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“Valtellina 30 anni dopo”: Convegno del CNG venerdì 22 settembre a Morbegno (SO)

Per questo motivo, a trent'anni di distanza dal disastro della Valtellina, il Consiglio Nazionale dei Geologi e l'Ordine dei Geologi della Lombardia vogliono tirare le somme sullo stato dell'arte in tema di prevenzione del rischio idrogeologico e di pianificazione dell'emergenza. Un convegno che vuole coinvolgere: tecnici, amministratori e politici tra i più qualificati del settore per confrontarsi su quanto è stato fatto e su quello che si

 Gaetano Butticé, Presidente Ordine Geologi Lombardia: un appuntamento cruciale per fare il punto sul rischio idrogeologico nel nostro Paese

 
“L'alluvione del 1987, la frana della Val Pola hanno segnato la vita della comunità valtellinese e modificato per sempre la geografia di quei luoghi. Eventi tragici come quello, di portata più o meno rilevante, sono ormai nelle cronache di tutti i giorni. E tutti i giorni ci si interroga su cosa si può fare per migliorare le condizioni di sicurezza della popolazione e dei beni insediati nelle aree a rischio idrogeologico”. Lo dichiara Gaetano Butticé, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Regione Lombardia il giorno dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il Centro Italia.
 
Proprio il dissesto idrogeologico è il tema principale del Convegno “Valtellina 30 anni dopo”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Regione Lombardia e con la Fondazione Centro Studi del CNG, che si terrà venerdì 22 settembre 2017 dalle 9.00 alle 17.00 a Morbegno (SO) presso l’Auditorium S. Antonio. Un’occasione che vuole non soltanto ricordare il trentesimo anniversario dell’alluvione che colpì la Valtellina, ma fare chiarezza e ripercorrere l’evoluzione tecnica e normativa che si è raggiunta 30 anni dopo l’alluvione nonché trarre spunti di riflessione utili per il futuro.
“Ad ogni grande evento calamitoso – continua Butticé - l'opinione pubblica richiama la politica ad intervenire sui temi della pianificazione e della prevenzione, qualche volta la politica risponde, con una norma, con dei finanziamenti, a volte con delle azioni concrete. Ma è sempre troppo poco – denuncia il geologo -, manca la volontà di applicare norme, mancano le risorse per i controlli, mancano le competenze sul territorio, manca ancora una vera cultura della prevenzione”.
 
Per questo motivo, a trent'anni di distanza dal disastro della Valtellina, il Consiglio Nazionale dei Geologi e l'Ordine dei Geologi della Lombardia vogliono tirare le somme sullo stato dell'arte in tema di prevenzione del rischio idrogeologico e di pianificazione dell'emergenza. Un convegno che vuole coinvolgere: tecnici, amministratori e politici tra i più qualificati del settore per confrontarsi su quanto è stato fatto e su quello che si deve ancora fare per prevenire il dissesto. “Contiamo che questo evento possa dare alle strutture nazionali, regionali e locali un nuovo impulso e nuovi stimoli per investire ancora più risorse in termini di idee, persone e denaro, per affrontare un rischio che sentiamo sempre di più vicino alle nostre vite e ai nostri territori: il rischio idrogeologico” conclude Butticé.