di montaggio, materiali e computo.