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Prodotti da costruzione ad uso strutturale: le novità del Capitolo 11 per il calcestruzzo e l'acciaio

Le novità contenute nel capitolo 11 “Materiali e prodotti per uso strutturale” sono numerose e diffuse. Leggi l'approfodimento

In data 20 febbraio 2018 sulla Gazzetta Ufficiale n°8 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 17/01/2018, intitolato “Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni” e sono entrate in vigore lo scorso 22 marzo 2018.

Le novità contenute nel testo, di 368 pagine, sono numerose e permeano tutto il disposto legislativo, così come risultano rimossi i riferimenti alle zone sismiche e le tabulazioni di cui agli allegati A e B, “tabelle di pericolosità sismica” e “parametri che definiscono l’azione sismica”.

I primi otto capitoli vertono essenzialmente sulla progettazione degli edifici, dei ponti e delle opere geotecniche, degli interventi sulle costruzioni esistenti, sia in situazione statica che in presenza di azioni sismiche.

Tra le maggiori novità contenute nei capitoli dedicati alla progettazione vi sono:

  • La trattazione degli elementi in calcestruzzo armato confinato;
  • Il riferimento agli Eurocodici accentuato rispetto alle NTC 2008;
  • L’eliminazione definitiva del Metodo alle Tensioni Ammissibili;
  • L’introduzione, nell’ambito degli interventi sugli edifici esistenti, del concetto di “miglioramento sismico” in luogo dell’ “adeguamento sismico.

In generale si riscontra un notevole approfondimento delle specifiche per le disposizioni progettuali e le conseguenti verifiche. 

Il capitolo 9 è dedicato alla gestione della fase di collaudo statico, mentre il 10 alle modalità di redazione degli esecutivi e delle relazioni di calcolo.

Per un primo approfondimento dei dettagli contenuti nei primi dieci capitoli inerenti le modalità di progettazione delle strutture, si rimanda alle varie pubblicazioni, disponibili e facilmente rintracciabili sul web, che, anche mostrando le due versioni in forma sinottica, ne evidenziano differenze e novità.

Cosa cambia nel Capitolo 11 delle nuove norme tecniche

Risulta invece importante porre l’attenzione su quanto di nuovo è stato introdotto nel capitolo 11, relativo ai prodotti da costruzione ad uso strutturale. Già solo il paragrafo 11.1 “Generalità” contiene varie novità importanti. Esse sono:

  • la definizione di prodotto ad uso strutturale, mutuata dall’analoga definita in Europa nell’ambito dell’applicazione del Regolamento Europeo Prodotti da Costruzione (CPR); 
  • come vengono specificate le responsabilità del fabbricante, nel redigere e consegnare la documentazione di qualificazione del prodotto, riportandone il riferimento anche sul documento di trasporto, così sono dettagliate le incombenze del Direttore dei Lavori nella delicata fase di accettazione del prodotto in cantiere;
  • la prescrizione, nell’ambito della relazione a struttura ultimata, della redazione da parte della DL di una sezione specifica relativa ai controlli e alle prove di accettazione sui materiali e sui prodotti strutturali, nella quale sia data evidenza documentale riguardo all’identificazione e qualificazione dei materiali e prodotti;
  • viene resa obbligatoria, nell’ambito della marcatura CE di prodotti da costruzione, qualora il fabbricante non sia stabilito sul territorio dell’Unione Europea, la nomina di un mandatario stabilito sul territorio dell’Unione, autorizzato ad agire per conto del fabbricante in relazione ai compiti indicati nel mandato, nel rispetto dell’articolo 12 del regolamento (UE) n. 305/2011;
  • vengono, inoltre, aggiornati tutti i riferimenti normativi, in particolare passando dalla Direttiva 89/106 al regolamento 305/2011 (CPR) e si fa riferimento al D.Lgs. 106/2017 col quale sono state stabilite le sanzioni per progettisti, DL, collaudatori, costruttori, certificatori, che non ottemperino al regolamento europeo sopra citato. 

Per quanto riguarda i successivi paragrafi si segnalano:

11.2 - CALCESTRUZZO

  • l’introduzione del Calcestruzzo Fibrorinforzato (FRC), come calcestruzzo a prestazione garantita, utilizzabile solo a seguito dell’ottenimento di un Certificato di Idoneità Tecnica (CIT) da parte del Servizio Tecnico Centrale; si evidenzia che per la progettazione del suo utilizzo in opera e in merito alla qualificazione del prodotto presso il STC sono in preparazione apposite linee guida da parte dello stesso Servizio Tecnico Centrale;
  • l’obbligo di specifica progettuale della classe di esposizione ambientale e, per le strutture presollecitate, della classe di contenuto in cloruri; 
  • l’obbligo di effettuazione delle prove a compressione entro i 45 gg dalla data di prelievo
  • nel controllo di tipo B: Rm>= Rck + 1,48s adeguando tale verifica a quanto previsto dalla norma europea EN206;
  • le modifiche nelle tabelle da applicare nel caso di utilizzo di aggregati riciclati nel calcestruzzo.

11.3 - ACCIAIO

  • l’obbligo del mantenimento della documentazione di accompagnamento per 10 anni da parte dei produttori, degli utilizzatori e degli eventuali intermediari (rivenditori);
  • l’obbligo di consegna del certificato 3.1 per, sia l’acciaio da c.a. che per quello da carpenteria;
  • ai centri di trasformazione la richiesta esplicita di completa tracciabilità del prodotto;
  • il riferimento alla norma EN 10080 per quanto riguarda le tolleranze dimensionali
  • previsto capitolo sulle giunzioni meccaniche delle barre d’armature, da sottoporre a Certificato di Idoneità Tecnica (CIT);
  • il cambiamento nelle frequenze di controllo degli acciai nei centri di trasformazione: per i rotoli ogni 30 tonnellate per ogni tipologia di macchina e per ogni diametro lavorato della stessa classe di acciaio proveniente dalla stessa acciaieria; il campionamento deve garantire che, nell’arco temporale di tre mesi, vengano controllati tutti i fornitori e tutti i diametri per ogni tipologia di acciaio utilizzato e tutte le macchine raddrizzatrici presenti nel centro di trasformazione;
  • la qualificazione iniziale tramite Beam-test;
  • i controlli ogni 30 ton. anziché ogni 90 ton. nei centri di trasformazione di acciaio per c.a.p.;
  • viene sancita l’applicazione del punto 11.1 caso A) con riferimento alla norma europea armonizzata EN1090-1, per i prodotti in acciaio da carpenteria ai quali sia applicabile la marcatura CE;
  • vengono cambiate le norme di riferimento per le modalità di esecuzione dei controlli non distruttivi (EN17635), la qualificazione degli operatori di secondo livello addetti ai CND (EN9712:2012);
  • viene sancito l’obbligo della marcatura CE secondo la norma EN15048-1 per la bulloneria “non a serraggio controllato”;
  • vengono variati alcuni parametri per gli acciai da carpenteria in strutture soggette ad azione sismica;
  • viene aggiunto un paragrafo relativo agli elementi di collegamento (vite/dado/rondella) in acciaio inossidabile (11.3.4.6.3);
  • si prevede per i connettori a piolo la modalità di qualifica come centri di trasformazione secondo il punto 11.1 caso b) (11.3.4.7);
  • sono previste per i centri di produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo, controlli ogni 10 ton.
  • per i centri di trasformazione di acciaio da carpenteria, previsti controlli ogni 30 ton., per i centri di produzione di bulloni e di chiodi per carpenteria metallica, ogni 1000 prodotti;
  • in merito ai controlli in cantiere:
    • elementi di carpenteria metallica: 3 prove ogni 90 ton.
    • lamiere grecate e profilati formati a freddo: 3 prove ogni 15 ton.
    • bulloni e chiodi: 3 campioni ogni 1500 pezzi impiegati
    • giunzioni meccaniche: 3 prove ogni 100 pezzi impiegati.

Detti controlli sono da effettuarsi prima della posa in opera dei prodotti da costruzione.

Come si vede le novità contenute nel capitolo 11 “Materiali e prodotti per uso strutturale” sono numerose e diffuse. Al fine di non tralasciare questioni importanti ed impattanti sull’attività dei vari operatori del processo edilizio, nel prossimo numero di ICMQ notizie si proseguirà nella disamina dei capitoli successivi:

  • 11.4) Ancoranti per uso strutturale e giunti di dilatazione
  • 11.5) Sistemi di precompressione a cavi post-tesi e tiranti di ancoraggio
  • 11.6) Appoggi strutturali
  • 11.7) Materiali e prodotti a base di legno
  • 11.8) Componenti prefabbricati in c.a. e c.a.p.
  • 11.9) Dispositivi antisismici e di controllo di vibrazioni
  • 11.10) Muratura portante.

ICMQ ha organizzato corsi di formazione, utili anche ai fini del conseguimento dei CFP per l’attività professionale, in merito ai contenuti delle NTC 2018. Essi comprendono anche approfondimenti relativi al D.lgs. 106/2017 contenente le sanzioni per gli operatori del processo edilizio che contravvengono alle disposizioni del regolamento europeo prodotti da costruzione.
I dettagli si trovano nel sito www.icmq.it alla voce: Formazione / Corsi.

 

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