Revisione NTC 2018: quali novità per il mondo delle costruzioni? I dettagli nell'intervista a Franco Braga
A distanza di quasi tre anni dalla loro uscita, è già iniziata la revisione delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC).
All'aggiornamento delle NTC, entrate in vigore il 22 marzo del 2018, sta lavorando un'apposita Commissione di cui fa parte, in qualità di coordinatore scientifico, anche il Professore Franco Braga che ha anticipato alcune delle principali modifiche a cui sta lavorando il team di esperti.
Tra queste, l'eliminazione della distinzione tra zona sismica e zona non sismica per avere una norma omnicomprensiva valida per l'intero territorio italiano e orientata sempre di più all'approccio prestazionale.
Norme Tecniche per le costruzioni: i dettagli della revisione
Professor Braga, lei è tra i coordinatori scientifici che stanno lavorando alla revisione delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018. Da chi è composta la Commissione?
«Alla revisione delle NTC 2018 sta lavorando una Commissione, presieduta dall’Ing. Massimo Sessa, che utilizza quattro coordinatori, due scientifici, io e il professor Edoardo Cosenza, due operativi, l’architetto Mario Avagnina e il professor Mauro Dolce, ed è composta da oltre cinquanta membri che rappresentano il meglio che oggi possano offrire sia il mondo accademico italiano sia il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici».
Per quale motivo viene fatta la revisione delle Norme Tecniche?
«Le Norme Tecniche hanno valenza di legge grazie a una Legge Quadro di molti anni fa, legge che fissava un termine indicativo di due anni per la loro revisione; nella realtà dei fatti questa cadenza non è mai stata rispettata, anzi le norme sono uscite mediamente ogni otto o dieci anni. Il fatto che, a due anni di distanza dall’emissione delle precedenti norme, si sia già partiti con l’attività di revisione, fa ben sperare in una più sollecita emissione. D’altronde, la rapidità di cambiamento del nostro panorama tecnico e tecnologico, spinge a tale rapida riemissione».
La Commissione ha già iniziato il percorso di revisione?
«Al testo non abbiamo ancora messo mano; sinora si sono riuniti solo il Presidente e i Coordinatori della Commissione, occupandosi di questioni organizzative e di linee di indirizzo generali, senza entrare nel dettaglio operativo».
Nuove NTC: verso l'eliminazione della distinzione tra zona sismica e non
Può anticiparci cosa cambierà rispetto al testo precedente e con quali implicazioni sulla pratica della progettazione?
«Innanzitutto, essendo l’Italia interamente sismica, l’intenzione è di eliminare la storica distinzione tra zona sismica e zona non sismica, per passare a una norma omnicomprensiva. Nel dettaglio, la distinzione tra capitolo 4 e capitolo 7 dovrebbe sparire, arrivando il 4 a inglobare il 7 (o il 7 il 4) così pervenendo a una norma scritta per un territorio interamente sismico».
Aggiornamento NTC 2018: si punta all'approccio prestazionale
Questo che ricadute avrà nel concreto?
«Non credo ci saranno sostanziali variazioni, mi aspetto invece una decisa semplificazione in termini normativi, perché non si percorreranno due volte gli stessi argomenti fissando condizioni, modalità di verifica e peculiarità costruttive diverse, ma ci sarà un’unica trattazione. Quindi la pratica professionale resterà sostanzialmente la stessa, la norma si semplificherà. L’obiettivo è spostarsi nella direzione di una norma prestazionale e non prescrittiva, semmai trasferendo le parti prescrittive in apposite Linee Guida che potranno essere riviste con maggiore facilità e rapidità rispetto al tipo di revisione classica che occorre seguire quando si rimette mano al testo della norma».
E per i restanti capitoli che compongono le NTC? Quali saranno i punti oggetto della revisione?
«Dato che la doppia articolazione (sismico/non sismico) si è riverberata su tutti i campi di interesse della norma, sicuramente si revisioneranno anche gli altri dieci capitoli. Nei capitoli 4 e 7 questa duplicità è più evidente ma, ad esempio, la si ritrova anche nelle indicazioni destinate alla geotecnica (capitolo 6 e capitolo 7)».
Quanto tempo richiederà la revisione?
«Non dovrebbe andare oltre i due anni; ciò significa che la nuova norma potrebbe arrivare già nel 2022, ad appena quattro anni dalle NTC precedenti».
Dopodiché uscirà la consueta circolare applicativa?
«Sì e, auspicabilmente, anche delle Linee Guida contenenti dettagli esecutivi, particolari costruttivi, approcci di analisi e valutazioni, alleggerendo così la parte prescrittiva della Norma che dovrebbe, almeno nelle intenzioni, diventare sempre più ridotta».
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