Risparmio Energetico
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Risparmiare energia recuperando il calore dal Cloud Computing: si può fare

Heata trasforma il riscaldamento mediante il calore del cloud computing. Server nelle case, portando a una riduzione della produzione CO2 e comprtando un risparmio economico. Ecco di cosa si tratta.

L'Innovativa Startup Heata e il Riutilizzo del Calore dal Cloud Computing

L'idea di sfruttare il calore residuo generato dalle attività di calcolo per altri scopi è stata oggetto di dibattito per molto tempo.

Ora, la startup britannica Heata sta trasformando questa idea in realtà, aprendo la strada all'efficienza energetica e alla sostenibilità.

Un'Iniziativa Rivoluzionaria: Ripensare il Calore Residuo del Cloud Computing

Quando fai parte della comunità Heata, la startup posiziona un server direttamente nella tua abitazione.

Questo server si collega alla rete Wi-Fi e ad altri server simili in altre case, creando una rete che elabora i dati di aziende che sottoscrivono i suoi servizi di cloud computing. Questo non è solo un passo avanti nella gestione dei dati, ma una modalità di riutilizzo del calore in eccesso per il vantaggio dei proprietari e dell'ambiente.

Ogni server ha il potenziale di evitare l'emissione di una tonnellata di CO2 equivalente all'anno.

Oltre a questo impatto ecologico, i proprietari di casa risparmiano mediamente £250 all'anno sulle bollette dell'acqua calda. Questo è particolarmente significativo in una regione dove una percentuale considerevole della popolazione fatica a sostenere i costi del riscaldamento.

L'Innovazione Operativa di Heata e il Ruolo Chiave di Innovate UK

Accanto alla tradizionale caldaia nelle case partecipanti, si trova un computer con l'etichetta che afferma: "Questo potente server computer sta trasferendo il calore dalla sua elaborazione nell'acqua nel tuo cilindro." Una luce LED verde indica il funzionamento del sistema. Questa tecnologia elabora i dati e li traduce in calore. In pratica, si genera l'equivalente di circa 4,8 chilowattora di acqua calda, sufficiente al consumo quotidiano di una famiglia media.

L'approccio di Heata non si limita alle singole abitazioni ma crea una rete di server interconnessi che ottimizza l'uso dell'energia su scala più ampia. Ogni server non solo contribuisce a ridurre le emissioni di carbonio, ma collabora anche con gli altri per creare una soluzione completa per il calcolo sostenibile e il riscaldamento.

Verso un Futuro Sostenibile con Heata e il Potenziale Innovativo

L'iniziativa, finanziata da una sovvenzione di Innovate UK, un'agenzia governativa nazionale, ha già trasformato la Contea di Surrey da oltre un anno. Con 80 unità installate e altre 30 previste entro la fine di ottobre, l'impatto di Heata cresce costantemente.

Mike Pitts, Deputy Challenge Director di Innovate UK, elogia l'approccio di Heata, definendolo una soluzione elegante che riutilizza l'elettricità. Heata non solo serve l'industria in rapida crescita del cloud computing, ma offre anche acqua calda domestica, unendo tecnologia e sostenibilità.

L'approccio di Heata è semplice ma trasformativo. Raffreddare i server attraverso un ponte termico brevettato riduce la necessità di ventilatori ad alto consumo energetico. Heata funge da intermediario per il calcolo, distribuendo carichi di lavoro alle abitazioni locali. Questo approccio riduce il bisogno di costosi data center e promuove pratiche sostenibili.

Heata non solo ripensa il calore, ma ridefinisce il ruolo della tecnologia nell'ambito della sostenibilità. Attraverso questa iniziativa geniale, Heata sfrutta il potere del calcolo per il bene delle abitazioni e dell'ambiente.


Fonte: MIT Technology Review

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