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Personale di posa in opera delle coperture discontinue: la certificazione del posatore secondo la norma UNI 11418

La norma UNI 11418-1 definisce le modalità per la certificazione del "Posatore di manti di copertura discontinui", cioè di coloro che si occupano professionalmente dell'applicazione di prodotti per la realizzazione di manti di copertura discontinui, in forma di tegole, piccoli elementi o lastre o pannelli.

La norma UNI

Le attività svolte dal posatore di coperture discontinue sono state trattate in un altro articoloPersonale di posa in opera delle coperture discontinue: i compiti del posatore secondo la norma UNI 11418-1”.

Descritti i compiti che deve assolvere il personale di posa, dopo averli declinati nelle attività che questi compiti comportano, la norma identifica le conoscenze, abilità e competenze che il posatore deve possedere per potere svolgere al meglio tali attività.

 

Le conoscenze del posatore

Le conoscenze sono l’insieme di nozioni generali e specifiche che il posatore apprende per mezzo della formazione. Le conoscenze possono essere il frutto di attività formative realizzate da enti/istituzioni d’istruzione e formazione riconosciuti dall’autorità competente, oppure realizzate da strutture diverse competenti in materia di coperture. Le conoscenze possono anche derivare dall’apprendimento informale, cioè da esperienze maturate nel corso delle attività lavorative o nel tempo libero.

Tra le conoscenze comuni a tutte le specializzazioni troviamo quelle relativa alla normativa di settore, ai tipi di supporto e alla sua preparazione, alla predisposizione e posa dei diversi manti di copertura, alle attrezzature e tecnologie per la preparazione e posa delle coperture oltre quelle sulla sicurezza sul luogo di lavoro.

 

La certificazione del posatore

La UNI 11418-1 definisce le modalità con cui avviene la valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento, ovvero il processo che conduce alla qualifica o alla certificazione del posatore.

Come indicato della Legge 14 gennaio 2013, n. 4, “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”, la “certificazione di conformità alla norma tecnica UNI” è rilasciata dagli organismi di certificazione delle persone, che operano in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024, accreditati da Accredia per lo specifico settore di competenza.

Per ottenere la certificazione, un posatore deve presentare la propria domanda ad un organismo di certificazione, corredata da documentazione che attesti l’esperienza maturata nella specifica attività e la formazione che ha seguito. La norma UNI 11418-1 non indica specifici requisiti per l’accesso alla certificazione, ma spetta all’organismo valutare il "curriculum vitae" del posatore, eventualmente integrato da documentazioni comprovanti le attività lavorative e formative dichiarate dal candidato, e stabilire che questi abbia i requisiti per sostenere l’esame di certificazione.

Se la domanda è accettata, il posatore deve superare un esame che è normalmente composto di tre prove:

  • esame scritto per la valutazione delle conoscenze, normalmente tramite domande a risposte chiuse, nel quale per ogni domanda vengono proposte almeno 3 risposte delle quali 1 sola è corretta;
  • esame orale: necessario per approfondire eventuali incertezze riscontrate nella prova scritta e/o per approfondire il livello delle conoscenze acquisite dal candidato;
  • prova pratica e simulazioni di situazioni reali operative attinenti all’attività professionale, costituite da un insieme di operazioni attraverso cui, oltre alle abilità e competenze acquisite dal candidato, se ne valutano anche le capacità relazionali/comportamentali.

Prezioso supporto per la valutazione nello svolgimento della prova pratica è costituito dalla norma UNI 11418-2Coperture discontinue - Qualifica dell’addetto alla posa in opera delle coperture discontinue -Parte 2: Linea guida ed istruzioni per la posa in opera”, che propone numerosi esempi di corretta posa per i diversi tipi di manto di copertura. Questa norma costituisce il termine di paragone con cui l’esaminatore valuta la correttezza della modalità operativa del posatore, confrontando come ha svolto la prova di esame rispetto a quanto indicato dalla norma.

La linea guida per la posa in opera definisce lo stato dell’arte delle lavorazioni ed illustra la modalità corretta con cui deve essere svolta l’attività di installazione del manto di copertura. Non è esclusa la possibilità di soluzioni operative o realizzative diverse, ma sono accettate solo se il posatore riesce a dimostrare che abbiamo almeno la stessa efficacia.

Dalla esperienza emersa nella conduzione degli esami di certificazione è emerso che il posatore è talvolta abituato ad adottare soluzioni tecniche alternative, ma di fronte alla richiesta di motivarne l’adozione non riesca a produrre una giustificazione. 

È frequente la tendenza a difendere il proprio operato con la sentenza: ma io ho sempre fatto così!

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