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Personale di installazione di sistemi di ancoraggio: i compiti dell’installatore secondo la norma UNI 11900

La norma UNI 11900 definisce i requisiti relativi all'attività professionale dell’"Installatore di sistemi di ancoraggio", cioè di coloro che si occupano professionalmente del montaggio, dello smontaggio e delle ispezioni del sistema di ancoraggio di cui alla UNI 11560.

Installatore di sistemi di ancoraggio: responsabilità, requisiti e compiti secondo la UNI 11900

'Linea vita’ è la dicitura normalmente utilizzata per indicare in maniera sbrigativa l’insieme dei dispositivi che servono ad impedire la caduta di chi svolge lavori in altezza. Accezione tanto generica quanto efficace, perché richiama immediatamente la gravità dei danni che ci si può procurare in caso di caduta.

Volendo utilizzare la terminologia corretta, la norma UNI 11560 riportale definizioni che permettono di identificare le diverse componenti di cui si compone un sistema di protezione dalle cadute, e in particolare il sistema di ancoraggio ed il sistema di protezione individuale dalle cadute.

Il sistema di ancoraggio è definito come una configurazione di ancoraggi a cui può essere collegato il sistema di protezione individuale dalle cadute, ed è fissato ad una componente di carattere strutturale, quale una trave o una parete.

Il sistema di protezione individuale dalle cadute è definito come assemblaggio di componenti destinati a proteggere l'utilizzatore contro le cadute dall'alto, e comprende un dispositivo di presa del corpo (ad esempio una cintura o una imbragatura) e un sistema di collegamento, raccordabile al sistema di ancoraggio.

La norma UNI 11560 stabilisce i criteri per la scelta, la configurazione, l'installazione e l'uso dei sistemi di ancoraggio in copertura, e fornisce anche indicazioni per la progettazione, le ispezioni e la manutenzione dei sistemi stessi.

Pubblicata nel 2022, la norma UNI 11560 stabilisce lo stato dell’arte relativamente ai sistemi di ancoraggio, e rappresenta la base che ha permesso di stabilire i requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità che relativi all'attività professionale dell'installatore di sistemi di ancoraggio, che sono riportati nella norma UNI 11900, pubblicata lo scorso febbraio.

Impianto di sicurezza EN 11578 - Tipo C

Le tipologie di sistemi di ancoraggio

La UNI 11900 definisce i requisiti relativi all'attività professionale dell'installatore di sistemi di ancoraggio permanenti in copertura, ossia la figura professionale che effettua il montaggio, lo smontaggio e le ispezioni del sistema di ancoraggio di cui alla UNI 11560, ed in particolare le seguenti tipologie:

  • ancoraggi lineari;
  • ancoraggi puntuali;
  • sistemi di ancoraggio lineare;
  • sistemi di ancoraggio puntuale;
  • sistemi di ancoraggio combinato.

Per ogni tipologia sono riportate indicazioni relative al supporto, al fissaggio, alle giunzioni tra elementi ed esempi di applicazioni con i dettagli realizzativi critici.

Le figure professionali previste

Tre sono le figure professionali in cui la norma UNI 11900 suddivide l’installatore di sistemi di ancoraggio, a cui fanno riferimento tre livelli di cui alla classificazione QNQ (Quadro Nazionale delle Qualifiche):

  • installatore base, livello 3;
  • installatore intermedio, livello 4;
  • installatore avanzato, livello 5.

I compiti delle diverse figure hanno una base comune a tutte le specializzazioni, ovvero un insieme di attività che ognuno deve essere in grado di eseguire avendone conoscenza e disponendo delle abilità materiali e cognitive per portarla a compimento.

Dispositivo di ancoraggio EN 11578 - Tipo A

I compiti comuni dell’installatore di sistemi di ancoraggio

I compiti dell’installatore base comuni a tutte le figure professionali e riguardano 5 filoni di attività che hanno inizio con la pianificazione delle attività di posa, svolta sulla base delle risultanze del sopralluogo in cantiere e della verifica di congruità tra lo stato di fatto ed il progetto di installazione, la documentazione relativa alla sicurezza e alle altre indicazioni relative alla cantierabilità.

Un secondo compito riguarda l’organizzazione del lavoro e del cantiere, cioè la predisposizione degli spazi e delle attrezzature in modo da salvaguardare l’incolumità di tutti gli operatori che opereranno in cantiere.

L’organizzazione del cantiere comprende le attività di sopralluogo iniziale per la valutazione delle condizioni operative di lavoro, degli spazi da dedicare allo stoccaggio dei materiali e dei rifiuti e la verifica relativa alla necessità di eventuali opere provvisionali necessarie allo svolgimento delle lavorazioni.

Il controllo della struttura di supporto è la fase in cui si analizza il tipo di supporto e si individua le soluzioni appropriate per rispettare le indicazioni progettuali. Questa attività può comportare la rimozione dello strato di isolante per raggiungere la struttura di supporto/piano di posa.

Il passo successivo è la posa del sistema di ancoraggio, da eseguirsi secondo le specificità della copertura, dopo avere verificato la congruenza delle indicazioni progettuali con le effettive condizioni di posa. L’installazione avviene sulla scorta delle indicazioni riportate nelle schede tecniche e nel manuale del fabbricante del sistema di ancoraggio, utilizzando le attrezzature e gli strumenti consigliati. Le fasi di montaggio vengono documentate anche fotograficamente con particolare attenzione alle parti che non saranno più visibili a lavori ultimati e alle eventuali variazioni rispetto a quanto riportato nella documentazione progettuale.

Terminate le operazioni di posa e pulizia, avviene l’ispezione al montaggio del sistema di ancoraggio, che comporta il controllo della documentazione del sistema di ancoraggio dopo il montaggio, verificando che siano presenti i documenti a corredo dell’installazione e che siano state compilate le parti di competenza del posatore, quali la dichiarazione di corretta posa del sistema.

Dispositivo di ancoraggio EN 11578 - Tipo C

I compiti dell’installatore intermedio

Oltre a quanto sopra riportato, il posatore intermedio si distingue per svolgere anche l’attività di ispezione periodica del sistema di ancoraggio. L’ispezione periodica si compone di più fasi, che comprendono il controllo della documentazione del sistema di ancoraggio, il controllo del sistema di ancoraggio tramite ispezione visiva e tramite misurazioni quali il tensionamento delle funi ed il tiraggio dei bulloni. L’ispezione periodica comprende anche il controllo della struttura di supporto e degli ancoranti, volto a verificare che permangano che condizioni di efficienza e integrità degli elementi di supporto e che non siano insorti fenomeni di ammaloramento o degrado che ne riducano le caratteristiche strutturali.

I compiti dell’installatore avanzato

Oltre a quanto sopra riportato, il posatore avanzato interviene anche nell’attività di sostituzione/ripristino del sistema di ancoraggio, occupandosi del reperire dispositivi/sistemi analoghi a quelli preesistenti che installa secondo le modalità stabilite dal fabbricante del dispositivo in ripristino/sostituzione. L’attività è completata da una nuova verifica funzionale del sistema di ancoraggio e la compilazione della documentazione pertinente del sistema di ancoraggio.

L’installatore avanzato ha anche il compito di eseguire l’ispezione straordinaria del sistema di ancoraggio, che riguarda l’esame della documentazione del sistema di ancoraggio, e si assicura che il sistema di ancoraggio abbia mantenuto le caratteristiche prestazionali iniziali. Qualora dalle verifiche emergano non conformità, analizza le caratteristiche dei dispositivi che devono essere ripristinati/sostituiti, anche avvalendosi di un progettista di sistemi di ancoraggio, ed individua gli interventi necessari al ripristino delle caratteristiche prestazionali del sistema di ancoraggio.

La norma UNI 11900 stabilisce inoltre delle linee guida per la valutazione della conformità relativa ai risultati dell'apprendimento, con specifico riferimento al processo di certificazione di terza parte (anche detto "esame di certificazione"), in conformità alla UNI CEI EN ISO/IEC 17024. La norma infatti riporta i requisiti di accesso all’esame di certificazione, espressi in termini di formazione formale e non formale che si combinano con i requisiti di esperienza maturati dall’installatore che intende ottenere la certificazione.

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