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Progettare edifici a basse emissioni di carbonio: come? L'intervista a Fabio Viero (Manens-Tifs)

La componente impiantistica è estremamente importante per poter rispettare i canoni di sostenibilità in un edificio: quali sono le tecniche innovative più all'avanguardia sul mercato? L'intervista all'Ing. Fabio Viero, Direttore Tecnico di Manens-Tifs.

Oggi la componente impiantistica in un edificio è estremamente importante per poter rispettare i canoni di sostenibilità richiesti, quali sono le tecniche innovative e le soluzioni più all'avanguardia sul mercato?

In occasione del decimo convegno internazionale Tall Buildings, Ingenio ha intervistato l'Ing. Fabio Viero, Direttore Tecnico di Manens-Tifs, società d'ingegneria specializzata nella progettazione di impianti e nella consulenza per la sostenibilità ambientale degli edifici.

 

Progettare edifici alti “net zero carbon”

Durante la conferenza "Tall Buildings", l'Ing. Fabio Viero ha illustrato l'approccio progettuale olistico e basato sulle prestazioni a supporto della progettazione architettonica di un edificio.

Citando i progetti di grandi edifici, tra cui il grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino o la Torre Hadid a Milano, l'Ing. Viero ha spiegato come le opzioni di progettazione siano state analizzate con simulazioni digitali all'avanguardia per comprendere le prestazioni dell'edificio sin dalle prime fasi e poter realizzare così, strutture con un design a basso tenore di carbonio e una qualità ambientale interna ottimale per l'illuminazione diurna, l'acustica e il comfort termico e visivo.

«Oggi la componente impiantistica è necessariamente legata alle prestazioni della facciata - ha commentato nella videointervista - migliorarle significa avere più opportunità nella scelta delle soluzioni che consentono di donare un comfort maggiore, per esempio avvalendosi degli impianti a pannelli radianti». 

«Per la Torre di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con i progettisti di facciata, è stato utilizzato un sistema innovativo di pannello radiante a sandwich ad alta resa che non copre l'intero soffitto, ma solo fino al 50 per cento - ha aggiunto - ed è quindi stato possibile utilizzare la massa termica per ridurre i carichi di picco e quindi i consumi energetici per il riscaldamento e raffrescamento dell'edificio, pur mantenendo un livello di comfort molto elevato».

Nella seconda parte della presentazione l'Ing. Viero ha illustrato come i nuovi requisiti Zero Carbon del 2050 stiano cambiando le strategie progettuali dei progetti più recenti. Si è discusso anche del rischio crescente per i possessori di asset di avere immobili del proprio portafoglio svalutati alla luce delle nuove normative UE.

«Il documento, presentato dalla Net Zero Asset Owner Aliance, sostanzialmente fornisce le linee guida per la completa decarbonizzazione al 2050, includendo anche il comparto dell'edilizia - ha spiegato nell'intervista - in questo momento parliamo solo di "operation carbon", ossia di emissioni di CO2 nella fase di esercizio, l'impegno futuro è quello di includere anche gli aspetti di "embodied carbon", in sostanza il carbonio incorporato, quello generato, ad esempio, dalla produzione di materiali edili, dal loro trasporto e dalla costruzione in cantiere».

 

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