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TERREMOTO - nuove informazioni IPE per gli INGEGNERI VOLONTARI: cosa fare

ogni ingegnere che intende rendersi disponibile come volontario per intervenire nell'area del terremoto per le verifiche tecniche debba rivolgersi direttamente al proprio Ordine provinciale o con la Sezione Operative IPE

Terremoto di Amatrice: secondo giorno

Abbiamo sentito questa mattina l'ing. Patrizia Angeli, presidente di IPE, per fare il punto sulla macchina organizzativa dell'IPE, l'Associazione Nazionale Ingegneri per la Prevenzione e le Emergenze, e su cosa si stia facendo per attivare le operazioni sul territorio colpito dal sisma di ieri notte.

Il nucleo di coordinamento verrà predisposto, come anticipato ieri, a Rieti, dove si stanno recando l'ing. Angeli di IPE e l'ing. Angelo Masi, il consigliere CNI che ha la delega su questa delicata materia, e dove collaboreranno con l'ing. Antonio Miluzzo presidente dell'ordine degli ingegneri di Rieti.

Per evitare che si possa generare confusione nella fase di interfaccia con gli ingegneri, è stato chiarito con una Circolare del CNI che ogni ingegnere che intende rendersi disponibile come volontario per intervenire nell'area del terremoto per le verifiche tecniche debba rivolgersi direttamente al proprio Ordine provinciale o con la Sezione Operative IPE territoriale dove sono state costituite. Saranno poi gli Ordini a coordinarsi con il nucleo centrale. Come già detto, è necessario aver fatto il corso abilitante della protezione civile.

La nostra redazione ha contattato l'ing. Angelo Masi, una delle anime più vive dell'Associazione Nazionale Ingegneri per la Prevenzione e le Emergenze, per avere ulteriori informazioni. Masi ci ha riferito che le operazioni di ispezioni potrebbe iniziare già alla fine di questa settimana, perchè è arrivata una richiesta da parte delle protezione civile in tal senso. Attività che non riguardano solo aspetti tecnici "i nostri ingegneri con la loro presenza oltre all'importante supporto tecnologico avranno il compito di affiancare umanamente gli sfollati, farli sentire seguiti nella loro problematica principale, cioè quella relativa alla loro abitazione (oltre ai lutti che avranno subito). L'avere posto il nucleo di coordinamento vicino all'area del terremoto nasce principalmente con questo obiettivo, avere un rapporto diretto con il territorio"

Importante ovviamente avere costituito l'IPE: "Si, perchè quando si interviene in questi casi, è necessario da un lato farlo con tecnici preparati ma dall'altro avere una macchina organizzativa funzionante. Mi sto recando a Rieti non solo per l'organizzazione delle attività tecniche, ma anche per la gestione della logistica, in modo che i volontari abbiano un supporto per il vitto e alloggio, per la mobilità ... insomma dietro a operazioni come queste non si può procedere con l'improvvisazione. IPE è partita da tempo con i corsi di abilitazione con la protezione civile, si è preparata per tempo, anche grazie alla dolorosa esperienza dell'Emilia, a gestire situazioni di emergenza. Grazie alla presenza dell'Associazione Nazionale Ingegneri per la Prevenzione e le Emergenze oggi possiamo essere operativi fin dal primo minuto"