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Nuove linee guida per sicurezza ponti: apertura agli ingegneri liberi professionisti

È grande la soddisfazione dell'Ordine degli Ingegneri di Roma dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle nuove Linee Guida per la sicurezza dei ponti: Dopo il ricorso al Tar del Lazio, accolto in pieno, c'è il pieno riconoscimento delle competenze degli ingegneri liberi professionisti, dato che i laboratori autorizzati potranno effettuare le prove non distruttive in situ "in aggiunta" e non "in sostituzione" ai soggetti già legittimati.


"Le nuove linee guida un passo in avanti nell'affermazione del ruolo dei professionisti tecnici"

Le nuove "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 196 del 23 agosto 2022, rappresentano un pieno riconoscimento delle competenze degli ingegneri liberi professionisti grazie alle azioni intraprese dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.

L'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma aveva promosso un ricorso al Tar del Lazio, accolto in pieno con la sentenza  n. 03132/2022,  pubblicata il 18.3.2022, per l’annullamento delle “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”, approvate dall'Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in data 17 aprile 2020, laddove, paragrafo I.8 , si prevedeva che “… le prove ed i controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti di cui alla Circolare 03 dicembre 2019 n. 633/STC e s.m.i., devono essere effettuate e certificate da un laboratorio di cui all'articolo 59 del DPR 380/2001 e s.m.i., dotato di specifica autorizzazione, ove prevista”.

Il TAR Lazio aveva ritenuto, come sostenuto dall'Ordine romano, che la norma primaria (art. 59 d.P.R. n. 380/2001) non prevedesse alcuna riserva di competenza in favore dei laboratori per le prove non distruttive sulle costruzioni esistenti, ma che contemplasse la mera possibilità che i suddetti laboratori fossero autorizzati, ove in possesso dei requisiti di legge, ad effettuare le prove non distruttive in situ su strutture esistenti, “in aggiunta” ai soggetti già legittimati a svolgere tali accertamenti e non “in sostituzione” di questi. Nella medesima sentenza il Collegio giudicante aveva annullato i paragrafi 8.5.3, 11.2.2 e 11.2.5.3 delle NTC 2018 nelle parti in cui si prevedeva, per l'effettuazione dei prelievi la riserva ai laboratori, restituendo così ai professionisti ingegneri le competenze erose dai provvedimenti precedenti.

 

Nuove linee guida per sicurezza ponti: apertura agli ingegneri liberi professionisti

 

Anche a seguito della sentenza del TAR del Lazio il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, MIMS, ha ritenuto opportuno adottare delle nuove Linee Guida. In quest'ultima versione (G. U. n. 196 del 23 agosto 2022 del Decreto 1 luglio 2022, n. 204 del MIMS) il controverso paragrafo 1.8 “Laboratori di prova” è stato revisionato, recitando quanto segue: “Ai fini delle applicazioni di cui alle presenti Linee Guida per le verifiche di sicurezza ed eventuale progettazione di interventi a seguito della definizione della Classe di attenzione, le prove distruttive sui materiali da costruzione di cui alla Circolare 08 settembre 2010, n. 7617/STC s.m.i., le prove di laboratorio sulle terre e sulle rocce di cui alla Circolare 08 settembre 2010, n. 7618/STC s.m.i sono effettuate e certificate da un laboratorio di cui all’articolo 59 del DPR 380/2001 e s.m.i., dotato di specifica autorizzazione.", dando quindi la possibilità agli Ingegneri di eseguire tutte le prove non distruttive ed i monitoraggi. Inoltre, in base all’annullamento del paragrafo 8.5.3 effettuato con la citata sentenza del TAR Lazio, lo stesso prelievo dei campioni può essere effettuato dal tecnico incaricato.

L'azione intrapresa dalla Consiliatura precedente e dal suo Presidente Carla Cappiello ha portato a questo risultato”- afferma Massimo Cerri, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma- “Nonostante la normativa appaia sempre complessa nell'interpretazione, in quanto fa riferimento a tre diversi livelli di approfondimento, per le cui indagini ci si attiene completamente alle NTC del 2018,  le nuove Linee Guida rappresentano un passo avanti verso l'affermazione del ruolo dei professionisti tecnici, per cui l'Ordine di Roma da sempre si batte e sempre continuerà a farlo