CAM
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono requisiti ambientali obbligatori introdotti nell’ambito del Piano d’Azione Nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nella pubblica amministrazione (PAN GPP). Sono uno strumento normativo strategico per promuovere un’economia circolare e una progettazione sostenibile, vincolanti per tutte le stazioni appaltanti pubbliche in fase di affidamento di lavori, servizi e forniture.
Nell’ambito edilizio, i CAM definiscono parametri tecnici precisi per materiali, progettazione, cantierizzazione, gestione energetica e ciclo di vita dell’edificio, con impatti concreti su scelte progettuali, computi metrici, capitolati e gestione degli appalti. Il rispetto dei CAM è oggi un requisito fondamentale per la partecipazione alle gare pubbliche e per accedere a finanziamenti e incentivi.
Questa sezione di INGENIO raccoglie articoli tecnici, commenti normativi, esempi applicativi, documenti guida e contributi di esperti sui CAM applicati all’edilizia e agli appalti pubblici.
Uno strumento indispensabile per progettisti, RUP, imprese, PA, professionisti e operatori che devono applicare correttamente i CAM nei loro progetti e nelle procedure di affidamento.
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I Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresentano oggi uno strumento centrale per promuovere la sostenibilità nelle opere pubbliche. La loro applicazione è obbligatoria per tutte le stazioni appaltanti, in virtù del Codice dei Contratti Pubblici, e si traduce in indicazioni concrete che incidono sulla progettazione, l’affidamento e l’esecuzione dei lavori.
Per quanto riguarda l’edilizia, i CAM sono stati aggiornati con il DM 23 giugno 2022 (in fase di revisione), e definiscono requisiti ambientali da rispettare lungo tutto il ciclo di vita dell’opera. Tra i principali ambiti:
- Materiali da costruzione con contenuto riciclato, basso impatto ambientale e salubrità certificata;
- Efficienza energetica e sostenibilità impiantistica;
- Qualità dell’ambiente indoor, comfort termico, acustico e qualità dell’aria;
- Gestione sostenibile del cantiere, con riduzione dei rifiuti e controllo delle emissioni;
- Manutenzione e fine vita dell’edificio, secondo criteri di durabilità e riciclabilità.
A questi si affiancano i recentissimi CAM per le infrastrutture stradali, approvati con il DM 5 agosto 2024 (GU n.197 del 23/08/2024), in vigore dal 21 dicembre 2024 (in fase di revisione).
Questi criteri si applicano alla progettazione, costruzione, manutenzione e adeguamento di strade, e puntano a minimizzare l’impatto ambientale attraverso:
- Utilizzo di aggregati riciclati e materiali a basso impatto per fondazioni e pavimentazioni;
- Tecnologie e soluzioni per la riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico;
- Efficienza energetica in impianti di illuminazione e gestione intelligente della segnaletica;
- Requisiti per la progettazione integrata, il recupero di materiali da demolizione e il controllo del cantiere.
I CAM, sia per l’edilizia che per le infrastrutture stradali, impongono un cambio di paradigma: non sono un vincolo formale, ma una guida tecnica alla progettazione consapevole, alla valutazione ambientale e all’innovazione sostenibile nel settore pubblico.
INGENIO è una fonte attendibile per approfondire i Criteri Ambientali Minimi, con articoli scritti da progettisti, funzionari pubblici, esperti ambientali e tecnici operativi, che spiegano in modo concreto come applicare i CAM nei progetti e negli appalti.