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Quale durabilità hanno i sistemi protettivi dal fuoco?

approfondimento sui sitemi protettivi dal fuoco

A cura di associazione FIREPRO
Claudio Traverso
Technical manager Paint and a Spray
Etex Building Performance

È opinione comune e condivisa che strutture o elementi in acciaio, legno e altri materiali costruttivi si deteriorano o quantomeno modificano alcune delle loro caratteristiche con il passare del tempo, quindi è normale prevedere manutenzione. Ma ahimè, questo semplice concetto ancor oggi non è così diffuso nel mondo dei protettivi dal fuoco, e parole come durata e garanzia vengono utilizzate spesso in modo arbitrario.  

sistemi protettivi dal fuoco

La regolamentazione vigente in materia di prevenzione incendi, ha trasferito al professionista antincendio, soggetto esperto, molte responsabilità che richiedono un’elevata preparazione e competenza. 

Ad esempio, le verifiche che il professionista antincendio deve eseguire in fase di rinnovo del certificato di prevenzione incendi con finale redazione del MOD.PIN 3.1-2014 (Asseverazione per rinnovo), comprendono analisi con successiva valutazione, e quindi i concetti di durabilità e manutenzione assumono una primaria importanza. 

Il punto di partenza è la DURABILITÀ. La durabilità non è una caratteristica intrinseca solo del prodotto o del sistema protettivo scelto, ma è il risultato di una serie di interazioni tra diversi fattori esterni, governate spesso da dinamiche complesse.

È prevedibile quindi che le condizioni al contorno in cui il sistema protettivo è inserito e deve funzionare per un tempo definito, possono modificare o addirittura ridurre drasticamente la sua durabilità. 

In fase progettuale la prima regola da seguire per caratterizzare il profilo del protettivo o del sistema più idoneo allo scopo, è quella di conoscere nel dettaglio le condizioni di esposizione o uso previsto, come ad esempio: …parete autoportante resistente al fuoco classe EI 120, con funzione di compartimentazione posta all’interno di un edificio industriale con forte presenza di umidità e sostanze chimiche quali…

Alla fine degli anni 80 dall’Eurocodice ENV 1990, viene introdotto per la prima volta il concetto di “Designed working life” ovvero vita operativa di progetto, secondo la quale le opere da costruzione devono soddisfare ed essere mantenute ad un livello compatibile con i requisiti essenziali definiti e stabiliti in fase progettuale. Per chi opera nel mondo della prevenzione incendi: obiettivi di sicurezza.

La durabilità di un protettivo dal fuoco dunque non è una garanzia, ma è un concetto che riguarda le ragionevoli aspettative che un determinato prodotto funziona quando si verifica un evento incendio.

In parole povere, quel prodotto, scelto e messo in opera per contrastare ad esempio il veloce riscaldamento di strutture portanti in acciaio esposte al fuoco, funziona e sviluppa tutta la sua azione isolante al verificarsi dell’evento, anche se è trascorso un certo numero di anni dalla posa in opera.

È chiaro che il concetto di garanzia nel senso più comune del termine, cioè legato al risarcimento economico o alla sostituzione del materiale nel caso di malfunzionamento o funzionamento parziale, non è interessante per chi progetta e realizza sicurezza.

Questo concetto è ribadito oltre che nell’EUROCODICE anche nei documenti emessi dall’EOTA (Organismo Europeo di Valutazione Tecnica).

In particolare, la ETAG 018 parte 1 - Generale, recita:

- declaration of the working life of the construction product cannot be interpreted as a guarantee given by the producer, but regarded only as a means for choosing the right products in relation to the expected economically reasonable working life of the works

Oggi, per i sistemi protettivi dal fuoco per i quali la marcatura CE è ancora un atto volontario non cogente ma resta una scelta del produttore, i protocolli di prova ETAG e/o EAD sono l’unico strumento disponibile per disporre di un dato di Durabilità.

Utilizzando questi protocolli di prova, in generale per gli intonaci e le lastre isolanti dal fuoco la durabilità è di 25 anni, mentre per le pitture intumescenti è di 10 anni. 

È importante sapere che: il dato di durabilità ottenuto con il protocollo ETAG, mediante l’esecuzione di prove in laboratorio complesse e differenti in funzione dell’ USO PREVISTO del protettivo indicato dal produttore, viene valutata in assenza di manutenzione essenziale.

In altri termini, sui campioni di prova sottoposti ad invecchiamento accelerato e successivamente provati al fuoco non è stata eseguita manutenzione. Questo dato è importantissimo in quanto evidenzia che: quello specifico protettivo, in possesso di attestazione di durabilità di es. 10 anni, applicato su strutture che rispettano le condizioni ambientali indicate nel suo specifico USO PREVISTO, funziona ed è in grado di garantire i requisiti essenziali di sicurezza stabiliti in fase progettuale. 

sistemi protettivi dal fuoco

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