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Rifiuti RAEE: Sardegna virtuosa

Secondo i dati del Dossier sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, la raccolta di RAEE cresce del 4% in Sardegna e si assesta su una media di 5,38 kg conferiti per abitante.


Secondo i dati del Dossier sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, la raccolta di RAEEcresce del 4% in Sardegna e si assesta su una media di 5,38 kg conferiti per abitante. Sassari al primo posto per raccolta assoluta, Olbia-Tempio prima per raccolta pro capite. In crescita del 12% anche i centri autorizzati per la raccolta.

Presentato a Cagliari il "Dossier sulla gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Regione Sardegna", realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE. All’evento di presentazione del rapporto è intervenuta Donatella Spano, Assessore alla Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna.
Secondo le statistiche del Centro di Coordinamento RAEE, anche per il 2014 la Sardegna si conferma la Regione più virtuosa dell’area Sud e Isole in termini di raccolta pro capite di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, con una media di 5,38 kg per abitante. Un dato superiore alla media nazionale e agli obiettivi di raccolta stabiliti dalla normativa europea.La raccolta complessiva vede un incremento del 4% rispetto al 2013, grazie al conferimento di 8.956.542 kg di RAEE, risultato in controtendenza rispetto all’andamento dell’area Sud e Isole.
In crescita del 12% anche il numero dei Centri di Conferimento autorizzati, le strutture dove i cittadini possono conferire gratuitamente i propri RAEE una volta arrivati a fine vita. Grazie alla presenza di 168 Centri di Raccolta comunali e 4 Altri Centri, la Sardegna può contare su 10 strutture ogni 100.000 abitanti, un dato superiore alla media italiana, pari a 7 centri ogni 100.000 abitanti.
Nella classifica dei Raggruppamenti secondo i quali vengono classificati i diversi tipi di RAEE, non si registrano cambiamenti significativi: al primo posto rimane R2 (Grandi Bianchi) con il 34% del totale raccolto, seguito da R1 (Freddo e Clima) con il 26% e R3 (Tv e Monitor) con il 25%. Il percorso virtuoso nell’incremento complessivo della raccolta dovrà porre un’attenzione particolare su R4 (Piccoli Elettrodomestici) e R5 (sorgenti Luminose), ancora sottodimensionati rispetto all’immesso sul mercato.
Andando a vedere i risultati delle singole province della Regione Sardegna, emergono alcuni dati interessanti. Sassari e Cagliari si confermano le due Province migliori in termini di raccolta assoluta, rispettivamente con 2.454.077 kg e 2.361.455 kg. Rispetto al 2013, il trend della raccolta è positivo per tutte le province, ad eccezione di Cagliari (-1,46%); particolarmente significativo l’incremento registrato dalle Provincie del Medio Campidano (+27%) e di Nuoro (+18%).
Andando a vedere l’andamento della raccolta pro capite, spicca il risultato eccellente di Olbia-Tempio, che registra il miglior dato a livello nazionale con 9,05 kg di RAEE raccolti per abitante. Seguono nell’ordine Sassari (7,32 kg/ab.), Ogliastra (5,71 kg/ab.), Oristano (5,05 kg/ab.), Nuoro (4,94 kg/ab.), Cagliari (4,21 kg/ab.), Carbonia Iglesias (3,9 kg/ab.) e Medio Campidano (2,63 kg/ab.).
Le province con il maggior numero di Centri di Raccolta ogni 100.000 abitanti sono Ogliastra con 28 Centri (dato tra i migliori a livello nazionale), Medio Campidano con 15 Centri e Oristano con 14 centri. Tutte le province sarde possono contare su un numero di strutture adibite al conferimento dei RAEE in linea o spesso superiore rispetto alla media nazionale.
Durante l’evento sono stati presentati anche i primi dati relativi al 2015, che sembrano indicare un trend ancora in crescita. Nei primi quattro mesi di quest’anno, infatti, la raccolta di RAEE in Regione Sardegna ha registrato un +9% rispetto allo stesso periodo del 2014, risultato che fa ben sperare in vista dell’innalzamento degli obiettivi di raccolta stabiliti dall’Unione Europea.
Ha commentato la presentazione dei dati l’Assessore Spano:“Il risultato della raccolta dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettronicheconferma l’ottimo trend della raccolta differenziata che contraddistingue la Regione Sardegna dal 2004. Anche quest’anno, infatti, la Sardegna si conferma come la Regione più virtuosa dell’area Sud e Isole per raccolta di rifiuti RAEE. La media pro capite registrata, pari a 5,38 kg/abitante, è superiore alla media nazionale e all’obiettivo di legge - fissato a 4 kg/abitante - e posiziona la Sardegna al quinto posto fra le Regioni italiane. Queste considerazioni confermano che la raccolta dei RAEE è diffusa in modo capillare su tutto il territorio. In particolare, occorre sottolineare l’importanza della dotazione dei Centri di Raccolta presenti sul territorio regionale, finanziati con risorse comunitarie e regionali, i quali rappresentano un fondamentale supporto per la cittadinanza e i distributori di apparecchiature, soprattutto per la gestione di tali tipologie di rifiuti per le quali, in genere, non sono previsti specifici turni di raccolta. Un simile risultato è stato possibile anche grazie ad un’attenta pianificazione adottata dalla nostra Amministrazione regionale e al coinvolgimento fattivo di tutti i soggetti impegnati nella gestione dei RAEE, dalle Province ai Comuni, e in particolare grazie all’impegno dei sardi. Gli ottimi risultati raggiunti devono costituire un nuovo punto di partenza per migliorarci e costruire un sistema in grado di superare deficit e carenze ancora presenti, legati in particolar modo alla specificità territoriale dell’Isola”.
Interviene sui risultati Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE: “Nel 2014 l’Italia ha registrato un incoraggiante incremento del 2,56% della raccolta dei RAEE gestita dai Sistemi Collettivi, con una ripresa rispetto al 2013. In questo contesto, gli ottimi risultati della Regione Sardegnarappresentano uno stimolo importante per tutto il sistema Paese e un ulteriore passo verso le nuove sfide che ci pone l’Europa. Gli obiettivi di raccolta fissati dalla normativa, infatti, saranno raggiungibili solo attraverso uno sforzo comune di tutti i soggetti coinvolti nella filiera di gestione dei RAEE: i cittadini, gli Enti Locali, la Distribuzione e i Sistemi Collettivi associati al Cento di Coordinamento RAEE. Siamo certi che questo sforzo comune sarà messo in pratica e darà presto i suoi frutti, in termini di miglioramento della qualità ambientale dei territori in cui viviamo e lavoriamo”.