BIM | Antincendio | ACCA SOFTWARE SPA
Data Pubblicazione:

Piattaforme collaborative e BIM nella sicurezza antincendio

Protezione passiva e attiva al fuoco: l’impatto delle piattaforme collaborative e del BIM nella documentazione e nella progettazione della prevenzione incendi e delle vie di esodo.

Anche nel mondo dell'antincendio il BIM ha rivoluzionato i processi, richiedendo un approccio culturale differente

Il nuovo modo di concepire e pensare il progetto con il BIM, già diffuso nelle discipline architettoniche e ingegneristiche, ha portato alla necessità di intraprendere tale approccio anche nella materia della sicurezza ed in particolare nel settore della prevenzione incendi.
Sono evidenti i vantaggi di questo approccio allo sviluppo del progetto che va nell’ottica della semplificazione e della smaterializzazione della documentazione cartacea, a cui si aggiungono quelli legati alla parametrizzazione degli elementi del progetto, con la conseguenza che quanto riportato è per scala coerente con le precisioni di progetto anche al variare dell’ambito, del vano, del piano.

L’approccio BIM può costituire un fattore determinante per l’innalzamento della qualità della progettazione antincendio e per il mantenimento dei livelli di sicurezza di esercizio dell’attività. Ogni elemento del modello ha associato ad esso un ricco database di informazioni, che può essere ampliato in ogni fase del processo, dalla progettazione iniziale alla sua realizzazione (as build) fino alla manutenzione in fase d’esercizio dell’opera.
Ma l’uso del BIM non rappresenta solo un cambiamento tecnologico, quanto piuttosto una rivoluzione dell’intero processo, che richiede necessariamente un approccio culturale differente, anche nel mondo dell’antincendio. Questa evoluzione deve avvenire con un metodo di lavoro collaborativo, basato sullo scambio e condivisione di idee tra le varie parti coinvolte.

Protezione passiva e protezione attiva: le due misure di Prevenzione Incendi

Alla base della prevenzione incendi ci sono due strategie di base:

  • protezione passiva
  • protezione attiva

La differenza tra le due risiede nel rapporto rispetto all’evento incendio.

La protezione passiva non si attiva in presenza dell’incendio, è sempre presente e funziona a prescindere dal realizzarsi o meno dell’evento incidentale, non richiede l’azione di uomo o di un impianto. Essa ha come scopo principale quello di scongiurare la propagazione e la diffusione dell’incendio.

Misure di protezione passiva sono:

  • reazione al fuoco;
  • resistenza al fuoco e compartimentazione;
  • esodo;
  • gestione della sicurezza antincendio.

La protezione attiva, al contrario, ha bisogno dell’incendio per funzionare e, per appunto, “attivarsi”. I sistemi di protezione attiva hanno bisogno di un’azione umana o di un impianto per funzionare, hanno come scopo principale quello di estinguere l’incendio.

Misure di protezione attiva sono:

  • controllo dell’incendio;
  • rilevazione e allarme;
  • controllo fumo e calore.

Il Codice Prevenzione Incendi

In Italia, dal punto di vista normativo, il riferimento è il Codice di prevenzione incendi (DM 3 agosto 2015 con le successive modifiche e integrazioni), vera rivoluzione in materia antincendio.

Il Codice è frutto di un progetto di semplificazione e razionalizzazione delle norme di prevenzione incendi attraverso un nuovo approccio metodologico, più aderente al processo tecnologico e agli standard normativi internazionali, portato avanti dalla Direzione Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica del Dipartimento dei Vigili del fuoco. Esso rappresenta un testo organico ed unificato di disposizioni di prevenzione incendi (di cui all’allegato I al dm 3 agosto 2015) in grado di essere applicato in maniera uniforme nella progettazione di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi.

In particolare, con il Codice in esame sono stati perseguiti e raggiunti una serie di obiettivi:

  • disporre di un testo unico in luogo di innumerevoli regole tecniche;
  • semplificare la normativa di prevenzione incendi;
  • adottare regole meno prescrittive, più prestazionali;
  • individuare regole sostenibili, proporzionate al rischio reale, che garantiscano comunque un pari livello di sicurezza;
  • fare in modo che le norme tecniche di prevenzione incendi si occupino solo di antincendio;
  • aumentare la flessibilità e la possibilità di scelta fra diverse soluzioni;
  • favorire l’utilizzo dei metodi dell’ingegneria della sicurezza antincendio.

Vengono quindi introdotti nuovi approcci progettuali, nuove soluzioni in linea con l’evoluzione tecnica, dando ai professionisti maggiore libertà e soprattutto responsabilità.

Tra le novità tecniche e progettuali l’utilizzo del BIM ha rappresentato anche in quest’area della progettazione un salto di qualità, grazie all’approccio parametrico degli elementi, rappresentati non più solamente dal punto di vista geometrico ma implementati da informazioni di varia natura.

L’adozione della metodologia BIM nel campo della progettazione antincendio permette oggi di gestire con maggiore semplicità anche progetti molto complessi e soprattutto aiuta ad analizzare ed individuare una strategia antincendio efficace.

Scopri come integrare modellazione 3D e calcolo di un impianto antincendio con usMEP.fuoco

L'ARTICOLO CONTINUA NEL PDF IN ALLEGATO...

Antincendio

Area di Ingenio dedicata tema della sicurezza al fuoco: normativa vigente, sistemi e tecnologie avanzate per la prevenzione e il controllo degli incendi

Scopri di più

BIM

News e gli approfondimenti che riguardano l’evoluzione digitale del progetto e della costruzione, con particolare attenzione al BIM - Building Information Modelling

Scopri di più

Leggi anche