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Le regole del gioco. L’Atecap punta sulla legalità e sul rispetto delle regole come strumento imprescindibile per uscire dalla crisi

L’Atecap punta sulla legalità e sul rispetto delle regole come strumento imprescindibile per uscire dalla crisi

Il calcestruzzo, insieme ad altri prodotti che attengono al settore delle costruzioni, è dal legislatore indicato come esposto maggiormente al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. Da qui la semplificazione che quel prodotto, come il settore che alimenta, cioè le costruzioni, è sinonimo di illegalità. É vero tutto ciò?


Da tempo l'interesse dei produttori di calcestruzzo, e per essi dell’Atecap, non è focalizzato a dare una risposta a tale interrogativo (sarebbe facile, ma forse poco credibile, una risposta negativa) quanto, invece, a capire gli scenari che si muovono intorno ai siti di produzione e cercare di conoscere i personaggi (noti o ignoti, visibili o invisibili) che vi appaiono per poter attuare con maggiore incisività una strategia di contrasto e di denuncia di situazioni al limite della legalità.
Su questa strada si è mossa da sempre l’Atecap. L'Associazione ha messo al centro della sua mission la legalità consapevole del fatto che il mercato deve essere garantito dall'esistenza e dall'osservanza di regole da parte di tutti i soggetti che vi accedono. Solo in questo modo si realizza la par condicio e si tutela il diritto inalienabile che hanno gli operatori a poter svolgere la loro attività in maniera trasparente.
Questo chiedono i produttori di calcestruzzo aderenti all’Atecap: lavorare in un contesto nel quale tutti rispettino le regole sanzionando ed emarginando, conseguentemente, chi cerca scorciatoie.
Su questo fronte è opinione diffusa e condivisa, non solo fra gli addetti ai lavori, che vi siano molte criticità dovute anche alla circostanza che il luogo di destinazione del calcestruzzo è un “mondo particolare” dove non sempre è chiaro il confine delle competenze e delle responsabilità di chi vi opera. Questa opacità è l'humus ideale per chi vuole attuare comportamenti in spregio alle normative vigenti. Questo l'ambito di intervento su cui negli ultimi mesi l’Atecap ha focalizzato l'attenzione, mettendo in campo un Gruppo di Lavoro ad hoc allo scopo di dare maggiore impulso al tema della legalità.
Duplice è la finalità che si intende perseguire.
La prima consiste nel procedere a una rivisitazione della normativa che disciplina competenze e responsabilità di tutti i soggetti che a vario titolo sono parti nella filiera delle costruzioni (committenza, progettazione, produzione di calcestruzzo, direzione dei lavori, laboratori di prova, collaudatori ed altro ancora) nonché del sistema sanzionatorio.
La seconda consiste nel dare evidenza, sul piano dell’eticità dei comportamenti, ai produttori di calcestruzzo.
Sul primo punto, in sintonia con gli orientamenti del Gruppo di Coordinamento dell’Osservatorio sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato, il Gruppo di Lavoro dell’Atecap ha elaborato un documento nel quale sono contenute proposte in merito sia alle competenze e alle responsabilità degli addetti ai lavori nel settore delle costruzioni sia al ridisegno della qualificazione giuridica da dare alle ipotesi di violazione della normativa con il conseguente riordino del sistema sanzionatorio. É intenzione dell’Atecap aprire su tale documento un confronto con le altre Associazioni di categoria della filiera (in tal senso, è già stata trovata un’intesa con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e sono in corso contatti con i Sindacati di categoria) per condividere una linea strategica da rappresentare nei competenti “luoghi decisionali”. Nell'approccio al tema è della massima importanza tener presente la sicurezza delle costruzioni che il sistema deve garantire e la legalità quale condizione indispensabile per operare in un libero mercato.
Sul secondo punto il Gruppo di Lavoro Legalità dell’Atecap ha elaborato un documento contenente “Linee guida per la qualificazione dell’affidabilità etica dei partner commerciali”, il quale è stato approvato dall'Assemblea dei soci del 20 giugno. Lo scopo che persegue il documento è “ridare” credibilità al settore del calcestruzzo chiamando a raccolta i propri associati e imponendo loro di adottare procedere interne di qualifica dei fornitori e dei clienti con la finalità di valutarne i comportamenti etici e con la conseguenza di non iniziare o di interrompere i rapporti commerciali ove non risultassero idonei rispetto ai processi di qualifica. Ulteriore scopo è quello di mitigare (l'auspicio è di eliminare) il rischio di relazioni commerciali con soggetti facenti parte di organizzazioni criminali oppure con soggetti coinvolti nella commissione di alcuni dei più gravi reati rilevanti ai fini della legge 231/2001, in ciò collaborando con le Autorità dello Stato preposte alla prevenzione e alla repressione della criminalità.
Con l'adozione delle Linee guida l’Atecap ha indubbiamente aumentato l'armamentario delle disposizioni che impongono alle Aziende associate comportamenti trasparenti e orientati alla qualità del prodotto e alla osservanza delle vigente normativa di settore allo scopo di presentare (e dare certezze) al mercato delle costruzioni produttori qualificati e affidabili.
É un ottimo assist per poter chiedere l'iscrizione nelle “white list” e l'applicazione delle misure premiali previste nel provvedimento noto come “rating di legalità”.