Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?
Scopri come partecipare e il programma dell'evento
Il gas radon è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo, i geologi: da otto mesi l’Italia è in condizione di infrazione rispetto alla Direttiva europea 2013/59 Euratom
Il 26 ottobre, dalle ore 9 alle 17, il Consiglio Nazionale dei Geologi organizza il Convegno “Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?” al CNR di Roma
Che cos'è il gas Radon e quali rischi si corre
Il radon è un gas nobile radioattivo naturale, incolore, insapore e inodore ed è considerato la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo da sigaretta. A livello mondiale è il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi. Per far luce sulle problematiche del rischio provocate da un’esposizione al radon presente nell’aria, il Consiglio Nazionale dei Geologi organizza a Roma, il 26 ottobre 2018 dalle ore 9 alle 17 il Convegno Nazionale “Radon rischio geologico dalla terra un pericolo invisibile per la salute: quanti lo conoscono?” presso il CNR (Piazzale Aldo Moro n. 7).
In Italia il tumore al polmone è il terzo cancro più diagnosticato dopo quello della mammella e del colon retto: 41.500 casi del 2018 rispetto ai 41.800 nel 2017. L’Istituto Superiore di Sanità ha stimato che il 10% dei circa 31.000 casi di cancro ai polmoni che si segnalano ogni anno è attribuibile a una prolungata esposizione a questo gas: 3200 nuovi casi di tumore dovuti proprio al radon.
Durante il convegno sarà presentato il documento finale prodotto nell’aprile 2018 dal tavolo specifico sul problema radon istituito dal Consiglio Nazionale dei Geologi. Il documento si rifà alla Direttiva 2013/59/Euratom rispetto alla quale l’Italia si trova in condizione di infrazione da febbraio 2018. Tale direttiva prevede l'introduzione di livelli di riferimento di radon inferiori a 300 Bq/m3: se da un lato tali livelli sono più bassi di quelli indicati dalla legge italiana per gli ambienti di lavoro, che stabilisce un limite di 500 Bq/m3, dall’altro, si tratta di un valore superiore a quello proposto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che raccomanda un livello medio di riferimento pari a 100 Bq/m3. Per quanto riguarda invece le abitazioni, in Italia fino ad oggi non è stata ancora emanata una normativa specifica di riferimento.
Al convegno parteciperanno, oltre a numerosi scienziati ed esperti del settore, anche personalità politiche e istituzionali del panorama nazionale. La giornata di lavori si aprirà con i saluti istituzionali cui seguiranno due sessioni: la prima dal titolo “Origine, natura e aspetti sanitari” coordinata da Gabriele Dossena, giornalista del Corriere della Sera e l’altra “Controllo e soluzioni: scelte operative e proposte tecniche”. Nella tarda mattinata è prevista la tavola rotonda “Compiti della politica, delle istituzioni e dei tecnici” coordinata dalla giornalista del Tg2, Giulia Apollonio.