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Laurea in ingegneria: l'80% dei "triennali" prosegue con la magistrale

Il Centro Studi della Fondazione CNI ha prodotto un rapporto per fare il punto della situazione a 25 anni dall'introduzione del "sistema 3+2". Circa 8 studenti su 10, una volta terminata la triennale, scelgono di proseguire con la specialistica. Tra i nuovi immatricolati, l'indirizzo più seguito è quello di Ingegneria Industriale, scelto da più del 50% degli studenti.

In continuo aumento il numero di donne laureate in ingegneria: 26.3% tra quelli di primo livello

Sono passati quasi 25 anni da quando, con l’entrata in vigore del decreto 509/99 del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifico-Tecnologica, l’ordinamento universitario venne completamente riformato con l’introduzione del cosiddetto sistema “3+2” che prevedeva la creazione delle lauree di primo livello dopo i primi 3 anni di studi universitari. In seguito, col Dpr. 328/2001 anche gli Albi professionali vennero modificati con l’istituzione della sezione B riservata ai laureati di primo livello. A distanza di questo notevole lasso di tempo, il Centro Studi della Fondazione CNI ha prodotto un rapporto, curato dal dott. Emanuele Palumbo, per fare il punto della situazione.

Il primo elemento da sottolineare è che l’universo dei laureati di primo livello è di non semplice quantificazione, dal momento che una quota superiore all’80%, una volta conseguito il titolo, prosegue il percorso universitario iscrivendosi ad un corso di laurea magistrale. Di conseguenza, va evidenziato che i poco più di 200mila laureati che, in base alla stima effettuata nell’indagine, costituiscono la popolazione con una laurea di primo livello in ingegneria quale titolo di studio più “elevato” (laddove i laureati magistrali negli stessi indirizzi superano il milione di unità), comprendono anche gli iscritti ai corsi di laurea magistrale. Considerata la recente istituzione del titolo, quasi i due terzi dell’universo dei laureati di primo livello hanno un’età inferiore ai 35 anni.

Parlando di immatricolazioni, dopo il picco fatto registrare nell’anno accademico 2019/20, da tre anni queste segnano il passo e si attestano poco sotto le 46mila unità. Dei nuovi immatricolati del 2021/22, oltre la metà si sono iscritti ad un corso di laurea della classe L-9 Ingegneria Industriale, mentre un ulteriore 35% ha optato per un corso della L-8 Ingegneria dell’informazione. Solo il 12% ha invece scelto un percorso universitario del settore civile ed ambientale, in linea col trend degli ultimi anni. La tendenza è confermata anche dall’esame dei dati relativi ai laureati di primo livello. Nel 2020 quasi il 53% dei laureati ha conseguito un titolo di laurea della classe L-9 Ingegneria industriale e circa un terzo si è laureato invece nella classe L-8 Ingegneria dell’informazione. Solo tre laureati su 20 hanno conseguito invece un titolo del settore civile.

Va detto che, nel complesso, il numero di laureati di primo livello in ingegneria appare in costante aumento: nel 2020 hanno conseguito il titolo di laurea 28.659 studenti, laddove, solo 5 anni prima, la quota era inferiore alle 25mila unità. In continuo aumento risulta il numero di donne laureate in ingegneria: toccano il 26,3% dei laureati di primo livello e la quota aumenta fino al 46% tra i laureati in Scienze e tecniche dell’edilizia.

IN ALLEGATO È POSSIBILE SCRAICARE LA NOTA INTEGRALE DI CNI.

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