A fornire un utile supporto per i professionisti dedicati alla progettazione degli impianti di protezione attiva contro l'incendio, un documento elaborato dalla Commissione Sicurezza Antincendio della CROIL e condiviso dal CNI.
A fornire un utile supporto per i professionisti dedicati alla progettazione degli impianti di protezione attiva contro l'incendio, un documento elaborato dalla Commissione Sicurezza Antincendio della CROIL e condiviso dal CNI.
Il CNI, nel corso della seduta di consiglio del 24/02/2016, su proposta del GdL Sicurezza, ha condiviso le
LINEE GUIDA ALL’APPLICAZIONE DEL D.M. 20.12.2012 “Decreto impianti”, elaborate dalla Commissione Sicurezza Antincendio della Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia che rappresentano un utile supporto per i professionisti nella formulazione delle
Specifiche tecniche degli impianti di protezione attiva contro l’incendio e della relativa documentazione progettuale richieste dal D.M. 20.12.2012 nell’ambito dei procedimenti di prevenzione incendi.
Il Decreto, che disciplina la progettazione, la costruzione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti di protezione attiva contro l'incendio, così come definiti nella allegata Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, al cap. 3 precisa che la documentazione tecnica relativa agli impianti, da presentare ai fini dei procedimenti di prevenzione incendi di cui al D.P.R. 1° agosto 2011, n. 151, è costituita dalla specifica dell'impianto che si intende realizzare.
Le Specifiche tecniche sono quindi la sintesi dei dati tecnici che descrivono le prestazioni dell'impianto, le sue caratteristiche dimensionali e le caratteristiche dei componenti da impiegare nella sua realizzazione. Le specifiche comprendono inoltre il richiamo della norma di progettazione che si intende applicare, la classificazione del livello di pericolosità, ove previsto, lo schema a blocchi dell’impianto che si intende realizzare, nonché l’attestazione dell'idoneità dell'impianto in relazione al pericolo di incendio presente nell'attività. Una accurata schematizzazione delle specifiche tecniche di un impianto, oltre che richiesta a norma di legge, è importante per il professionista antincendio sia in fase preliminare, durante la progettazione degli impianti di protezione attiva, sia durante l’esercizio, in caso di manutenzione ordinaria degli impianti stessi, sia successivamente, nel caso di modifiche e nelle fasi di rinnovo e asseverazione.
Le Linee guida all’applicazione del D.M. 20.12.2010, dopo una iniziale raccolta di schemi di flusso riassuntivi del Decreto, suggeriscono una traccia per la compilazione della documentazione progettuale per gli impianti di illuminazione e sicurezza, rivelazione ed allarme incendio, idrico antincendio (idranti, naspi, sprinkler) e per i sistemi di controllo fumo e calore, indicando le relative specifiche tecniche, la documentazione di progetto specifica delle varie fasi progettuali, i riferimenti normativi e lo schema a blocchi. Al loro interno sono stati inoltre sviluppati esempi delle “Specifiche tecniche” e della “Documentazione” degli impianti di protezione attiva esaminati nella guida, contestualizzati in una attività commerciale di generi alimentari ricadente tra le attività elencate nell’allegato I al D.P.R. 151/2011, e sono stati inseriti esempi di elaborati grafici ai quali le “Specifiche tecniche” fanno esplicito riferimento.
La guida si completa includendo, tra gli allegati, sia il Decreto 20.12.2012, sia un esempio di “Dichiarazione di Conformità” ed un esempio di “Dichiarazione di corretta installazione e funzionamento dell’impianto” (per un impianto non ricadente nel campo di applicazione del D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 ) relativi a due impianti di protezione attiva tra quelli trattati nelle specifiche tecniche elaborate.
La guida è quindi da intendersi come supporto di lavoro per il professionista antincendio che potrà autonomamente decidere se, ed in quale misura, applicarne e adottarne i contenuti.
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