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Superbonus, RPT: "Incentivi da rimodulare, ma sono fondamentali per ammodernare il patrimonio edilizio"

Il Coordinatore di RPT Armando Zambrano e il Consigliere Maurizio Savoncelli sono stati ricevuti alla Commissione Ambiente della Camera. RPT ha ribadito l'importanza degli incentivi fiscali nel percorso verso l'efficientamento degli edifici. Riconoscendo che i Superbonus 110% non potranno reggere a lungo, è necessario procedere con una rimodulazione.

Gli incentivi tra il 2014 e marzo 2023 hanno consentito un risparmio energetico pari a 14.170 GWh all'anno

La Rete Professioni Tecniche è stata ricevuta presso la Commissione Ambiente della Camera in merito all’Indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi edilizi. In rappresentanza della RPT sono intervenuti il Coordinatore Armando Zambrano e il Consigliere Maurizio Savoncelli. La Rete ha sottolineato come l’insieme delle detrazioni fiscali destinate al risanamento parziale o totale degli edifici (Ecobonus, Bonus facciate, Sismabonus) rappresentino strumenti utili ed efficaci per intervenire su un patrimonio edilizio, come quello italiano, in larga parte vetusto ed inefficiente dal punto di vista energetico quanto da quello statico

Degli oltre 12 milioni di edifici residenziali presenti nel Paese, il 64% è stato costruito prima del 1977 ed un ulteriore 20% tra il 1977 ed il 1990, ossia in epoche in cui tecniche ed accorgimenti legati al risparmio energetico ed al rafforzamento strutturale dell’edificio in un’ottica anti-sismica non esistevano o venivano raramente applicati.
L’Enea certifica che gli incentivi utilizzati dagli italiani tra il 2014 ed il 2021 (bonus con detrazione compresa tra il 50% ed il 70%, escludendo i Super ecobonus) garantiscono un risparmio energetico di 11.152 GWh/anno che convertiti in metri cubi standard di gas corrispondono a 1 miliardo di smc/gas. Gli incentivi hanno aperto la strada ad una maggiore attenzione dei singoli proprietari di immobili al tema del risanamento degli edifici, ma è col Superbonus 110%, quindi con livelli di detrazione particolarmente elevati, che il livello di attenzione delle famiglie ai temi delle ristrutturazioni, soprattutto in termini energetici, ha subito un’impennata. Di conseguenza, tra agosto del 2020 e marzo 2023 i GWh/anno risparmiati sono saliti a 14.170.

La RPT riconosce che i Superbonus 110% sono stati pensati in un momento estremamente critico per il Paese. Per questo non è possibile pensare che tali livelli di sgravio possano reggere a lungo. La formula della detrazione fiscale superiore al 100% delle spese per interventi sugli edifici, inoltre, è stata particolarmente apprezzata dai beneficiari finali ma i dati più recenti sull’elevato livello di disavanzo pubblico generato dai Superbonus rendono necessaria una riformulazione. Al tempo stesso bisogna ammettere che il contributo al risparmio energetico ed al contenimento di immissione di sostanze inquinanti dato dal Super ecobonus è stato rilevante. Di conseguenza, lungi dal rinunciarvi occorre procedere ad una rimodulazione dei meccanismi di funzionamento di tali bonus affinché il percorso di risanamento energetico degli edifici residenziali non si interrompa senza tuttavia gravare in modo insostenibile sul bilancio dello Stato.

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