Impermeabilizzazione | Infrastrutture | ALPEWA SRL
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Realizzazione di un invaso ad uso irriguo nel Comune di Borgonovo Val Tidone, Piacenza

Alpewa ha fornito la geomembrana per l'impermeabilizzazione del nuovo bacino ad uso irriguo. Tutti i dettagli del progetto.

Un nuovo invaso per lo stoccaggio e la distribuzione dell'acqua ad uso agricolo sul territorio

Il Regolamento UE n. 1305, entrato in vigore nel 2013, prevedeva un programma di sviluppo rurale regionale per il periodo 2014-2020. Tra le misure, la 4.3 riguardava gli investimenti in infrastrutture per lo sviluppo dell'agricoltura e della silvicoltura, tra cui l'accesso ai terreni agricoli e forestali, la ricomposizione e il miglioramento fondiario, l'approvvigionamento e la conservazione di energia e acqua.

In questo contesto, il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha predisposto un progetto per la realizzazione di un invaso ad uso irriguo presso la località Fabbiano di Borgonovo Val Tidone nel distretto irriguo Tidone (PC).

Il bacino, finanziato con i contributi del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e sostenuto anche da fondi nazionali e regionali, è stato realizzato per migliorare l'irrigazione dei terreni agricoli e forestali, aumentando la produttività e la redditività delle aziende agricole del territorio.

L'investimento mira, inoltre, ad adattare l'agricoltura ai cambiamenti climatici e a migliorare la distribuzione dell'acqua nella regione.

Il progetto ha richiesto una tempistica complessiva di 440 giorni - naturali e consecutivi - dalla progettazione fino al completamento dell'opera. 

Questo serbatoio d´acqua è in grado di immagazzinare circa 107mila metri cubi di acqua per l´irrigazione e di drenarla in caso di piogge torrenziali. Un metodo di approvvigionamento idrico estremamente efficace.

L'opera contribuirà a migliorare la capacità di irrigazione della regione e ad aumentare la disponibilità di acqua per l'agricoltura e l'orticoltura locali. Inoltre, contribuirà positivamente allo sviluppo economico e alla creazione di posti di lavoro nella regione.

Il progetto di impermeabilizzazione del bacino

L’invaso è stato realizzato con scavo e riporto di terreno, terreno prelevato in parte in loco e in parte cava.

La particolarità di questo progetto risiede nella realizzazione di invaso ad uso irriguo con scavo e riporto di terreno, mediante stoccaggio dell’acqua irrigua e successivo scarico della stessa a gravità. Per l'impermeabilizzazione dell'intera superficie è stato posato un geotessile non tessuto e a seguire una geomembrana in EPDM, in teli di grandi dimensioni. Sulle scarpate è stata installata una rete antinutria, previa applicazione di un geotessile non tessuto, a protezione dell'elemento di tenuta.

La rete antinutria è realizzata con rete metallica a doppia torsione, maglia esagonale tipo 6x8, ricoperta da un rivestimento di materiale plastico di colore grigio; tale rete oltre a prevenire eventuali attacchi di animali selvatici, essendo posizionata su tutta la scarpata interna dell’invaso, funge anche come appiglio per l'evacuazione in caso di eventuali cadute accidentali.

Varianti al progetto per migliorare le prestazioni in opera

Da progetto, la richiesta iniziale avanzata del committente era quella di utilizzare uno strato impermeabilizzante in EPDM spessore 1,10 mm per garantire impermeabilità e durabilità all'opera.

Come miglioria, in fase di gara e per la successiva realizzazione,, la ditta appaltatrice ha proposto l'utilizzo della la geomembrana GeoGard EPDM spessore 1,50 mm.

GeoGard EPDM è una membrana in EPDM prodotta prodotta secondo un procedimento industriale specifico ed accurato, che porta alla produzione di teli omogenei di grandi dimensioni, larghi fino a 15,25 m e lunghi fino a 61 metri, privi di giunzioni e sormonti. Questo è possibile grazie al processo di vulcanizzazione che segue l'assemblaggio delle strisce in EPDM e in questo modo il materiale della giunzione è omogeneo e vulcanizzato al 100%.

Questo processo produttivo garantisce un elevato controllo di qualità all’interno della fabbrica e permette il fatto di avere teli di grandi formati ha come diretta conseguenza un minor numero di giunzioni da eseguire in opera, che si traduce in: minori tempi e costi di installazione, maggiore indipendenza dal meteo, maggiore garanzie di tenuta (essendo limitate le operazioni da eseguire nel modo corretto). Le eventuali giunzioni da eseguire in cantiere vengono realizzate con la collaudata tecnologia di vulcanizzazione a freddo QuickSeam.

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Difficoltà riscontrate e come sono state risolte

La principale difficoltà riscontrata è stata quella di trovare una soluzione per ancorare l'intera stratigrafia impermeabilizzativa, composta da uno strato di TNT, da uno strato di EPDM e un successivo strato di TNT, compreso della rete antinutria, nella banchina intermedia lungo tutto il perimetro della scarpata interna dell’invaso.

Tale dettaglio è stato risolto con la creazione di una savanella nella banchina intermedia. Successivamente è stato accuratamente posato tutto il pacchetto impermeabilizzante e lo scavo della savanella è stato riempito con ciottoli e ghiaia di fiume di granulometria 20-40 mm.

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SCHEDA TECNICA DI PROGETTO

Dati: Superficie impermeabilizzata di circa 27.000 mq;
Prodotto utilizzato:
 GeoGard spessore 1,50 mm;
Progettista:
 Ing. Francesco Mantese, dipendente del Consorzio di Bonifica di Piacenza;
Installatore:
 Somoter.

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