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L'evoluzione dell'edilizia e delle costruzioni in Italia: nasce il SAIE. Era il 9 ottobre 1965

Approfondimento sul mondo dell'edilizia e delle costruzioni oggi in Italia ed in particolare sulla la necessità di un luogo dove fare cultura del costruire che si è creata negli anni '60

Nasce la necessità di un luogo dove fare cultura del costruire

Capitolo  5

“Si allarga la consapevolezza e la necessità di creare uno spazio ed una rappresentazione del settore edile che faccia cultura del costruire e sia contemporaneamente mercato e scambio di conoscenza, tecnologie e opportunità per progettisti e imprese.”

cantiere

La consapevolezza economica e sociale della azione svolta dal settore delle costruzioni e dalle imprese edili in Italia, durante la ricostruzione del dopoguerra, ha prodotto una reale esigenza di rappresentanza industriale e sindacale, ma anche di rappresentazione della propria autorevolezza.

L’industria aveva iniziato a produrre e creare materiali, macchine e soluzioni tecnologiche che dovevano trovare un luogo ed un momento per dare ampia visione di sé e della propria capacità produttiva.

Non si trattava solo di creare una rappresentazione di prodotti e di allestire una vetrina che presentasse al meglio le diverse merceologie e tipologie edilizie, ma definire uno spazio di incontro autorevole della domanda e dell’offerta in tutte le sue forme per i protagonisti dell’intero processo: politico, amministrativo, progettuale, produttivo, industriale.

In altre parole definire un luogo dove fare cultura vera del costruire per un Paese che lo aveva sempre fatto al meglio senza una vera rappresentazione di mercato. Pertanto un luogo dove promuovere l’intero settore sia nei confronti degli operatori nazionali che verso il mercato internazionale.

I volumi di produzione del settore delle costruzioni offrivano all’industria la possibilità di consegnare a progettisti ed imprese sempre nuove soluzioni tecnologiche e prodotti di qualità, in quantità rilevanti e con costi sempre più competitivi.

In questo senso la spinta dell’industria per avere uno spazio privilegiato di interlocuzione con l’edilizia aveva già iniziato a farsi sentire sin dall’inizio degli anni sessanta.

Purtroppo, diversamente da ogni altro settore produttivo, non poteva essere affidata allora ad alcuna sola associazione di categoria specifica un settore che vanta ancora oggi oltre 1200 voci merceologiche in 6 macrosettori e oltre 60 tipologie e capitoli di prodotto rappresentate spesso da altrettante associazioni di categoria.

La Fiera di Bologna in quegli anni esprimeva una vitalità progettuale notevole e diversi settori innovativi trovavano in essa una capacità propositiva di reale interlocuzione e rappresentazione, attraverso le sue manifestazioni fieristiche, supportata dall’arrivo di un nuovo quartiere fieristico voluto da una classe dirigente locale illuminata,  progettato da Leonardo Benevolo e inaugurato nel 1964 dall’Onorevole Aldo Moro.

La nascita del SAIE

In questo contesto storico ed economico nasce il SAIE – Salone Internazionale dell’Industrializzazione Edilizia. Era il 9 ottobre 1965. Durava 10 giorni. 36 le aziende dirette partecipanti con 76 classi di prodotto a catalogo. Si sono svolte 16 iniziative tra eventi e convegni. La superficie espositiva occupata  superava i 10.000 mq. Dei visitatori si può solo ipotizzare che fossero comunque tanti e super interessati alla novità.

L’esperienza e la parabola di questa manifestazione è stata decisiva per la cultura del settore, sotto moltissimi aspetti.

Riguardo alla crescita economica sicuramente il SAIE ha dato una spinta allo sviluppo del settore moltiplicando le opportunità, che venivano dall’incontro dei progettisti, delle imprese, dei tecnici, delle amministrazioni e degli operatori internazionali, a cui sono state dedicate iniziative e promozioni sempre crescenti.

Migliaia di ingegneri ed architetti, geometri e periti, imprenditori ed artigiani , oltre che a fiumane di studenti, si sono acculturati e aggiornati sulle novità normative e tecnologiche e sono cresciuti nella consapevolezza del proprio ruolo e nello sviluppo di una cultura complessa e multidisciplinare di primaria importanza,  in un momento di massima espansione di piani ed investimenti presenti nel nostro Paese.

La specializzazione tecnologica e l’evoluzione dei temi e dei contenuti presentati , i prodotti  esposti  in vetrina si sono via via evoluti sia nella rappresentazione che nelle modalità .

Aree dinamiche e mostre hanno dato sempre maggiore vitalità ed interesse all’evento che a sua volta è cresciuto e si è evoluto sia sul piano quantitativo che qualitativo, fino a diventare il più grande evento fieristico italiano.

Il quartiere fieristico di Bologna, non potendo più contenere tutte le merceologie, ha reso necessario all’inizio degli anni ottanta, lo splittamento del SAIE in 3 manifestazioni

SAIE di ottobre a prevalente carattere edilizio industriale, tecnologico, costruttivo e di cantiere.

SAIEDUE di marzo dedicato agli infissi ed alle finiture interne

CERSAIE per tutto il mondo dedicato al prodotto ceramico

Con tali manifestazioni e considerando anche i prodotti urbanistici portati da Europolis, Bologna aveva in Europa, all’inizio del terzo millennio, la maggiore esposizione internazionale annuale del settore costruzioni con circa 350.000 mq espositivi netti, occupati da oltre 4.000 aziende e visitati da oltre 425.000 operatori e professionisti di cui mediamente il 20% esteri; superiori agli stessi BAU e Bauma di Monaco di Baviera.

L’avvento dei Personal Computer ha consentito a progettisti e tecnici di velocizzare il calcolo, la definizione grafica dei progetti in ambiente CAD, fino allo sviluppo di software più sofisticati per la rappresentazione in 3D e in Realtà Virtuale e quando internet e le tecnologie digitali si sono rese disponibili a  supporto di questo settore esse hanno consentito un grande progresso della progettazione, la pianificazione e la programmazione delle opere. Oggi la sfida del BIM rappresenta l’approdo di questo percorso.

I vantaggi portati a industria, imprese e progettisti dalla rivoluzione informatica e digitale sono in grado di esprimere livelli sempre più elevati di qualità ed efficienza e anche su questo Bolognafiere ed il SAIE sono stati apripista e promotori di innovazione di prodotto e di processo, consentendo a progettisti e imprese di progredire rapidamente. 

Resta pertanto evidente quanto questa scelta di porre una fiera di riferimento del settore delle costruzioni, a servizio dell’intero comparto, abbia costituito la base per costruire anche per l’edilizia, una autentica politica industriale, così come altri nostri partner europei avevano già fatto.

Anche gli aspetti energetici ed impiantistici del costruire ne hanno giovato trovando una rapida risposta al percorso legislativo che, dalla Legge 373/76, ci ha portato ad aderire pienamente ad un percorso di certificazione ISO e di sostenibilità ambientale per l’edilizia e le costruzioni. 

Poiché le manifestazioni fieristiche rappresentano bene il mercato di riferimento, la nascita ed il percorso del SAIE, prima e più autorevole manifestazione del settore delle costruzioni in Italia, ha ben descritto la parabola del nostro sviluppo, ne ha sostenuto lo spirito innovativo e segnato, con la propria evoluzione, le diverse contraddizioni  in cui ancora oggi si dibatte la crisi del settore edile. 


Leggi anche i precedenti articoli di approfondimento sull'evoluzione dell' EDILIZIA E COSTRUZIONI IN ITALIA

Capitolo 1 - Un Paese di Santi Poeti Navigatori … e Muratori

Capitolo 2 - La rappresentazione del potere politico e amministrativo

Capitolo 3 - L'evoluzione delle imprese edili nelle politiche di costruzione dell’Italia

Capitolo 4 - Come cambia l’impresa edile nel dopo guerra