Personale di posa in opera delle coperture discontinue: i compiti del posatore secondo la norma UNI 11418-1

Il manto di copertura discontinua e le sue molteplici funzioni

I manti di copertura discontinua sono un elemento edilizio a cui nel tempo sono state richieste un numero crescente di prestazioni. Se per molti secoli la sua funzione era essenzialmente la tenuta all’acqua, ora i manti di copertura forniscono prestazioni quali l’isolamento termico, la tenuta all'aria e al vapore acqueo.

L’ottenimento di queste prestazioni richiede conoscenze relative alle caratteristiche e alle proprietà dei diversi elementi che possono costituire la copertura, ed anche alle tecniche e modalità della loro posa. Per facilitare l’acquisizione di queste conoscenze, sono state redatte due norme, la UNI 11418-1 e la UNI 11418-2, relative alla qualifica dell’addetto alla posa in opera delle coperture discontinue.

La UNI 11418-2 riporta le linee guida e le istruzioni per la posa in opera di coperture discontinue, e si applica alle coperture in lastre e in pannelli sandwich, in elementi di piccole dimensioni, sia assemblati in opera di singole unità costruttive sia assemblati in moduli prefabbricati in stabilimento o in situ.

Le tipologie di coperture discontinue

La UNI 11418-2 tratta le principali tipologie di coperture discontinue, ed in particolare quelle realizzate con:

• elementi metallici aggraffati;
• coperture metalliche a scatto;
• lastre di fibrocemento;
• tegole e coppi di laterizio;
• tegole di cemento;
• tegole bituminose;
• lastre di materia plastica, translucide od opache.

Per ogni tipologia sono riportate indicazioni relative al supporto, al fissaggio, alle giunzioni tra elementi ed esempi di applicazioni con i dettagli realizzativi critici.

Le figure professionali previste

La UNI 11418-1 riporta i requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei posatori di coperture discontinue, ovvero ne definisce le modalità per la qualifica professionale.

La norma riguarda coloro che si occupano dell'applicazione di prodotti per la realizzazione di manti di copertura discontinui, in forma di tegole, coppi, piccoli elementi o lastre o pannelli. L’attività comprende l’installazione dei materiali di supporto, cioè quelli necessari ad ottenere le specifiche prestazioni richieste alle coperture, quali ad esempio l’isolamento termico e acustico, la tenuta all'aria, all'acqua e al vapore acqueo.

La norma esclude dalle attività del posatore di coperture discontinue l’installazione e la realizzazione degli elementi strutturali che possono essere definiti parte integrante dell'organismo strutturale dell'edificio (solai in CA, legno o altri materiali), così come le opere di lattoneria.

Tre sono le figure professionali in cui la norma UNI 11418-1 suddivide il posatore di manti di copertura discontinui:

• posatore di manti di copertura discontinui realizzati con tegole o piccoli elementi;
• posatore di manti di copertura discontinui realizzati con pannelli o lastre;
• posatore di manti di copertura discontinui realizzati con nastri/lastre profilate in cantiere.

I compiti delle diverse figure hanno una base comune a tutte le specializzazioni, ovvero un insieme di attività che ognuno deve essere in grado di eseguire avendone conoscenza e disponendo delle abilità materiali e cognitive per portarla a compimento.

I profili specialistici individuati sono compatibili tra di loro, ed una persona può avere più profili specialistici qualora in possesso dell’insieme di conoscenze, abilità e competenze previste per i vari profili.

Personale di posa in opera delle coperture discontinue: la certificazione del posatore secondo la norma UNI 11418
La norma UNI 11418-1 definisce i requisiti relativi all'attività professionale del "Posatore di manti di copertura discontinui", cioè di coloro che si occupano professionalmente dell'applicazione di prodotti per la realizzazione di manti di copertura discontinui, in forma di tegole, piccoli elementi o lastre o pannelli.

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I compiti del posatore

I compiti comuni a tutte le figure professionali riguardano l’organizzazione del cantiere, la valutazione delle modalità di posa del manto, la preparazione del piano di posa ed infine la posa del manto di copertura. Questi compiti devono essere svolti in modo da salvaguardare l’incolumità di tutti gli operatori in cantiere.

L’organizzazione del cantiere comprende le attività di sopralluogo iniziale per la valutazione delle condizioni operative di lavoro, degli spazi da dedicare alle attività di preparazione del manto e quelle per lo stoccaggio dei materiali e dei rifiuti e la verifica relativa alla necessità di eventuali opere provvisionali necessarie allo svolgimento delle lavorazioni. 

La valutazione delle modalità di posa del manto, in base alla tipologia di copertura, riguarda le attività di valutazione e individuazione del sistema di posa più idoneo per lo specifico cantiere, comprensiva della scelta dei materiali e prodotti complementari e delle loro modalità applicative, in conformità ai requisiti stabiliti in sede di progetto e/o contratto.

La preparazione del piano di posa consiste nelle attività di analisi dello stato del fondo, in relazione al tipo di manto da posare, e nell’esecuzione delle operazioni di eventuale ripristino e trattamento specifico per l’ottenimento delle prestazioni richieste (ad esempio attraverso l’applicazione di una guaina impermeabilizzante).

La posa del manto di copertura si compone delle attività di preparazione, taglio e giunzione dei singoli elementi, e della loro posa sul supporto per formare il manto di copertura.

La modalità specifica con cui vengono svolte queste attività è legata alla tipologia di elemento con cui è realizzato il manto di copertura. Le diverse figure professionali identificate dalla norma UNI 11418-1 si differenziano per la specifica predisposizione degli elementi di supporto, del taglio degli elementi e la posa in opera degli elementi per giunzione e le lavorazioni accessorie.